È bastato un Bologna compatto e ordinato per far ricredere tutti coloro che, dopo la buona prestazione di Udine, già davano la Juve tra le favorite per la vittoria dello scudetto o addirittura la indicavano come la favorita.
Certo, come una buona partita non dovrebbe esaltare troppo, una negativa non dovrebbe indurre la depressione. Ma i bianconeri ieri sera sono sembrati cadere nelle vecchie abitudini e problematiche degli anni scorsi. Squadra lenta, imprecisa, senza uno straccio di idea offensiva. Per questo credo sia legittimo avere più di un dubbio.
Allegri ripropone la squadra che ha vinto in scioltezza alla Dacia Arena 7 giorni fa, con le sole eccezioni di Perin in porta per l'infortunato Szczesny e Fagioli a centrocampo per Miretti.
In teoria la squadra avrebbe dovuto avere più qualità in mezzo. In pratica, il nuovo numero 21 bianconero ha messo insieme una prestazione inguardabile. Ha sbagliato i controlli di palla e gli appoggi più elementari, non ha mai creato nulla di buono e ha fallito clamorosamente la palla del pareggio a inizio ripresa quando, tutto solo davanti a Skorupski, tutti si aspettavano il destro a giro all'incrocio dei pali (cosa di cui lui è capace) e invece a ciabattato sul fondo come un bambino svogliato che vuole tornare subito a casa.
Probabilmente il ragazzo non è ancora in forma dopo una preparazione condizionata dai postumi dell'intervento alla spalla. Ma allora perché metterlo in campo?
Anche se l'errore più grande di Allegri, che faccio sempre fatica a perdonargli, è insistere ancora su Alex Sandro. Il brasiliano, che fa più danni della grandine, anche ieri è riuscito a far segnare gli avversari. Prima si era dimenticato di Ndoye ed era stato salvato da Perin poi, per andare sul sicuro, ha pensato bene di stendere Bremer che stava marcando Zirkzee e lasciare un'autostrada per il gol a Ferguson. D'accordo che è l'unico difensore di piede sinistro, ma così ci facciamo del male da soli.
Già, Bremer. Ricordo quando era al Toro e sembrava una specie di Terminator che annullava chiunque gli capitasse a tiro. Che fosse Vlahovic, Lukaku, Dzeko o Zapata, gli si appiccicava addosso e non lo mollava neanche negli spogliatoi. Da quando è della Juve questo difensore non si è mai visto. Sempre indeciso, sempre anticipato dall'avversario di turno, in generale poco reattivo. Cosa gli è successo? Mah!

Tornando al centrocampo il problema resta il solito. Locatelli non è un regista. La sua funzione è quella di aiutare i difensori facendo da schermo. E quasi sempre lo fa molto bene e risulta determinante ma la fase di costruzione della manovra è al di sopra della sue capacità. Solo che in rosa questo c'è e bisogna farselo andare bene. A meno che non si convinca Magnanelli a reindossare gli scarpini o di non voler provare Fagioli o Nicolussi Caviglia che per Allegri, sono certo, non hanno la necessaria esperienza e struttura fisica per quel ruolo. Mettiamoci che Rabiot, pur migliorato tantissimo negli ultimi anni, non riesce a fare quello step che lo renda continuo tra le varie partite ma anche nel corso della stessa partita e così si spiegano i problemi del centrocampo.
Per quanto riguarda le fasce, credo che il Weah che aveva stupito tutti nella tournée americana sia rimasto in America. Ieri, per quasi tutto il primo tempo, mi è parso di vedere in campo suo padre. Ma non il George pallone d'oro che esaltava i tifosi del Milan, ma quello attuale. Il 56enne presidente della Liberia con qualche chilo di troppo.
Anche Cambiaso, dopo la sorprendente prova di Udine, ha fornito una prestazione mediocre ricordando un De Sciglio qualunque.
In attacco Chiesa ha mostrato di non aver ancora digerito la posizione più centrale facendo vedere qualcosa in più quando, a inizio secondo tempo, Allegri l'ha rimesso sulla fascia.
E meno male che c'è Dusan Vlahovic, che la società ha cercato di piazzare in tutta Europa senza riuscirci. Ieri sera gli sono capitati 2 palloni giocabili e ha fatto 2 gol di cui uno tolto per la posizione irregolare di Rabiot, che lì non aveva senso di stare. Certo, spalle alla porta dimostra di dover migliorare ancora molto e questo spiega perché Allegri avrebbe preferito Lukaku. Ma io mi tengo Dusan tutta la vita.

Di ieri sera però non si può non commentare l'arbitraggio. Comprensibile la rabbia dei bolognesi per l'episodio Iling/Ndoye. Francamente non capisco come si possa non fischiare un rigore del genere. E, soprattutto, come possa il var non richiamare l'arbitro al monitor. Questo alimenta i miei dubbi sull'utilità del var, specialmente per come viene utilizzato. Basta che un arbitro dica, come pare abbia fatto Di Bello, di aver visto bene l'episodio per escludere l'intervento dei varisti? Anche se ha evidentemente preso fischi per fiaschi? Io non trovo altra spiegazione se non un voler compensare gli episodi del primo tempo nei quali aveva deciso sempre a sfavore della Juve. Un contatto tra Moro e Chiesa nell'area felsinea che meritava di essere giudicato rigore. Così come l'intervento di mano di Lucumì su cross di Weah che per me non è mai rigore ma che ho visto dare in occasioni simili (tipo Tomori in Napoli-Milan della scorsa champions), oltre al gol annullato a Vlahovic per fuorigioco di Rabiot sebbene fosse netto. Forse qualcuno si ricrederà su Fourneau, ieri al var, che qualche anno fa divenne l'idolo degli antijuventini, quando in un Crotone-Juve da lui diretto fu capace di dare un rigore al Crotone, espellere Chiesa con rosso diretto e non espellere Cigarini, già ammonito, per un intervento killer sulla caviglia dell'avversario.

Tornando alla squadra, forse Allegri deve convincersi che è il momento di mandare in soffitta il 3-5-2 e provare qualcosa di diverso. Tanto Bremer sembra soffrire anche in una linea a 3. Magari un 4-3-3 con la grinta di Gatti accanto al brasiliano e Danilo e Cambiaso sulle fasce, così da tenere finalmente fuori Alex Sandro. Un centrocampo con Fagioli, Locatelli e Rabiot, aspettando Pogba e un tridente con Chiesa e Weah larghi e Vlahovic al centro. Potrebbe essere più facile essere aggressivi come visto contro l'Udinese e alcuni giocatori sarebbero schierati in posizioni più congeniali come Chiesa, libero di partire largo o di accentrarsi a piacimento o Weah che potrebbe essere più incisivo preoccupandosi meno della fase difensiva.
In ogni caso, la Juve sembra ben lontana dal poter competere con Napoli, Inter e Milan per la vittoria dello scudetto.
Anzi, sarà molto difficile anche centrare il quarto posto, dovendo lottare con Atalanta, Fiorentina, Lazio e Roma. E per fortuna che le romane sono partite anche peggio di noi...