Sto osservando sconfortato la classifica di serie A, che dopo una decina di partite vede l’Inter in zona Champions e il Milan nella parte destra della classifica con la metà dei punti della Juve. Vero che va recuperata la partita col Genoa, che si sta mostrando avversario tutt’altro che scontato da battere, ma questa è la situazione con la quale affrontiamo il derby, nel quale, giustamente, nessuno scommetterebbe un centesimo sulla vittoria rossonera; il pareggio serve quasi a nulla. Allora è forse il caso di lasciar perdere le strombazzate della stampa che declamano due squadre in crescita, perché quella che sta veramente dimostrandolo è semmai l’Inter.

Dove e quali sono i buchi rossoneri che ci affliggono ormai da anni? Sembra che i soliti spifferi indichino in Bonaventura e Kessie i due infortuni alla caviglia che Gattuso non ha voluto rendere pubblici: proviamo solo ad immaginare se i due non recuperassero o fossero soggetti ad una ricaduta ora mentre scrivo: giocherebbero Bakayoko e Bertolacci! Vi riuscite ad immaginare un derby nel quale dovremo comunque sputare sangue e tirar fuori la partita della vita con quei due in mezzo al campo che partono titolari? Eccoli dunque due degli innumerevoli buchi del Milan. Ma non sono i soli. Parliamo di Caldara, che ha la pubalgia da agosto tranne che in Nazionale dove è partito titolare? Di Borini che è il nostro terzo centravanti?

Il Milan ha operato una campagna acquisti di frettolosa per limiti di tempo, ma condotta male. Leonardo è persona seria e competente, ma l’ha toppata in pieno. Non esiste il sostituto del comunque fragilissimo Biglia. Oltre a Bakayoko, lo stesso Castillejo pare inservibile e, comunque anche subentrante, in grado di fare poco più che il solletico ai cugini in una partita come quella di stasera. Laxalt onesto rincalzo ma idem come sopra. Il Milan difetta ancora una volta di una panchina da incubo. Tranne l’assatanato Cutrone, ti giri per operare un cambio e ti senti mancare.

Gli altri si girano e vedono Lautaro Martinez che è devastante, Keita, Politano quando non parte titolare, oltre a disporre di un undici titolare in grado di far male a chiunque, tignoso, che magari gioca non benissimo per tutto l’incontro, ma è una tana di cobra che risolvono sempre la partita in una o due giocate. Un undici titolare in cui, a differenza nostra, gli acquisti sono stati tutti azzeccati, dove si si sono posizionati come tasselli a riempire alla perfezione un puzzle che comunque era riuscito ad arrivare quarto. Il derby di stasera per il Milan è una partita da stravincere sotto lo sbandierato profilo tecnico in cui Rino ci vede superiori. Nella speranza di arrivare a gennaio con un distacco non incolmabile con la quarta e piazzare la zampata di tre acquisti veramente determinanti. Il resto, le chiacchiere sul bel gioco sono, appunto, solo chiacchiere.