Dopo la pessima prestazione offerta contro il Bologna erano bastate due vittorie contro il derelitto Empoli e contro la poco brillante Lazio di questo inizio campionato per far si che tanti cosiddetti esperti giudicassero la Juve come la principale concorrente dell'Inter nella corsa allo scudetto. Francamente io non riesco a capire come abbiano potuto maturare tale idea.
Una squadra che è in tutto e per tutto uguale a quella che lo scorso anno ha fatto enorme fatica contro qualsiasi avversario. L'unico cambio è stato Weah, che di certo porta freschezza fisica, al posto di Cuadrado il quale, pur in calo negli ultimi anni,  aveva sicuramente maggiore esperienza rispetto all'americano.
Si può dire che quest'anno c'è un Chiesa in più ed è vero ma per il resto la squadra conserva gli stessi difetti del passato. Il centrocampo ha scarsa qualità e l'unico giocatore in rosa in grado di darla, ovvero Pogba, è fuori da due anni tra problemi fisici e ora anche con la grana doping. Anche i difensori, chiamati nel calcio moderno a costruire l'azione dal basso, non possiedono capacità di impostazione sufficiente. Si è parlato di svolta nello stile di gioco grazie all'apporto di Magnanelli entrato a far parte dello staff di Allegri. E in effetti sembra che la squadra provi a stare più alta e a pressare l'avversario ma così la difesa resta scoperta e non essendo composta da fulmini di guerra fa fatica a recuperare.
Forse questo modo di giocare darà i suoi frutti col tempo, quando tutti i giocatori l'avranno imparato a memoria. Forse bisognerà aspettare la maturazione definitiva di Fagioli e Miretti che mostrano grandi qualità ma sembrano decisamente ancora acerbi. Ma in ogni caso, così com'è in questo momento, questa squadra è molto lontana dal potersi giocare il campionato con l'Inter, il Napoli o il Milan. Ieri sera un Sassuolo non trascendentale è riuscito a far venir fuori tutte le difficoltà dei bianconeri. Che per la verità ci hanno messo molto del loro in questa sconfitta con Szczesny in serata horror. Le conclusioni di Laurientè, scagliate da discreta distanza, al portiere polacco saranno sembrati come i tiri di Holly Hutton che, nel famoso cartone animato "Holly & Benji", effettuava tiri potentissimi e dotati di un effetto assurdo che i portieri non riuscivano a trattenere o a respingere efficacemente. Non si spiegano altrimenti i suoi goffi interventi sul primo e sul terzo gol.
Tralasciando il quarto gol con Gatti in bambola che tira nella sua porta sguarnita (cmq era già il 94esimo e anche qui Szczesny gli da quel pallone quando Gatti era pressato) anche la seconda rete neroverde è nata da un pallone perso dalla difesa bianconera chiamata a impostare dal basso senza saperlo fare. Proprio come contro la Lazio. Segno che questo è un chiaro limite di questa squadra. Ma il Sassuolo, oltre ad approfittare dei limiti tecnici degli uomini di Allegri, ha fatto la sua partita pressando gli avversari a tutto campo e non lasciandogli il tempo di ragionare.
A proposito, quella che qualche simpaticone continua a definire "Scansuolo", per l'ennesima volta, anziché comportarsi da vittima sacrificale da buona succursale bianconera, confeziona un'ottima partita contro e porta a casa anche l'ennesima vittoria. Nonostante non sia la prima volta che questo accade, dubito che questa affermazione degli emiliani, unite alle parole di Carnevali del giorno prima, faccia ricredere quei simpatici burloni. Come non si ricrederanno quelli che gridano sempre al furto e al complotto quando l'arbitro sbaglia in favore della Juve (e anche quando non sbaglia come contro la Lazio) e che, ovviamente, non considerano la mancata espulsione di Berardi, autore di un'entrataccia su Bremer sul 2-1 Sassuolo a più di mezz'ora dalla fine. Ma queste sono considerazioni sparse. La considerazione finale è che questa Juve non è in grado di competere per la vittoria del campionato.
E mi meraviglia chi attacca Allegri per aver detto che l'obbiettivo è arrivare tra le prime 4. Il mister si può attaccare per come gioca la squadra o per chi mette in campo ma non gli si può imputare nulla se dice la verità sul valore della squadra. Qualcuno dice che così ha fatto deprimere i giocatori. In realtà credo abbia voluto togliergli la pressione di dover vincere per forza. Una pressione che molti giocatori di questa rosa non sono in grado di sopportare essendo per lo più giovani e con poca esperienza ad alti livelli. Nella migliore delle ipotesi quest'annata andrà così tra vittorie con prestazioni positive (come contro Udinese e Lazio) e scivoloni inattesi come ieri sera e in parte contro il Bologna.
La speranza è che questo basti per arrivare in champions e che ponga le basi per una squadra maggiormente competitiva il prossimo campionato.