Come promesso nel mese di Luglio, dove avevo fatto una classifica approssimativa, oggi vi porto a quattro giorni dalla chiusura del mercato, la mia classifica definitiva della Serie A, come sempre troverete molte sorprese, nulla di scontato, come si è dimostrato nello scorso anno la previsione che feci dello Spezia che il 99,9% davano come retrocesso mentre io lo davo salvo e non proprio con il rotto della cuffia, nemmeno lo scudetto è certo quest'anno di trovare un bis dell'Inter. Ma non snocciolo altre posizioni in classifica, andiamole a vedere tutti insieme.

20. Salernitana
Non me ne vogliano gli amici campani, ma il mercato salernitano è stato proprio di livello basso, tanti acquisti ma nel complesso il nome più importante è Simy arrivato dal Crotone, che nella scorsa stagione si è ritrovata nella medesima situazione; Attacco prolifico e resto della squadra di livello troppo basso per la massima serie.

19. Spezia
L'addio di Vincenzo Italiano è la chiusura dell'esperienza del club ligure in Serie A. La rosa non ha avuto uno stravolgimento, diciamo che per la 'Maggiore' è rimasta tale, togliendo Pobega, del resto non credo quest'anno possa salvarsi.

18. Empoli
Sì, ok ha battuto la Juventus all'Allianz Stadium, quindi solo questo potrebbe portarli a galvanizzarsi quel tanto da pensare ad una salvezza, ma bisogna tornare con i piedi per terra, la squadra toscana ha fatto una grandissima Serie B nella scorsa stagione, ma pensare che con il mercato chiuso i rinforzi sono al passo di una squadra pronta a dire 'Buongiorno' per l'arrivo e 'Buonanotte' per il ritorno in B. Andreazzoli è bravo, ma servirebbe ben altro per salvarsi.

17. Torino
Lo scorso anno si è salvata alla buona, quest'anno l'arrvo di Juric in panchina l'avrebbe dovuta riportare nella parte sinistra della classifica, ma l' 'inganno' di Urbano Cairo per convincere il tecnico croato ha funzionato a metà; Mercato all'atezza del club da una parte, arrivi scadenti o poco incisivi dall'altro. Quest'anno però, come al solito la fortuna del Toro sarà avere squadre messe peggio.

16. Bologna
Mihajlovic leggesse le mie previsioni ogni hanno mi fulminerebbe con il suo sguardo da 'cattivo', ma devo essere sincero, il Bologna ha un buonissimo gioco, ma in teremini di rosa non mi da quell'imput di pensare positivo così tanto, la salvezza è nel loro obiettivo e quindi raggiungibile come ogni stagione, ma fin quando Saputo non mette mano al portafoglio in modo deciso, allora quella certezza chiamata 'salvezza' pian piano andrà a scemare. 

15. Udinese
Gotti qua, Gotti là, ma la rosa si è altamente indebolita, e l'addio di Rodrigo De Paul non rimpiazzato a dovere. Solito passaggio di giocatori tra le società dei Pozzo, e solita routine, cosa pensare? Che la moneta incassata di De Paul è per la maggiore rimasta in cassa, e che quel che è arrivato dal mercato estivo sono minestre scaldate e riscaldate di nuovo. Salvezza certa, anche se poi alla fine la minestra riscaldata comincia a stancare i tifosi.

14. Venezia
Cosa! Ha preso cinque gol in due partite? E quindi? Lo Spezia nella scorsa stagione ha iniziato peggio e poi si è salvata. Il Venezia è la mia sorpresa in zona retrocessione. Con i suoi 15 acquisti spaziando per tutto il Mondo; USA, Belgio, Olanda, Austria e Inghilterra, arrivando addirittura in Isrlaele, e costruendo una squadra che potrebbe chiamarsi Resto Del Mondo più che Venezia. Il presidente Duncan Niederauer, non se lo è fatto ripetere due volte, vuole la salvezza e non solo una serie di passaggio dove tutti calpestano la squadra neroverde per poi rispedirla in Serie B, no stavolta il Venezia dirà la sua, e ne sono certo. La squadra è piena zeppa di stranieri, cosa che non avvalora le Primavere italiane, ma se per salvarsi si deve arrivare a investimenti importanti, non noti al grande calcio, ma pur sempre pronti a battagliare con giocatori che guadagnano dieci volte di più. Il Venezia sono certo che si salverà.

13. Cagliari
Come al solito pioveranno critiche, però mi sento che la società sarda faccia meglio della scorsa stagione. Gli arrivi di Kevin Strootman che sostituirà l'esperienza di Radja Nainggolan, l'arrivo di Keita Baldè ha rafforzato il reparto avanzato. A loro si è aggiunto l'espertissimo Martìn Cacères, che si è liberato dal contratto con la Fiorentina e si è spostato nella terra della sabbia rosa. Il Cagliari è più'esperta' che mai, e chi può dire che quell'esperienza a lungo andare non possa portare a quella salvezza, che per molti è insperata? Sono fiducioso.

12. Sassuolo
Posso dire che quest'anno con l'addio del tecnico De Zerbi, artefice straordinario di questi anni neroverdi che ha sfiorato un posto in Europa League anche nell'ultima stagione, l'addio di Manuel Locatelli, perno imprescendibile di quel centrocampo e quello di Francesco Caputo, punta di diamante ed esperienza passato alla Sampdoria nelle ultime battute del calciomercato, questo Sassuolo non mi convince? Non mi convince. Forse sbaglierò, ma l'addio di De Zerbi ha tolto la magia a quel gruppo, di giocatori 'normali' che si trasformavano ogni volta che scendevano in campo. L'addio del tecnico però ha portato scompiglio, molti hanno pensato che la squadra con l'arrivo di Davide Dionisi, dalla Serie B, non fosse stata una scelta per continuare a crescere, quindi hanno preferito fare le valigie, Locatelli su tutti, e pensato di andarsene, Francesco Caputo, alcuni senza riuscirci, Domenico Berardi. Il Sassuolo di quest'anno è tutto da sperimentare, se Dionisi, che ha portato in A l'Empoli nell'ultima stagione, si confermerà un alter-ego di De Zerbi, allora potrebbe non vedersi la sostituzione tecnica, ma se non soddisfa le aspettative allora si vedranno i sorci verdi in quel di Modena.

11. Hellas Verona
Lo chiamavano allenatore 'senza palle' a Roma, eppure li ha portati a in semifinale di Champions League nel 2018 uscendo contro un Liverpool stratosferico. Oggi Eusebio Di Francesco ritrova una panchina, certo non ambiziosa e difficile come quella della Roma, ma da riportare a splendere come quella dell'Hellas Verona, che orfana del suo condottiere, Ivan Juric, passato al Torino, cerca nuova linfa vitale per porseguire il suo cammino. Il mercato non è stato altisonante, più altalenante, ma potrebbe trovare nel tecnico pescarese proprio l'allenatore giusto, pronto a mettere quella sua esperienza a disposizione della squadra del presidente Setti, che ha creduto subito in lui anche dopo l'esperienza non proprio esaltante a Cagliari, e su di lui ha speso buone parole. L'Hellas non avrà una squadra nel complesso da parte sinistra in classifica, ma puù dire la sua.

10. Sampdoria
E' più forte di me, non riesco a far salire questa squadra, vuoi che l'addio di Claudio Ranieri e l'arrivo di Roberto D'Aversa a me non convince per niente, vuoi che la rosa non cambia mai, sempre la medesima con l'aggiunta di Caputo e qualche altro arrivo giovane dalle squadre più importanti in Italia. Per il mio punto di vista Ferrero non ha fatto grandi investimenti, per grandi sta giocatori che servono a far aumentare il valore della squadra attuale, ma semplicemente sostituire chi è partito. Questo mi porta comunque a pensare che anche in questa stagione il campionato doriano sarà da top ten.

9. Genoa
Nella mia personale top ten di quest'anno non poteva restare fuori il Genoa, del contestatissimo presidente Enrico Preziosi, che ogni anno la svanga sulle tre posizioni più basse della classifica. Quest'anno si è rafforzata parecchio, è vero ha ceduto uno dei migliori, quello Eldor Shomurodov che tanto aveva fatto bene nella scorsa stagione, alla Roma, ma che ha portato a Ballardini nuova linfa. Dalla Francia sponda Nantes un interessantissimo Abdoulaye Touré mediano ventisettenne franco-guineano, Salvatore Sirigu per la porta svincolato dal Torino, Nikola Maksimovic esperto difensore svincolatosi dal Napoli, Hernani dal Parma, e dalla Lazio un doppio colpo importantissimo, Fares per le fasce e niente meno che Felipe Caicedo come attaccante, oltre a due nuovi arrivi nel campionato di Serie A interessantissimi; Johan Vásquez dall'UNAM Pumas, ventiduenne centrale di difesa messicano, e Aleksander Buksa, diciottenne attaccante polacco con quattro reti nella sua ultima stagione al Wisla Cracovia. Il Genoa scalerà ancora una volta spostando la casella finale ancora.

8. Fiorentina
La Fiorentina non rientrerà tra le 'Sette Sorelle'  almeno in questa stagione, ma poco sotto, visto che la rosa c'è, gli arrivi anche; Alvaro Odriozola venticinquenne terzino destro in arrivo dal Real Madrid in prestito secco, Nico Gonzalez, ala ventitreenne argentina, arrivato già con l'etichetta di ottimo giocatore dallo Stoccarda e ne sta confermando le dicerie, Lucas Torreira che nessuno ha dimenticato in quel di Genoa sponda Sampdoria, che poi è passato in grandi squadre come Arsenal e Atletico Madrid, Arsenal per poi tornare nel campionato che più gli si addice, la Serie A, stavolta in maglia viola. Da ricordare anche gli arrivi di; Matija Nastasic in difesa, che torna dopo ben nove anni dalla sua prima in maglia fiorentina, Toni Fruk, giovane ventenne in arrivo dalla Dinamo Zagabria, trequartista interessante. La Fiorentina è pronta a riaffacciarsi nella parte sinistra della classifica, stavolta per restarci a lungo.

7. Atalanta
A mio personale avviso quest'anno l'Atalanta non farà parte delle quattro di Champions, come è avvenuto da tre anni a questa parte, la rosa si è rafforzata, quindi di ottima caratura, ma il ritorno di due soprattutto, Roma e Napoli, la metterebbero in posizioni più basse. Gli arrivi di: Demiral centrale dalla Juventus per sostituire il partente Romero, Lovato difensore centrale dall'Hellas Verona, quello di Zappacosta per le fasce e Koopmeiners centrocampista ventitreenne dagli olandesi dell'Az di grandi aspettative. Questo fa dell'Atalanta come sempre una squadra di grandissimo livello, quello che però è salito in questa stagione anche per squadre che fino allo scorso anno mancava ad alcune società che quest'anno però diranno la loro.

6. Milan 
Già immagino che qualcuno mi dirà "E' da prime quattro", lo metto in preventivo, però se lo scorso anno ho toppato alla grande, quest'anno sono certo che non vi entrerà tra le quattro di Champions. Ma andiamo per gradi. Il Milan ha fatto una campagna acquisti rinforzante; Maignan portiere venticinquenne arrivato dal Lille per sostituire Gigio Donnarumma, Alessandro Florenzi nazionale terzino destro, anche se le condizioni fisiche non siano delle migliori durante la stagione, questo lo abbiamo visto spesso tra la Roma e il PSG, Ballo-Tourè terzino sinistro arrivato dall'AS Monaco, ventiquattrenne di ottima struttura fisica che può essere utilizzato anche come centrale di difesa. Poi il ritorno di Bakayoko dopo due stagioni, l'arrivo di Messias dal Crotone, buon giocatore da vedere se è da grande squadra, e l'esperto Olivier Giroud, che nel Chelsea faceva più panchina che panchina. Detto questo la rosa non è malvagia, ha tutti i reparti coperti, e certamente farà bene, però non mi fa pensare di essere adatta a due competizioni su tre, Campionato e Champions, soprattutto quando queste due competizioni saranno talmente ravvicinate che daranno poco riposo a chi è il titolare nella testa di Pioli e chi invece ne dovrà fare le sue veci qualora qualcosa non vada bene. Le cessioni di Donnarumma e le grane di Kessie che non rinnova, mi portano un piccolo mal contento tra tifosi e squadra.

5. Lazio
L'arrivo di Maurizio Sarri, a mio avviso, non porterà nulla di nuovo. Simili, tanto simili Sarri e Inzaghi, quindi diciamo che è stato più un scambio di consegne che nulla di più. Sarri è più esperto, Inzaghi ha tanti anni davanti per dimostrare fino in fondo cosa può dare al calcio. Dal mercato sono arrivati Felipe Anderson, un ritorno graditissimo per i tifosi biancocelesti che sperano di ritrovare quel ventottenne brasiliano che tre anni fa aveva lasciato la Capitale verso il West Ham in Inghilterra. Dal mercato svincolati arriva Elseid Hysaj, ventisettenne terzino destro albanese, pupillo del tecnico toscano che lo aveva allenato nelle sue stagioni napoletane, Mattia Zaccagni dall'Hellas Verona per la trequarti e l'esperto Pedro che si è spostato da una squadra all'altra di Roma. Da valutare gli altri quattro nuovi acquisti; Dimitrije Kamenovic, ventenne terzino sinistro serbo accostato a Aleksandar Kolarov in patria, poi Toma Basic, ventiquattrenne centrale di centrocampo in arrivo dal Bordeaux, e i giovanissimi Raùl Moro diciottenne ala sinistra promosso dall'Under 19 alla prima squadra, e il sedicenne Luka Romero strappato al Mallorca, trequartista di grandissime qualità. Questa Lazio in mano a Sarri non può far altro che fare bene, restando comuque un gradino sotto dalle prime quattro.

4. Napoli
Il ritorno del Napoli in Champions passerà tra le mani dell'uomo dal volto del pianto Luciano Spalletti, il tecnico toscano rientra dopo l'esperienza chiusa all'Inter con una posizione Champions appena due anni fa, esonerato dall'Inter. Spalletti nell'avventura napoletana è pronto a rimettere i piedi in Champions e stavolta in modo importante. Dal mercato non sono arrivati tanti acquisti importanti, anche perchè il tecnico e il presidente De Laurentiis, hanno reputato la rosa all'altezza della zona Champions, certo non sarà da scudetto, ma per quel raggiungimento minimo, quarto posto, si. Come detto sono arrivati: Juan Jesus, trentenne centrale di difesa svincolatosi dalla Roma, mentre a centrocampo André Zambo Anguissa, venticinquenne mediano camerunense dal Fulham in prestito con diritto di riscatto a 25 milioni di Euro. Per il resto la squadra è abbastanza competitiva, non si è riusciti a piazzare Andrea Petagna, che alla fine sarà la riserva di Osimhen. La squadra ha già dato a vedere nelle sue due prime uscite.

3. Juventus
Devo essere sincero all'arrivo, anzi ritorno, di Allegri in panchina pensavo di rivedere una Juventus da scudetto, ma mi sbagliavo. La rosa si è indebolita, non solo per la partenza di Cristiano Ronaldo, che avrei voluto veder lontano da Torino, non per le sue reti, ma per un gioco che doveva per forza di cose passare sempre e solo dai suoi piedi, mentre ho sempre preferito il gioco di squadra che quello tutto su un giocatore. Del resto gli addii di Demiral per tenere in rosa Rugani, mi ha demoralizzato e non poco, l'arrivo di Locatelli dal Sassuolo dopo un tira e molla di un mese, ma il non arrivo di un mediano d'esperienza, che poteva essere Pjanic, ma l'accorod sull'ingaggio non si è trovato, mi ha portato a veder scendere le aspettative. La rosa bianconera è ancora una volta incompleta, alla difesa serviva un centrale pronto a rilevare uno tra Bonucci e De Ligt, mentre tra Chiellini trentaseienne e da centellinare nelle sue presenze sotto la metà della cinquantina, e l'inguardabile Rugani che come un incubo torna di nuovo nella rosa bianconera per la terza volta, i brividi ti vengono eccome solo al pensiero di vederlo entrare in campo, come titolare e soprattutto come riserva a gara in corso. Il centrocampo è troppo acerbo, togliendo Rabiot e l'infortunato Arthur per il resto tanti giovani e pochissima esperienza, lì la Juventus subirà e non poco nel resto della stagione. In attacco il ritorno di Moise Kean non mi dispiace, ma serviva uno più forte di Morata, che non avrei ripreso in prestito e avrei puntato su ben altro, Icardi su tutti. Ripeto non sono scaramantico o la metto lì nella speranza che vinca il campionato, ma stavolta non la vedo protagonista per la vittoria finale, anche se si chiama Juventus.

2. Inter
Quest'anno come lo scorso la piazzo al secondo posto, ma se la stagione scorsa alla fine l'ha portatta meritatamente a vincere il campionato, quest'anno a mettere i bastoni tra le ruote alla sua amatissima Inter ci sarà Josè Mourinho, l'uomo del Triplete 2010. L'Inter si è indebolita e non poco, togliendo uno dei migliori terzini come Hakimi, e soprattutto un attaccante come Romelu Lukaku, 64 gol in 94 partite ufficiali, bhè scusate se è troppo...A mio avviso l'addio di Antonio Conte, condottiero dei due anni che hanno riportato il tricolore ai nerazzurri dopo ben 11 anni. Quest'anno la partenza è stata delle migliori, ora bisognerà vedere alle prime incertezze se Simone Inzaghi sappia mantenere la calma e condurre sulla retta via la squadra. A mio avviso la lotta scudetto farà ancora parte della squadra nerazzurra.

1. Roma
Dite o pensate che sia un'eresia? Io credo proprio di no. La Roma aveva bisogno di un vero motivatore, dopo Eusebio Di Francesco e Paulo Fonseca, che bontà loro hanno fatto l'uno il bene, portandola in semifinale di Champions League nel 2019 sfiorando l'impresa contro il Liverpool e l'altro il male della Roma insieme all'ex presidente James Pallotta, con la clamorosa messa in discussione del capitano Edin Dzeko, che dopo essersi visto togliere la fascia ha avuto un calo psyco-mentale da portarlo a segnare sempre meno con prestazioni al limite dell'orribile. Josè Mourinho ha detto nel corso di una conferenza stampa "Non voglio troppo tempo e tranquillità, andrei contro la mia natura, non è tempo per finire settimo/ottavo, voglio accelerare il processo di crescita. Stiamo costruendo un bel gruppo, non dico che vorrei avere più qualità, ma più esperienza". La famiglia Friedkin e il Ds Pinto hanno costruito la squadra intorno alle richieste del tecnico; Un portiere esperto, ed è arivato Rui Patrìcio dal Wolverhampton, in difesa è arrivato Mathias Vina, ventitenne terzino destro uruguaiano fresco di Coppa Libertadores con il Palmeiras, dal Genoa Eldor Shomurodov ventiseienne attaccante di nazionalità Uzbeka che tanto bene ha fatto in terra Ligure, e la ciliegina sulla torta Tammy Abraham 15 reti in 30 partite nel Chelsea dove non trovava spazio, che può essere un nuovo Lukaku? Le prime due apparizioni protendono per una certezza. La nota dolente è stata il non riuscire a piazzare tutti gli esuberi, ma saranno certamente riutilizzati dal tecnico qualora si trovi in difficoltà o e soprattutto per le gare di poco conto, Coppa Italia compresa. Per i tifosi l'addio di Dzeko è pesato moltissimo, in lui avevano un condottiero, ma se questo Abraham riesca a sostituirlo a dove o forse più, allora i tifosi possono stare tranquilli, anzi sperare a quel trofeo che manca dal 2001, ma che non va mai nominato prima della certezza.

Questa è la mia classifica definitiva, l'ho studiata nei minimi dettagli, negli acquisti e nelle caselle che ogni squadra è riuscita a coprire a dovere, chi non è riuscita e chi alla fine è rimasta simile alla scorsa stagione. Come al solito avrei potuto, da tifoso, rimettere la Juventus prima, ma stavolta non si può mettere, mi sono bastate le prime due giornate per capire che, ok è appena ricopminciato il tutto, non è all'altezza dello scudetto, quindi l'ho piazzata certa delle prime quattro posizioni, perchè alla fine ci arriva anche se è messa male, lo scorso anno lo impone, ma ho capito che sia la Roma che l'Inter sono superiori in campo e non nei singoli, cosa molto diversa. La Juventus sta facendo il cambio generazionale, e credo dovrebbe anche togliere quei 'pesi' di giocatori stile Rugani, che alla fine sono soltanto un esborso di soldi e niente più. Il Venezia sarà la squadra che seguirò con più attenzione, mi entusiasta una squadra con tanti giocatori da più nazioni diverse, certo avrei prerito più italiani anche quest'anno nelle rose di Serie A, ma l'internazionalizzazione alla fine ha preso tutti i maggiori campionati europei, quindi difficilmente si potrebbe tornare al tempo quando sul giornale una squadra si capiva che era di quella nazione perchè di fronte al nome del giocatore c'era la bandierina della propria nazionalità e difficilmente era di un'altra nazione, erano due o tre gli stranieri. Il Venezia sarà la seconda squadra che tiferò, ma non perchè è un mio interesse, ma perchè amo simpatizzare per le squadre che vengono messe al rogo ben prima di giocare un campionato, e quella quattordicesima posizione, dove ho piazzato il lagunari, è l'effetto di una speranza e certezza, sempre personale, che quest'anno sia la squadra sorpresa della Serie A.