NOTA della redazione per i blogger: per il mese di febbraio, sono stati sospesi i voti agli articoli, ecco perché tutti i blogger ricevono una bassa valutazione con il voto 1; vogliamo dunque chiarire che non è un giudizio negativo al pezzo qui proposto. Grazie per continuare a scrivere su VxL.


Se qualcuno tra i frequentatori di questo forum qualche volta si è preso la briga di leggere le sciocchezze che scrivo, sa che da tempo auspico che la panchina della mia amata Juve venga affidata ad un tecnico un po'più propositivo e spregiudicato di Allegri. Eppure il tecnico livornese suscita in me reazioni contrastanti da sempre e il dubbio se sia giusto o meno sbarazzarsene mi attanaglia ogni volta.
Se da un lato è indiscutibile che la squadra sotto la sua guida non esprima un gioco accettabile almeno dal 2017, se non con qualche rara eccezione, dall'altro io credo che sul piano dei risultati ci sia ben poco che gli si possa rimproverare. Il suo primo ciclo ha portato 5 scudetti, 4 coppe Italia, 2 superocoppe italiane e 2 finali di champions, mentre in questa sua seconda avventura torinese non è riuscito a sollevare alcun trofeo e molto probabilmente non ci riuscirà nemmeno quest'anno.
Ma è innegabile che abbia dovuto affrontare non poche difficoltà. L'addio di Ronaldo, la riduzione del monte ingaggi, il ringiovanimento della rosa, gli infortuni in serie e, ovviamente e ben più grave, l'azzeramento dei vertici societari e le beghe con la giustizia sportiva dello scorso campionato che ne hanno minato la serenità. Un periodo durato diversi mesi durante i quali Allegri, pur lasciato solo da una dirigenza inesistente, ha tenuto la barra dritta e condotto la squadra ad un terzo posto che sarebbe valso la qualificazione in champions senza la penalizzazione, e ad una semifinale di coppa Italia e una di Europa League, venendo eliminata in entrambi i casi dai futuri campioni della manifestazione, non senza qualche episodio dubbio a sfavore. Inoltre, fino alla settimana scorsa, Allegri aveva ricevuto molti elogi per come era riuscito a restare attaccato alla capolista Inter, nonostante una squadra per tutti decisamente inferiore, regalandoci così un campionato avvincente che altrimenti vedrebbe i nerazzurri già intenti a festeggiare. La notevole crescita di Gatti, Cambiaso e McKennie, i miglioramenti di Bremer, Locatelli e Vlahovic dopo quello di Rabiot, il lancio dei giovani Yildiz e Miretti, tutti argomenti a suo vantaggio. Perfino il suo storico nemico Adani era stato costretto ad ammettere il buon lavoro svolto.
Ma poi si è arrivati allo scontro diretto con l'Inter di domenica sera che la Juve ha perso giocando oggettivamente male e creando ben pochi pericoli ai nerazzurri. E allora ecco che son tornati a farsi sentire i soliti denigratori del tecnico livornese, tra cui lo stesso Adani che non vedeva l'ora di poter nuovamente inveire contro il mister bianconero e dargli tutte le colpe della sconfitta.
Ma colpevole poi di cosa? Di aver perso contro una squadra che, al momento, non ha rivali in Italia e ne ha ben pochi anche a livello europeo? Di aver concesso a Simone Inzaghi il controllo della partita? Ma davvero qualcuno pensava che la Juve andasse a San Siro a dominare l'avversario o comunque ad affrontarlo a viso aperto quando non lo fa nemmeno giocando in casa col Cagliari? Vorrei ricordare a costoro che l'Inter ha demolito praticamente ogni avversario che ha incontrato perdendo solo col Sassuolo e con il Bologna in coppa Italia. Partite che aveva chiaramente preso sotto gamba.
Per il resto ha sconfitto il Napoli campione d'Italia 3-0 in trasferta e 1-0 nella finale di Supercoppa, dominata in lungo e in largo. Ha vinto a Firenze 2-0 pur senza Calhanoglu e Barella, ha sconfitto la Lazio 2-0 all'Olimpico e di nuovo 3-0 in Supercoppa, ha vinto il derby 5-0. Sapete qual'è l'unica squadra che è riuscita in parte a frenarli? Solo la Juve di Max Allegri. Quindi, tra il suo modo di affrontare l'avversario e quello suggerito dai suoi detrattori, forse è meglio utilizzare il suo.
Ma da gente che gli imputa anche l'espulsione di Milik contro l'Empoli come se fosse colpa sua solo per il fatto di aver scelto di mandarlo in campo che cosa ci si può aspettare? Per questo mi sembra di rivivere il 2019 quando mi auguravo il suo esonero dopo 5 scudetti consecutivi sognando l'arrivo a Torino di Guardiola e delle sue idee di gioco.
E invece alla fine arrivò Sarri, il vate di non so che, maestro del turpiloquio e delle scuse il quale, oltre a non far giocare bene la squadra, vinse il campionato solo grazie alla sosta dovuta alla pandemia che fermò una Lazio in grande ascesa. Temo quindi che questa cosa possa ripetersi. Anche perché adesso, dopo aver parlato nei mesi scorsi di Zidane, Conte e Tudor, i rumors indicano Thiago Motta come favorito di Giuntoli per la sostituzione di Allegri. L'italo-brasiliano non mi piaceva da calciatore, avendo giocato nell'Inter del triplete ed avendo segnato alla Juve quella che credo sia stata l'unica doppietta della sua carriera quando giocava nel Genoa. Inoltre credo sia stato il regista più lento della storia della nazionale italiana nella quale ha sempre offerto prestazioni deludenti. Riposti gli scarpini da calciatore e intrapreso la carriera da allenatore pronosticavo per lui vita breve dopo aver sentito alcune sue dichiarazioni dove diceva di sognare una squadra con 9 centrocampisti. Invece, dopo le iniziali difficoltà incontrate al Genoa dove forse venne lanciato troppo presto, il buon Thiago ha fatto bene con lo Spezia, centrando una salvezza non scontata e ora sta stupendo al Bologna guidato finora alle soglie della qualificazione in champions e offrendo sempre ottime prove contro qualsiasi avversario. Ma sarebbe pronto per una panchina così importante e scottante come quella bianconera dopo appena un paio di esperienze in serie A? Con il dovuto rispetto, allenare lo Spezia e il Bologna è ben diverso da allenare la Juve. E a Torino ancora ricordano di un giovane allenatore che approdò alla guida della vecchia signora dopo aver stupito tutti con il suo "calcio champagne" proprio a Bologna. Era il campionato 1990/1991, l'allenatore era Gigi Maifredi e quell'anno la Juve non arrivò a qualificarsi nemmeno alle competizioni europee.
Per cui, siamo sicuri che sia la cosa giusta mandare via Allegri? Non è detto che sia sempre un bene puntare su giovani allenatori dalle idee innovative.
Potremmo trovarci a rimpiangere il pragmatismo di un vecchio volpone della panchina.