Gli ultimi risultati negativi, conditi da prestazioni al limite dell'oscenità, hanno riaperto il dibattito sul futuro della panchina bianconera che solo un mesetto fa sembrava saldamente in mano a Massimiliano Allegri.
E invece, dopo essersi tenuto a contatto con l'Inter per tutto il girone di andata, nonostante una squadra molto inferiore, il tecnico livornese ha dilapidato tutto collezionando la miseria di 2 punti in 4 partite. E quel che è peggio è che questo disastro è avvenuto affrontando Empoli e Udinese in casa e Verona in trasferta, oltre ovviamente allo scontro diretto con i nerazzurri.
Così i detrattori di Allegri sono tornati a chiederne a gran voce la testa e, nonostante le smentite di rito da parte di Giuntoli e la fiducia più volte manifestata dalla proprietà nei confronti del mister, pare che in effetti l'idea di cambiare guida tecnica per il prossimo campionato prenda sempre più consistenza anche in società.
Poco tempo fa Antonio Conte ha lanciato chiari messaggi distensivi e parrebbe ben lieto di tornare sotto la Mole ma a sentire gli ultimi rumors, il preferito di Giuntoli per la sostituzione di Allegri è Thiago Motta. L'italo-brasiliano sta facendo un grande campionato alla guida del Bologna che viaggia stabilmente alle soglie della zona champions attuando un gioco brillante e offensivo con il suo 4-3-3/4-2-3-1.
E allora, sebbene sia molto difficile ipotizzare adesso come potrebbe essere la Juve allenata da Motta l'anno prossimo, provo a immaginarmela seguendo anche le voci e le indiscrezioni di mercato e un po' i miei desideri.

Salto il reparto portieri che direi confermato in blocco al netto di qualche titubanza dovuta alle scadenze di tutti e 3 i contratti nel 2025, la difesa dovrebbe essere il reparto maggiormente modificato con il passaggio della linea a 3 (o 5) a quella a 4, come preferisce Motta. Anche se oggi i moduli non sono più rigidi come un tempo. Salutati senza troppi rimpianti Rugani e Alex Sandro in scadenza, tra i restanti credo che Danilo non abbia più il passo per fare il terzino per cui sarebbe opportuno giocasse solo da centrale.
Ma la carenza di terzini di ruolo potrebbe dirottarlo nuovamente in fascia anche se magari non sempre. I centrali così sarebbero Bremer, Gatti, Djalò e Huijsen di ritorno dal prestito alla Roma dove sta facendo benissimo. Sempre che il brasiliano ex Toro non ceda alle ricche avances di qualche top club. Così però tutti e 4 i centrali sarebbero di piede destro e quindi costretti ad adattarsi sul centrosinistra. Per ovviare a questo problema sembra che Giuntoli stia seguendo l'ottimo Calafiori che proprio Motta è riuscito a valorizzare a Bologna. Sugli esterni, come detto, ci sarebbero solo Cambiaso e Danilo considerando che nè Weah nè Kostic mi sembrano in grado di giocare da terzini e per me sono i maggiori indiziati alla partenza non avendo mai pienamente convinto.
A questo punto Calafiori potrebbe arrivare per poter essere impiegato anche nel suo vecchio ruolo di terzino sinistro. Ma in ogni caso servirebbe comunque almeno un altro rinforzo sempre che non si recuperi De Sciglio. Tra gli altri giocatori seguiti c'è Hermoso, giocatore mancino, anche lui capace di giocare sia da centrale che da terzino e che potrebbe arrivare a parametro zero essendo in scadenza con l'Atletico Madrid. A centrocampo difficile la permanenza di Rabiot, specialmente con l'addio del suo mentore Allegri. Difficile anche che resti Alcaraz con un riscatto fissato a 50 milioni anche se è un peccato visto che sembra avere grandi qualità. Per quella cifra però la Juve può chiudere per Koopmeiners, vero e proprio pallino di Giuntoli. Al quale si potrebbe aggiungere anche Samardzic che ha una quotazione ben più contenuta e che si potrebbe ulteriormente abbassare con qualche contropartita come Miretti o Iling Junior che in ogni caso cederei per far cassa mantenendo magari una recompra o un'opzione per il futuro. La permanenza di Locatelli e McKennie e il rientro di Barrenechea dal Frosinone e di Fagioli dalla squalifica completerebbero il reparto.
Ovviamente con l'addio a Pogba e a Nicolussi Caviglia, buon giocatore ma forse un po'leggero per questi livelli. In attacco invece sarebbe un delitto perdere Vlahovic proprio adesso che sembra aver trovato continuità in fase realizzativa per cui lo confermerei con Milik come alternativa affidabile. Non sacrificarei Soulè che invece potrebbe essere un valore aggiunto giocando con il tridente. Stesso motivo per cui anche Chiesa potrebbe rilanciarsi giocando con un modulo a lui più congeniale. Per lui però pesa anche il discorso rinnovo di contratto e la possibilità di cederlo per monetizzare qualcosa prima che sia troppo tardi. Ovviamente confermatissimo Yildiz che si spera più maturo e ancora più decisivo. E per completare la batteria degli esterni si parla di Felipe Anderson della Lazio, altro parametro zero che garantirebbe qualità ed esperienza mentre venderei Kean per fare cassa.

Per cui la Juve di Thiago Motta sarebbe prossappoco questa. (4-3-3) Szczesny (Perin-Pinsoglio); Cambiaso (Danilo), Bremer (Gatti), Huijsen (T. Djalò o Danilo), Calafiori (Hermoso); McKennie (Fagioli), Locatelli (Barrenechea), Koopmeiners (Samardzic); Soulè (F. Anderson), Vlahovic (Milik), Chiesa (Yildiz). Naturalmente in caso di addio di Bremer o Chiesa andrebbero trovati i sostituti adeguati che per quanto mi riguarda sarebbero Scalvini o Buongiorno per la difesa e Gudmundsson o Adingra del Brighton per l'attacco.
Ovviamente con la speranza che Motta riesca a ripetere quanto di buono sta facendo a Bologna e a far vedere finalmente quel bel gioco che i tifosi chiedono a gran voce da ormai molti anni. Ma coniugando al contempo anche i risultati perché alla Juve il motto resta sempre "Vincere è l'unica cosa che conta!".