Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, meglio noto come Cristiano Ronaldo, il giocatore per molti più forte del mondo, il giocatore che sta ‘cambiando le regole fisiche conosciute, e della chimica umana, visto la sua incredibile forza e velocità a trentatré anni. Verrà ricordato quando smetterà come probabilmente uno dei top 5 della storia del calcio di tutti i tempi. Un giocatore con una professionalità di primissimo ordine, colleghi ed allenatori mettono spesso l'accento su questo fattore, uno mai stanco di vincere, di primeggiare.

Ma in questo periodo sta prendendo delle decisioni impopolari e che fanno un poco ricredere sulle qualità umane del uomo Ronaldo, tante da cominciare a ricevere anche critiche dopo una carriera di applausi a scena aperta, dopo la finale di Kiev sono cominciati i problemi. Dichiarazioni di volontà di cambiare aria, un poco ridimensionate nell'immediato e glissate dalla presidenza e dai compagni. Probabilmente l'addio di Zidane può aver avuto la sua influenza nella scelta di andare altrove, ma più probabilmente l'idea era già nata a suo tempo. A rigore di logica calcistica moderna ci sta’ che un giocatore senta che il proprio ciclo con una squadra possa essere alla fine, ma non nel Real, il club dei club, lasciare Blancos significa scendere dalla cima magari anche solo di un gradino ma più in basso, le opzioni realistiche al momento sono Psg e United, a Parigi si devono ancora aspettare le eventuali sanzioni UEFA per muoversi concretamente c’è il rischio blocco mercato per le note vicende di Fair play finanziario. Può aver influito anche la voce di mercato per un interesse del Real per Neymar? È di oggi la punzecchiatura di Marcelo proprio per la questione Neymar-Real sottolineando che non è Ronaldo il proprietario del Real, sarà anche per colpa dell’eventuale arrivo del nuovo principe, che il vecchio re non abbia voglia di stare al castello Real a vedersi portare via la corona dalla testa? Realmente vorrebbe confrontarsi in un altro campionato? Quello francese? Che non è neppure migliore di quello italiano. Uno competitivo come Cristiano in un campionato mediocre non ci giocherebbe, e quello inglese lo ha già provato. Tanti piccoli indizi che dimostrano un poco di irriconoscenza nei confronti di squadra e compagni, un poco di gelosia nei confronti del nuovo che avanza, e forse un troppo interesse al dio denaro, visto la sua nota voglia di primeggiare anche nella classifica dei Paperoni del calcio.

Trentatré anni una carriera gloriosa soldi riconoscimenti tutto perfetto, perché non finire la carriera con il Real, la squadra più importante del mondo, arriva Neymar bene sai che spettacolo, è Benzema che potrebbe fare panchina non tu, soldi ok vediamo che si può fare magari ci avviciniamo allo stipendio di Messi, vincere qui probabile, altrove incerto. Nuovo allenatore bene nuovo modo di giocare. Ed invece? Capricci da prima donna , no voglio di più, con lui non ci posso giocare, si poteva continuare ad idolatrarti ed invece dai modo alla gente di rivedere il giudizio. Un ultimo contratto magari triennale visto la forma fisica sempre ottima, sarebbe stato un messaggio di amore per i colori del Real e per i suoi tifosi, invece che fai te ne vai. Preferisci i soldi alla riconoscenza all’affetto del popolo madrileno perché, si ti applaudiranno si ci saranno lacrime, ma anche mugugni, fischi, nove anni sono tanti dovevano essere dodici, sarebbe stata la giusta conclusione di una favola perfetta da “e vissero tutti felici e contenti”. Si dirà anche che oramai le bandiere non ci sono più e tanti discorsi simili, ma tu che miri sempre a primeggiare alla perfezione, potevi concludere in un modo epico, senza macchia, senza alcun dubbio sulla tua grandezza, ed invece per qualcuno non sarai stato la perfezione, un poco come Maradona un grandissimo giocatore ma con pecche umane, rimarrai a questo punto al di sotto dell’unico Pelè, perché lui la riconoscenza la ha dimostrata, non esiste uomo che non ne parli bene,rimarrai al pari di Messi un peccato per chi poteva realmente scavalcare O Rei.