Abate e Borini terzini, Bertolacci a centrocampo, Cutrone unico centravanti disponibile.
Con questo scempio il Milan si avviava a concludere la trasferta di Siviglia in Europa League. Una squadra completamente priva di sangue nelle vene come lo è da troppi anni. E, vedendo gli effettivi disonorare la maglia per la centesima, duecentesima partita in quasi dieci anni, mi convinco sempre di più che questo è un percorso profondamente sbagliato. Sbagliato come ho più volte detto nel considerare che il Milan abbia una base di partenza, perché ha un paio di buoni solisti e basta. Sbagliato perché si continua a non azzeccare mezza sessione di mercato, tanto da farmi arrivare ad essere pubblicamente blasfemo e rimpiangere quella sciagura di Galliani.

Continuo a non capire, sinceramente, chi si esalta per le due vittorie strappate al fotofinish con le genovesi giocando da schifo! Il Milan ha l’obblIigo istituzionale, non solo di giocare bene a calcio, ma di vincere in assoluta disinvoltura certe partite, altro che affanno! Questo non è UNO dei tanti Milan! È semplicemente un’altra squadra, probabilmente la terza o quarta del capoluogo lombardo.

Questa squadra, con questo gioco e questo tecnico, non arriverà mai quarta per il semplice motivo che l’affanno, il sedere non sono caratteristiche che si addicono a squadre che devono studiare una stagione intera per affrontare l’esame delle migliori d’Europa, ma di chi deve lottare per non finire in serie B.

Davvero mi chiedo Maldini e Leonardo cosa aspettavano di trovarsi davanti e cosa abbiano in mente, visto che sono pagati per portare il Milan nel gotha del calcio. Credo che se il conte Ugolino tentasse di risalire verso il Paradiso dal Cocito, ultimo dei pozzi infernali, troverebbe meno ostacoli.

Vogliono acquistare una squadra intera già assemblata e pronta all’uso? In fondo non sarebbe male come idea, se fosse fattibile ed economicamente razionale. Questo semplicemente perché il Milan non esiste da anni. In campo ci va la terza, forse la quarta squadra di Milano.