Negli ultimi tempi il dibattito calcistico va decisamente arenandosi. Basta leggere i commenti dei tifosi di qualsiasi squadra che, appena le cose non vanno come vogliono loro, addossano tutte le colpe all'allenatore di turno. Questo "grazie" anche ad alcuni giornalisti e commentatori che, per vendere qualche copia in più o a caccia di facili like o per antipatie personali, cavalcano l'onda del sentimento popolare senza fare un'analisi obiettiva.
Partendo da alcuni presupposti come il fatto che nessun allenatore è infallibile, ovvio che anche loro commettono errori ma anche che non sempre si può vincere e che, dal divano di casa siamo tutti fenomeni, vediamo alcuni casi.

L'ultimo in ordine di tempo è Stefano Pioli. Dopo la semifinale di champions conto l'Inter ho letto che molti milanisti danno al tecnico emiliano la colpa di questa disfatta. Un allenatore che, con una rosa oggettivamente inferiore a quella di molte contendenti, l'anno scorso ha vinto lo scudetto e quest'anno è arrivato in semifinale di champions, eliminando anche lo strafavorito Napoli. E cosa avrebbe potuto fare di più? Guida un Milan che sul mercato ha completamente toppato tutti i rinforzi, spendendo tutto il budget a disposizione su un unico colpo, il possibile crack De Ketelaere che purtroppo tale non si è rivelato e poi con i soliti prestiti e parametri zero che niente hanno aggiunto alla squadra.
Con un centravanti di 36 anni, di fatto sfiancato, perché costretto a giocare sempre poiché il sostituto (di 42 anni) è costantemente in infermeria, e che è arrivato al big match senza il suo giocatore migliore Leao, fuori per infortunio. E che dopo 20 minuti, già sotto 2-0, perde anche l'altro giocatore di qualità Bennacer, sempre per infortunio.
Ma scusate, quale allenatore avrebbe saputo fare di meglio?

E veniamo ora a chi questa partita l'ha vinta. Simone Inzaghi che ora viene osannato dagli interisti ma che fino a un mese fa qualcuno voleva cacciare a calci per sostituirlo addirittura che Chivu che ora guida la primavera (senza brillare). Vero, l'anno scorso ha perso un campionato che era ampiamente alla sua portata e quest'anno in serie A ha lasciato molto a desiderare. Ma ha vinto una coppa Italia ed è di nuovo in finale quest'anno. Ha vinto due supercoppe Italiane (contro Juve e Milan), l'anno scorso ha raggiunto gli ottavi di champions, spaventando il Liverpool, dopo 11 anni (non c'era riuscito neanche il grande Conte). Quest'anno ha passato un girone a detta di tutti impossibile ed è arrivato a un passo dalla finale di champions. E anche qui, che rinforzi ha avuto dal mercato? I 35enni Acerbi e Mkhitaryan, e i troppo inesperti Bellanova ed Asllani. Poi certo, gli hanno preso Lukaku che però è stato praticamente sempre fuori fino gennaio ed ha dovuto recuperare la forma pian piano. Il tutto con Skriniar già al Psg pur se ancora pagato dalla società nerazzurra. Senza contare che anche l'eroe di questi giorni, colui che è stato capace di riportare lo scudetto a Napoli dopo 33 anni e in grado di far vivere un sogno ad un'intera città, l'anno scorso era stato oggetto di pesanti critiche dopo la sconfitta in rimonta di Empoli che era costata il sogno scudetto, con qualcuno che ne chiedeva l'esonero perché incapace di dare una mentalità vincente. E con qualcuno che anche quest'anno l'ha criticato per l'uscita dalla champions.

Infine veniamo al più bersagliato e tartassato di tutti. Massimiliano Allegri. Posto che la Juve gioca male e questo è senza dubbio colpa sua, al tecnico livornese non venivano risparmiate critiche neanche quando vinceva, figuriamoci ora che i risultati non arrivano. Eppure i bianconeri dovevano ripartire dopo la fine di un ciclo interminabile, con una squadra logora e spremuta che necessitava di sostituti giovani ma già all'altezza dei predecessori che però la società non ha potuto prendere visti i noti problemi economici. Infatti anche qui i rinforzi sul mercato sono stati i prestiti e i parametri zero più qualche sforzo societario importante che per vari motivi (Chiesa con il lungo infortunio, Vlahovic perché forse obiettivamente sopravvalutato) non hanno reso quanto sperato. Ripeto, senza dubbio la squadra potrebbe e dovrebbe giocare meglio, ma a livello di risultati non credo che si potesse fare molto di più. Allegri allena una rosa piena di ex-giocatori (De Sciglio, Bonucci, Alex Sandro, Cuadrado), giocatori tra il buono e il mediocre (Locatelli, Danilo, Rabiot, Kostic, Kean, Milik, Vlahovic) e pochi giocatori di qualità superiore (Chiesa, Pogba e Di Maria) che per vari motivi sono stati a disposizione poco o nulla.
Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che la Juve avrebbe giocato con Gatti, Fagioli, Miretti, Iling, Barbieri, Barrenechea e Soulè titolari, siate onesti. Senza contare tutto quello che sta affrontando extracampo. E potremmo andare avanti all'infinito con Sarri, Gasperini, Italiano ma più o meno ripeteremmo le stesse cose.

L'unico che sembra esente da critiche, almeno per gran parte della sua tifoseria, è Mourinho, che è riuscito a portare il popolo giallorosso quasi totalmente dalla sua parte. L'ennesimo miracolo dello Special One.