Mi sembra di essere preda di un dejavu’, da qualche anno a questa parte : riguarda la speranza, il toccare ferro che la squadra resista con i cocci fuori ruolo per arrivare al 1 gennaio non troppo lontana dal quarto posto, resistendo, magari con prestazioni inguardabili come col Genoa, ma resistendo.

Sfortunatamente due delle prossime tre partite recitano Juve in casa e Lazio all’olimpico, situazioni in cui i reduci, hanno poche speranze di andare oltre il punto in totale, tradotto ritornare nei ranghi dell’anonimato (Udinese permettendo ovviamente).

La sensazione diffusa tra il tifo, che qualche fenomeno si ostina ancora a definire irrilevante perché quella che conta è la sensazione dei piani alti, è che non si possa concepire una squadra attaccata col nastro adesivo ed aggrappata ad un mercato di riparazione tutto da dimostrare! L’ultimo che si fidava del suo fiuto snobbando sistematicamente il tifo e le opinioni diffuse, aveva un nome ed un cognome e ci ha portato alla rovina dalla quale ancora oggi fatichiamo ad emergeree : Adriano Galliani.

Non si può per quando siano tanti gl’infortunati, relegare al solo povero Gattuso l’onere di rappezzare formazioni improbabili da qua a Capodanno: la società ha avuto poco tempo ed ha operato male, malissimo sul mercato. Se questo fosse stato opera di Mirabelli, sarebbe stato già appeso a testa in giù ad una pompa di benzina!

Quindi occorre la chiarezza che sembra che la società finalmente stia esibendo circa gli acquisti da fare, anche se, purtroppo, la sensazione è che si stia aspettando di vedere tra un mese se saremo ad una dozzina di punti dalla zona Champions per decidere se e come operare.

La beffa dell’Inter che ci sta surclassando sul piano tecnico-atletico e almeno uguagliando su quello dirigenziale, è ormai una realtà che ingenuamente io per primo speravo non si realizzasse in tempi così rapidi.

La società Milan avrà l’ingrato compito di bruciare le tappe di avvicinamento ai cugini e saranno mesi di lacrime e sangue con un esito tutt’altro che scontato.