È di oggi la notizia di una possibile offerta del Real a Cristiano Ronaldo con un contratto che dovrebbe essere preso ad esempio per un maggiore controllo delle spese di ingaggio per i giocatori. Una tipologia di contratto “a vincere” con una base fissa e tanti premi che verranno elargiti nel caso di vittorie trofei di squadra e personali.

Di base il Real propone 25mln fissi, sicuramente con l’aggiunta dei premi, ammesso che il Real e Cristiano vincano tutto non raggiungeranno mai i contratti di Neymar e Messi, che risultano ancora di molto superiori alla proposta Real, Ronaldo difficilmente accetterà questa proposta. Ma da questa proposta nasce una tipologia di contratto che se ritenuto valido dalle federazioni e dalle associazioni di calciatori, potrebbe essere una via da importare per dare finalmente un freno alle continue richieste di aumento di ingaggio da parte dei calciatori, con un grosso beneficio per le squadre che potranno gestire le richieste economiche “scommettendo” sui risultati sportivi. Troppo spesso le squadre accordano ai propri calciatori una cifra troppo grande, se proponi una quota fissa e una parte variabile, può di base essere un vantaggio per entrambe le parti, la squadra “scommette” sui risultati, il calciatore “rischia” su te stesso, se ti impegni e sei all’altezza e vinci, tutto sarà meritato e pagato.

Dovrebbe essere il momento di tornare a rendere i contratti un poco più vincolanti e forti, troppo spesso si vede interrompere contratti anche lunghi per voglia di andare in altre squadre, giustamente il calciatore deve avere libertà di scelta, ma c'è da dire che la situazione attuale è troppo a loro favore, sarebbe auspicabile una sorta di blocco obbligatorio magari per la prima metà del contratto, tipo contratto quinquennale, non puoi chiedere di andare via o aumento prima della fine del secondo anno di contratto, con contratti bloccati per un periodo con quota fissa e premi a vincere, sarebbero un giusto punto di incontro.

Un modo per avere un maggiore controllo da parte delle società delle spese di ingaggio e un modo che darebbe comunque l’opportunità di guadagno da parte dei calciatori, senza limitarne più di tanto i diritti, le spese di ingaggio vanno ad incidere troppo per le casse delle società, se una parte fosse virtuale ci sarebbe un immediato risparmio. Ristabilire delle regole per una maggiore equità nei contratti è vitale per il calcio, le sponsorizzazioni, gli incassi, le Tv, il merchandising sempre più spesso non sono sufficienti.
Troppo spesso in questi ultimi anni abbiamo sentito e risentito di squadre in difficoltà pesanti che per rispettare parametri del Fair Play finanziario sono troppe volte dovute ricorrere a mosse di mercato impopolari, un maggiore controllo delle spese porterebbe ad una maggiore stabilità, di questo passo troppi rimarranno indietro, per evidenti difficoltà, aumentando il Gap tecnico ed economico, che già oggi è molto evidente in determinate realtà.
Dovrebbe essere un punto di partenza da unire ad altre misure urgenti, come il tetto ingaggi e rose, un obbligatorio inserimento di giocatori provenienti dalle giovanili etc. Il giocattolo calcio è in pericolo e prima che si rompa del tutto si deve intervenire.