Calcio mercato, il periodo senza pallone più divertente dell'anno, per molti aspetti il momento degli intrecci possibili, delle opportunità, il periodo dove si sprecano inchiostro a fiumi. Il periodo delle conferenze di presentazione dei campioni appena acquistati con bella mostra della nuova maglia.

Ogni tanto però assistiamo alla presentazione del "bidone", in grande stile perché oramai è consuetudine che ogni giocatore deve essere presentato nel modo più clamoroso possibile specie quello che si pensi sia un campione, ma come si arriva a presentare "un pacco" "un sola" un flop in pompa magna senza rendersi conto di chi sia?

Possibile che durante il periodo di analisi gli addetti vengano "fregati" dalla squadra proponente, magari facendogli vedere filmati contenenti solo il meglio del calciatore, fornendo informazioni parziali? Una sorta di Photoshop calcistico.

Sembrerebbe uno spunto per un film di Totò, ma qui di comico però c'è poco o nulla parliamo di milioni sperperati, di zavorre che vanno a bilancio per anni, e che se hai la fortuna e la bravura riesci magari a tamponare con la rivendita, altrimenti fino a scadenza avrai nelle tue fila un "bidone".

Dietro ogni acquisto di mercato ci sono mesi di ricerche, si prendono informazioni, si guardano filmati insomma ci si accerta delle qualità del giocatore in questione, eppure ancora oggi nel 2018 possiamo incorrere nel "bidone". Che cosa va' storto che non permette agli addetti al lavoro di vedere che il giocatore non vale le attenzioni del club che lo starebbe cercando? Perché subiscono il loro fascino? Semplicemente gli addetti ai lavori sono più impreparati di quello che si crede, l'unico motivo che avrebbe una logica però continuano comunque troppo spesso a mantenere le proprie posizioni ingiustamente però, in ambito lavorativo sprechi milionari vengono puniti con il licenziamento ma nel calcio tutto si dimentica.

Ci si aspetterebbe che le società si servano di gente capace nel cercare i giocatori, magari potrei capire che questi errori vengano da squadre minori con meno mezzi a disposizione per monitorare, ma ogni tanto anche nella serie A arrivano giocatori improponibili, per i giocatori provenienti da altri campionati spesso per giustificare il fallimento si prova ad mettere la scusante dell'adattamento, del clima diverso, dei ritmi di gioco etc. etc. Mentre per gli oriundi o quelli che già sono nel campionato il trauma maggiore è la categoria perché obiettivamente se riesci nelle categorie inferiori non è detto che poi nella massima serie riesci a dare le stesse prove dato il livello superiore. Ma possibile che professionisti di primo livello possano essere così deboli psicologicamente, tanto da deprimersi e non riuscire più a fare quello per cui sono stati acquistati? Dove sono le qualità umane per le quali vengono scelti in mezzo a tanti altri. Di certo può capitare che uscito dal tuo campionato e dalla tua zona di confort non riesci più a dare il meglio di te, ma passare da giocatore intenzionato e cercato con insistenza dai professionisti di campionati maggiori a "bidone" ce ne passa.

Rimangono comunque spunti per ilarità e sfottò tra i tifosi sempre pronti a far vedere all'avversario di turno la bravura dei propri dirigenti e l'inefficacia di quelli della squadra rivale.
Si continua per anni a parlare di giocatori flop tanto da diventare spesso termini di paragone fino all'arrivo in grande stile del prossimo "bidone"