Vero è che il Milan è sprofondato negli anni più bui della sua storia, per i quali, non mi stanco di dirlo, dobbiamo un sentito grazie a Berlusconi, Galliani e Yonghong Lì, vero che la disastrosa situazione finanziaria e merito loro, ma è altrettanto vero che l’inesistenza tecnica della squadra, almeno per quanto riguarda i primi 4/6 posti in Italia, di Europa non parliamo proprio, è l’ennesimo lascito delle disgrazie di cui sopra.

La gestione Elliott potrebbe darci concrete speranze di una ristrutturazione finanziaria, di marketing, di introiti, ma dal punto di vista tecnico è presto per dire che verrà fatto altrettanto.
Fino ad oggi la speranza alla quale ci siamo aggrappati porta il nome dell’imbarazzatissimo, e furibondo, Rino della conferenza stampa di presentazione della stagione.

Se ci saranno nomi in entrata (pochi e a fronte di cessioni), lo vedremo tra qualche giorno, ma non è possibile, non è ammissibile che per il ventesimo anno consecutivo (l’arco temporale dilatato è frutto dell’esasperazione!), siamo costretti a leggere tra la lista dei convocati, onnipresenti, Montolivo, Abate, José Mauri, Gomez e, come se non bastasse, Bertolacci la cui riconferma sembrerebbe proprio opera del tecnico calabrese!

NON È POSSIBILE! Sono, come più volte detto, giocatori che mai, in nessuna occasione, hanno dato un briciolo di valore aggiunto alla squadra, nemmeno da subentranti.
Sono il bersaglio preferito, giustamente, delle prese per i fondelli degli avversari, sono inutili! I primi due erano dati in evaporazione ad aprile, ma niente da fare! Ancora a correre a Milanello!
Hanno raggiunto il livello d’invadenza di Galliani, nessuno sta pensando di liberarsene definitivamente, lasciando spazio a sei primavera (ci si domanda perché Gattuso non attinga da lì ed insista con queste inutilità cosmiche).