Avvicinandosi al derby Inter-Milan si accavallano tensioni, dubbi, speranze e calcoli di probabilità che, una volta che le squadre saranno scese in campo, quasi sempre evaporano per lasciare spazio all’indeterminabile gioco del calcio. Anche per questa ragione mi addentro in una specie di pronostico dettato dai fatti fin qua scritti dal campionato, ovviamente nella speranza che venga ribaltato dal campo. Il Milan si è rinforzato senza dubbio quest’anno per due ragioni: Gattuso da tre partite ha dato consapevolezza alla squadra della propria forza (troppo poche le gare, attenzione alle ricadute di puro terrore dell’avversario!), e Higuain. Il Milan a tratti sa sviluppare un bel gioco, lo dicono gli addetti ai lavori, e non mi trovano quasi mai d’accordo (la partita di Napoli ad esempio ha messo in mostra una squadra terrificante, altro che bel gioco!). A questo aggiungiamo Suso e Bonaventura se sono in giornata: FINE. Un po’ poco per far pendere i pronostici dalla parte dei rossoneri anche se, lo ribadisco, all’avverarsi di tutte queste combinazioni (ipotesi da non scartare), unite alla giornata storta dell’Inter, si può vincere.

Ho visto due incontri dei cugini e ho visto una squadra che ogni volta che si affaccia sulla tre quarti avversaria da una netta sensazione di pericolo imminente, come un cobra, altro che "giocano male"! Le bocche di fuoco sono almeno sei, noi ne abbiamo due quando va bene. Si diceva di Higuain perfettamente inserito sulla sponda rossonera: non è poco, anzi è tantissimo. Tuttavia il resto del calciomercato ha inciso sotto zero ad oggi. E questo al contrario dei cugini, dove Lautaro si è subito dimostrato devastante, idem Nainggolan che sta giocando al 40%, Politano ha scalzato prepotentemente Candreva, De Vrij inserito perfettamente in difesa. Brozovic in forma è un centrocampista di livello internazionale, idem il Vecino troppo spesso deriso, invece utilissimo (due così li in mezzo al momento c’è li sognamo). Ecco che il pronostico non lascia scampo: Inter favorita, seppur con un Milan in crescita che magari regalerà scampoli di bel gioco, ma non sarà in grado di arginare l'onda d'urto per 95 minuti.