Giunti ad una giornata dal termine del girone d'andata, la corsa scudetto sembra essersi ristretta ad un duello rusticano tra Inter e Juventus. Le eterne rivali, divise da soli due punti, hanno fatto un po' di vuoto alle loro spalle e, soprattutto, le inseguitrici più attrezzate per dare loro fastidio, ovvero Milan e Napoli, sembrano avere qualche problema di troppo per poter rientrare nella lotta per il campionato.
In questo derby d'Italia per la vittoria finale è curioso il fatto che entrambe le contendenti abbiano perso punti contro le stesse avversarie. Infatti entrambe hanno pareggiato contro Genoa e Bologna e perso contro il Sassuolo. La differenza di 2 punti è data dalla vittoria dei nerazzurri contro l'Atalanta in quel di Bergamo, dove invece la Juve ha ottenuto solo un pareggio.

In questo duello avvincente l'unica cosa che stona dal mio punto di vista è lo stucchevole rimbalzarsi da una parte all'altra il ruolo di favorita. È da inizio stagione che si sente in molte interviste dei tesserati, sia nerazzurri che bianconeri, che loro non sono obbligati a vincere perché inferiori all'avversario. E spesso venendo contraddetti dai loro stessi compagni. Se infatti Marotta dichiara che la Juve è la favorita perché non partecipa alle coppe e ha il monte ingaggi più alto, in molte conferenze stampa è il suo stesso tecnico Inzaghi a dichiarare che l'obiettivo per l'Inter è la seconda stella, seguito a ruota da capitan Lautaro e da Dimarco. Cosa che accade anche ai bianconeri. Se Allegri continua a nascondersi dicendo che mira ad entrare nelle prime quattro poi ci pensano Rabiot, Gatti e Szczesny a dire che la Juve crede nella vittoria finale perché questo è il suo DNA.
L'ultima sconsiderata uscita in questo senso, che ha fatto molto discutere, è stata quella di Francesco Acerbi. L'esperto difensore della nazionale, dapprima inviso alla tifoseria interista che lo incolpava di aver regalato un gol e di conseguenza lo scudetto al Milan quando giocava nella Lazio, è diventato dopo la sontuosa stagione scorsa un pilastro della squadra e uno dei leader dello spogliatoio, adorato dai tifosi. Dopo il pari di Marassi contro il Genoa Acerbi ha dichiarato a caldo che tutti li indicano come favoriti per lo scudetto, ma che ciò non può essere vero, perché la Juve ha speso 200 milioni sul mercato mentre l'Inter si è rinforzata solo con i parametri zero.
Ora, sarà stata la fatica della partita appena conclusa oppure qualche bicchiere di troppo in questi giorni di festa, ma Acerbi ha detto una grossa fesseria. Perché è evidente che i nerazzurri siano favoriti. E perché i dati che snocciola sono sbagliati.
Intanto, nell'ultima sessione di mercato, la Juve ha speso la bellezza di 12 milioni per assicurarsi il figlio d'arte Timothy Weah e per il resto i rinforzi sono stati Nicolussi-Caviglia, Cambiaso e McKennie di ritorno dai prestiti a Salernitana, Bologna e Leeds.
Per contro Marotta ha portato a casa Sommer per 7 mln, tanti quanti quelli spesi per Bisseck, Carlos Augusto per 13, Frattesi per 25 + Mulattieri (valutato 8), Pavard per 30, Arnautovic per 8 + bonus e lo stesso Acerbi per circa 4 mln. Più ovviamente Thuram e Cuadrado, loro sì a parametro zero (ma con il primo che ha un ingaggio da 5 mln annui).
Quindi solo parametri zero un fico secco! 
Se poi Acerbi voleva invece riferirsi agli ultimi anni allora sì, è vero che la Juve ha speso molto ma anche molto male, motivo per cui ora si trova in questa situazione economica deficitaria. E comunque non è che Zhang e compagnia non abbiano investito negli anni passati. Soprattutto con Conte, che già con il suo ingaggio da 12 mln annui non era certo a buon mercato. Col suo arrivo poi vennero presi Lukaku per 80 mln, Barella a 50, Sensi a 25, poi Hakimi a 40, Vidal a 20 e, dopo l'arrivo di Simone Inzaghi sono stati presi Correa a 30, Gosens a 23 e così via.

Non mi sembra ci sia molta differenza. In ogni caso, non è solo una questione di chi spende di più a stabilire che una squadra è la favorita. L'Inter lo è in virtù del percorso fatto in questi anni. Dall'arrivo di Marotta ci sono stati uno scudetto, due secondi posti e un terzo posto l'anno scorso. Hanno vinto le ultime 2 coppe Italia e le ultime 2 supercoppe Italiane, tra l'altro battendo la Juve in 3 scontri diretti (le 2 finali del 2022 e la semifinale nel 2023).
E soprattutto la finale di champions, disputata a giugno scorso, persa di misura contro i mostri del City e meritando anche qualcosa in più. Nel campionato in corso poi il biscione si è issato in vetta alla classifica fin da subito, ha sia il migliore attacco che la miglior difesa del torneo oltre al capocannoniere.
E quale squadra dovrebbe essere la favorita se non loro? Per ovvi meriti di tutti loro, ci mancherebbe, dalla dirigenza all'allenatore a tutti i giocatori. Allora sembra quasi che Acerbi abbia rilasciato quelle dichiarazioni per voler giustificare la mancata vittoria contro il Genoa. Giustificazione che non ha senso di esistere intanto perché nessuna squadra, per quanto forte, può vincere tutte le partite. E poi perché, come detto, a Genova ha pareggiato anche la Juve così come il Napoli mentre il Milan ha vinto sì ma in modo rocambolesco e immeritato.

Oppure l'ex Lazio comincia a temere seriamente la Juve e ha voluto mettere le mani avanti, come a dire che se poi lo scudetto non si dovesse vincere non sarebbe da considerarsi un fallimento? 
Quale che sia il motivo di tali esternazioni consiglio ad entrambe le contendenti di evitare di ripetere ancora questo giochetto che ha davvero stufato e dato che ormai è impossibile nascondersi ancora.
E anche perché, quando sei l'Inter o la Juve, devi sempre lottare per vincere: non c'è scusa che tenga!