Ci risiamo. Anche quest'anno, come ogni anno quando il campionato inizia ad entrare nel vivo, infuriano le polemiche arbitrali. Ma come? Nel lontano 2017, quando fu introdotto il Var, ci fu detto che gli errori si sarebbero drasticamente ridotti e le polemiche e i discorsi da bar sarebbero finiti in soffitta. E invece non è andata proprio così e come ogni volta eccoci di nuovo a discutere di arbitraggi particolari. Quest'anno tocca all'internazionale Massa, della sezione di Imperia, ergersi a protagonista negativo. Infatti, nel giro di un paio di settimane il nostro eroe è riuscito, con solamente due arbitraggi, ad interferire pesantemente nella lotta scudetto tra Inter e Juve. Come se non bastasse la già netta superiorità della rosa nerazzurra su quella bianconera. Infatti il fischietto ligure ha dapprima direttamente aiutato gli uomini di Inzaghi in quel di Napoli quando, dopo un primo tempo pressoché dominato dagli azzurri, ha sorvolato su un vistosissimo placcaggio di Lautaro su Lobotka che ha dato il via all'azione del vantaggio interista e poi ha giudicato non punibile un contatto tra Acerbi e Osimhen nell'area nerazzurra con il punteggio ancora sullo 0-1. Successivamente, chiamato a dirigere una partita della Juve diretta avversaria dell'Inter nella lotta scudetto, ha preso un paio di decisioni alquanto discutibili. Sul risultato di 1-1 ha giudicato non punibile con il rigore un tocco di mano di Bani nell'area rossoblu, quindi ha considerato solo da cartellino giallo l'entrata pericolosa di Malinovskyi sul bianconero Yildiz. Pur non volendo cedere all'italico vizio del sospetto, 4 errori in 2 partite e tutti a favore della stessa squadra mettono a dura prova la mia volontà di credere al puro e semplice caso. Specialmente se si pensa che al buon Orsato bastò non comminare la pure evidente e sacrosanta seconda ammonizione nei confronti di Pjanic in un Inter-Juve del 2018, per venire tacciato di essere juventino. Tra l'altro in una partita in cui il fischietto di Schio, evidentemente non in serata di grazia, commise altri 3/4 errori e tutti a danno dei bianconeri, a partire dal primo giallo a Pjanic che era stato decisamente troppo severo. Ma tutto questo non servì per evitargli la gogna mediatica con tanto di foto fake di Orsato allo Stadium a tifare Juve. Considerate che da allora, quello che è il miglior arbitro italiano per distacco, ha il divieto di arbitrare l'Inter, cosa che è avvenuta in appena 3/4 occasioni e mai nei big match. Eppure questo per Massa non avviene. Nessuno lo accusa di essere interista sebbene sia lo stesso che un paio di anni fa, assegnato al Var della partita tra Torino e Inter, non vide un clamoroso intervento di Ranocchia sulla caviglia di Belotti con conseguente rigore per i granata, confermando all'arbitro di campo Guida che l'intervento era stato sul pallone. L'unico ad aver visto questa cosa in tutto il globo terracqueo. E sono certo che gli ricapiterà presto di arbitrare la Juve che non pone nè mai porrà veti agli arbitri (che strano ma non sono alle loro dirette dipendenze?). Si nota quindi una certa disparità di trattamento. Anche adesso ho sentito tifosi del Napoli lamentarsi più per un presunto rigore non concesso agli azzurri in Juve-Napoli per una trattenuta reciproca tra Cambiaso e Kvaratskhelia che non per le due topiche di Massa in Napoli-Inter. E allora come può un arbitro dirigere in modo sereno una partita della Juve se già sa che, in caso di errore contro i bianconeri, al massimo si prenderà qualche rimprovero da Allegri faccia a faccia e qualche improperio degli juventini sui social mentre, se sbaglia a favore della Juve, ne scaturirà un bailamme mediatico senza fine tra giornali, tv, social, interrogazioni parlamentari (si è successo anche questo) e docufilm sul suo errore a 40 anni di distanza (si è successo anche questo, vedi "Er gol de Turone era bono")? E veniamo poi a quello che secondo me è un altro problema ovvero il Var e il suo utilizzo. In tutti gli episodi capitati a Massa in queste partite mai l'arbitro è stato richiamato alla revisione dai suoi colleghi della sala di Lissone. Ma allora io mi chiedo, che senso ha tenere ancora il Var se poi si cerca il cavillo per dare sempre e comunque ragione all'arbitro di campo? (Tranne se sei Di Bello in Inter-Udinese e Mazzoleni al Var ti richiama per dare un rigore all'Inter per una "carezza" di Perez sulla spalla di Lautaro che va giù come colpito da un camion). All'epoca della sua introduzione, quando ci fu detto che il Var avrebbe risolto i problemi, l'obiezione più sensata all'utilizzo della tecnologia fu mossa da chi riteneva impossibile utilizzare le telecamere per scandagliare ogni minimo episodio che possa accadere in campo nel corso dei 90 e passa minuti di partita. La risposta fu che il Var, sarebbe intervenuto solo in caso di EVIDENTE e GRAVE errore dell'arbitro. E chi dovrebbe stabilire se un errore è grave ed evidente? Sempre colui che si trova nella sala regia e che, in ogni caso, deciderà in base alla propria discrezionalità. Per cui la discrezionalità non è stata eliminata, ma addirittura è raddoppiata aggiungendo a quella dell'arbitro in campo anche quella di chi si trova nella sala regia di Lissone. E questo sarebbe il modo giusto per eliminare gli errori e le polemiche? Almeno prima quando capitava l'errore arbitrale ci si poteva appellare alla velocità dell'azione, al posizionamento errato, al fatto di essere coperti e non aver visto bene ed erano tutte cose vere. Ma ora si accampano scuse sulla poca chiarezza delle immagini, su protocolli e regolamenti astrusi che di volta in volta cambiano a seconda di chi scende in campo. Alla fine il Var, anziché contribuire al rasserenamento degli animi, ha di fatto solo peggiorato le cose.