Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, dice un detto. Ogni anno che passa è sempre la stessa storia: problemi su problemi e quando questi non dovrebbero esserci, si cerca in tutti i modi di crearli.

La Serie B è nel caos più totale! Il campionato cadetto è logoro, non attira più, è quasi noioso a causa del format più inutile che qualsiasi mente potesse elaborare.
Partiamo dalla base: 22 squadre sono troppe anche perché 10-12 di queste vivono di rendita, in particolare da gennaio in poi. Oserei anche dire che la maggior parte dei club di C non avrebbe nulla da invidiare, anzi. Oltre al danno delle troppe squadre, c'è anche la grana playoff. La regular season è formata da 42 turni, a cui si vanno ad aggiungere gli spareggi promozione dalla terza all'ottava. In poche parole si crea un secondo "mini campionato" che rende inutile quello che sulla carta dovrebbe essere principale.
L' ottava, dopo aver fatto il compitino (teoricamente questa posizione è considerata nella fascia salvezza) può andare in A, beffando le squadre davanti che sempre in 42 turni non si sono risparmiate. A confermare che la formula è sbagliata, ci sono i fatti. Prendiamo in esempio il Benevento (2016/17), arrivato quinto in campionato, ha beffato in finale il Frosinone che, non ha conquistato la promozione diretta per gli scontri diretti a sfavore contro il Verona. Un anno dopo, i giallorossi campani hanno fatto la comparsa in A e verranno ricordati solo per De Zerbi in panchina ed i 4 punti (tra andata e ritorno) conquistati contro il Milan. Adesso capite che così facendo si rischia di far perdere credibilità al massimo campionato.

Altro fatto ancor più grave (stavolta di tipo giuridico), è quello accaduto negli scorsi giorni. Playoff, sempre di B, rimandati per una sentenza arrivata a distanza di un anno che implica lo scambio di posizione tra Bari e Cittadella e quindi anche il luogo del turno preliminare degli spareggi, inizialmente previsti in casa dei pugliesi. Piccola nota: domani ci sarà la sentenza sul ricorso.

Come si possono evitare le due problematiche? Semplice, ritornando ai playoff a quattro squadre oppure eliminarli completamente, consentendo alla terza in classifica di "salire" in A, sposando il concetto di meritocrazia.

Scendendo di categoria, il problema è lo stesso, ma non mi voglio soffermare su questo.
Dal prossimo anno in Lega Pro o C che si dica, ci saranno le squadre B. Il modello spagnolo, portato in Italia. Il progetto è affascinante, non solo sotto l'aspetto agonistico, ma anche economico. Juventus, Milan, Inter, Roma e Torino (al momento le uniche disponibili a costruire una squadra B) hanno le possibilità di investire e così facendo porteranno lustro alla categoria. Il quadro è perfetto se non ci fossero i soliti intoppi. Ad 1 mese e mezzo dall'ipotetica iscrizione al campionato, queste compagini non hanno ancora nessun giocatore "in rosa" e soprattutto uno stadio in cui giocare, considerato anche che quelli disponibili o sono occupati dalla Primavera oppure non sono omologati (le squadre B sono di fatto un club di C quindi devono rispettare le stesse regole degli altri club).

Perché non rinviare tutto di una stagione? I progetti belli, ma campati in aria non hanno lunga vita.
Potrei anche parlare di quello che sta succedendo in D, girone I, ma già basta questo per comprendere che a parole sono tutti bravi e quando c'è qualche fatto positivo, indirettamente si rovina. Il cambiamento deve essere concreto.