E ben vengano altri 3 punti che ci danno l’illusione almeno temporanea di essere una squadra da quarto posto! Il Genoa non ha fatto molto per pareggiare, ma il gioco sviluppato dal Milan è tra i più inguardabili dell’intero panorama europeo.

E guai a ritenere Gattuso la sola fonte di questo strazio, perché se è vero che commette errori sesquipedali come voler insistere col palleggio prolungato senza interpreti all’altezza, a partire da Donnarumma, è altrettanto vero che, sicuramente per motivi diversi rispetto agli scorsi anni, ma non per questo giustificabili, la società non gli ha messo a disposizione i giocatori che servivano, e ha comprato dei bidoncini tutto fuorché funzionali.

In soldoni cambiano gli interpreti, ma la musica è sempre la stessa. Bastano le lungodegenze di Biglia e Caldara, non certo due fuoriclasse, e siamo già in piena emergenza, con il quasi obbligo di riesumare dal sarcofago nientemeno che Montolivo che si sperava sparito definitivamente dai radar. Invece no ci serve come l’acqua fresca.

Sommariamente abbiamo un portiere colpevolmente tra i più sopravvalutati della storia, al fianco di Romagnoli due centrali da compitino minimo ed alto rischio errore, idem sulle fasce, con un Conti tutto da verificare.

A centrocampo Kessie si conferma anni luce dalle valutazioni/aspettative per cui era stato preso, di Biglia si è detto e Bonaventura semplicemente non è un centrocampista, oltre ad imbroccare una partita su quattro in stagione: dietro questi il nulla cosmico, senza aver previsto un vero regista ed, appunto, un vero mediano.

In avanti Higuain fuoriclasse, Cutrone che, forse, è il caso che entri a partita in corsa e, anche in questo reparto zero cambi .

Davvero difficile pensare al quarto posto, se non a fronte di corposi rinforzi a gennaio, di quelli veri, sui quali non si è ancora verificata la fattibilità (e per la mannaia FPF, e per la reale disponibilità di Elliott a mettere la pecunia necessaria). Il tutto a patto che siano sul mercato un vero centravanti da 10 gol disposto a mettersi all’ombra del Pipita, due centrocampisti di levatura internazionale ed un centrale credibile.