E' il procuratore più conosciuto al mondo, che con il suo modo di lavorare, ha cambiato il valore della figura che ricopre. Mino Raiola cura gli interessi di parte dei giocatori più conosciuti come Ibrahimovic, Pogba, Balotelli e Donnarumma.
Bravo mediaticamente ad attirare l'attenzione su sé e altrettanto bravo ad aver sempre in pugno qualsiasi tipo di trattativa, che si tratti di rinnovo o trasferimento. 

Emerge però un aspetto che fa riflettere: tutti gli assistiti di Mino, partono con delle aspettative alte per poi ritrovarsi a dover cercare l'occasione "low cost". Di certo, non è il caso di Zlatan che decide indipendentemente da Raiola, ma gli altri tre citati, per certi aspetti stanno percorrendo la stessa parabola.

Pogba. Il francese, che ha militato nella Juventus per 4 stagioni, nell'estate del 2016, è passato allo United per 105 milioni (dei quali 27 finiti sul conto di Raiola) facendo segnare uno dei trasferimenti più onerosi della storia del calcio. Con i Red Devils, tutti gli addetti ai lavori si aspettavano un salto di qualità che lo facesse diventare il centrocampista più forte in Europa, ma per il momento questo exploit non c'è stato. Recentemente in un' intervista Mourinho ha confermato che continuerà a fare affidamento su lui, ma è vero che si gioca l'ultima chance. Intanto, come ogni sessione di mercato, è nel mirino del cantiere PSG, ma con le condizioni economiche e sportive in cui si trova il club parigino, sarebbe un salto indietro.

Balotelli. Genio e sregolatezza, il centravanti italiano, era partito per diventare il futuro dell' Inter e della Nazionale, per poi ritrovarsi in giro tra i vari campionati con tappe principali City e Milan. Nel suo caso, si può parlare di aspettative deluse e di questo ne ha colpe Raiola che ha posto, forse troppe, aspettative sul numero 45.

Al Nizza pare aver ritrovato la giusta strada, ma la permanenza pare molto difficile, se non impossibile. Su lui la Roma e la Fiorentina, ma se pensiamo che fino a qualche anno fa aveva la corte del top club...

Donnarumma. Gigio è il nuovo "sacrificato". Un talento fatto passare per fuoriclasse, con pochi fatti e tante parole. Con lui Raiola ha fatto un grande lavoro sotto l'aspetto economico, ma non sotto l'aspetto mentale. Nell'estate scorsa sembrava in procinto di lasciare i pali rossoneri a causa di alcuni contrasti tra la dirigenza e il procuratore, riguardanti il rinnovo di contratto. In quella circostanza fu Raiola a prevalere sul duo Fassone-Mirabelli, facendo aumentare l'ingaggio al classe 1999 con l'aggiunta del fratello in qualità di terzo portiere. Con l'arrivo di Reina stavolta, la storia d'amore-odio pare al capolinea, ma a causa delle ultime prestazioni molto deludenti, il valore del cartellino è dimezzato, rispetto agli ipotetici 70 milioni. Il Real sarà ancora disposto ad offrire cifre monstre per un giocatore incostante? Riuscirà Mino a fare un'altra magia?
L'unica cosa certa è che Gigio a causa di Raiola si sta "bruciando" e potrebbe fare la stessa fine di Mario...