Ancora oggi molti autorevoli addetti definiscono quello di Yonghong Li un mistero. Riferiscono cioè di un parvenu arrivato con la benedizione di Berlusconi, che ha buttato una miliardata, acquistato qualche discreto giocatore (vero Ruiu-André Silva, ma non solo), lasciato 126 milioni di passivo di bilancio, perseguitato dall’Uefa (che ora non sta facendo una piega e per quel passivo record, e per i 50 milioni già previsti per l’operazione Paquetà, ma che strano...), per svanire nel nulla dopo aver sciolto il mandato con lo studio legale che doveva difenderlo per essere stato preso per il collo.

Non scrivo tutto questo perché ho la verità in tasca, anzi! Ma perché è una storia che non sta in piedi nemmeno se raccontata ad un bambino, ma alla quale con enorme colpa, nessun organo interessato ha dato risposta. E la risposta che sarebbe cosa gradita avere è: cosa nasconde, chi sarebbe meglio dire, questa gigantesca messa in scena? Questo giro apparentemente in perdita (roba da far fallire qualsiasi società) di somme di denaro mostruose, cosa significano?

Facendo i conti della serva, Singer ha già messo, o si è esposto, per 500 milioni, e non bastano a quanto pare nemmeno per iniziare a sperare di tornare tra i Top 5 club al mondo: a quanto spera di vendere il Milan? Un miliardo e rotti? Ora le apparenze parlano di un tifo rassicurato dalla solidità di un fondo ricchissimo, da Maldini, Gazidis e Leo. Ma se non sapremo mai cosa è realmente successo nell’anno dello sciagura arrivo (e frettolosa dipartita) di Bonucci, riusciremo mai a guardare a domani con una completa serenità?