Che amarezza, avrebbe detto stasera Cesare della nota fiction I Cesaroni. Sì, una vera e propria amarezza, una debacle, forse era meglio non scendere per nulla in campo, anche perché sembra proprio che in campo non siano scesi. Sinceramente, non so questi ragazzi stasera con quale coscienza porteranno la testa sul cuscino. Dopo una prestazione simile, o meglio una non-prestazione, cari giocatori della Roma non vi sentite un attimino con la coscienza sporca? Con i vostri procuratori siete sempre dietro a continue richieste: oggi è l'adeguamento del contratto, poi la clausola, poi gli sponsor, poi gioco troppo o troppo poco, ma quando c'è da stare sul pezzo dove siete? Guardare i vari Reynolds, Kumbulla, Darboe, Villar, Calafiori, El Sharawy, Perez, Diawara, Mayoral è stata una pugnalata al cuore. Sin dalle prime battute si è capito che eravate completamente in un'altra dimensione, vedervi in campo stasera mi ha fatto tanto, tanto male. Vedere un Reynolds che nemmeno un semplice stop di palla, che non riesce a fare un cross decente, vedere Darboe, Villar e Diawara a centrocampo, fermi, immobili che si facevano superare dagli avversari come una lama rovente in un panetto di burro è stata una vera delusione, una lenta agonia. Quella maglia che voi indossate con tanta superficialità per me e per tanti come me ha un peso enorme. Vedervi in quei movimenti RIDICOLI, impacciati è stato un incubo. Come farete stasera a mettere la testa sul cuscino e dormire in modo tranquillo, sapendo che non avete dato il massimo per quella maglia? Le gare si possono perdere, certo, ma non in questa maniera, non ridicolizzando quei colori che tanto significano per me e per tanti altri.

Cari ragazzi, fate gli uomini, almeno una volta nella vita e lasciate spontaneamente questa maglia: Reynolds, Kumbulla, Diawara, Villar, forse per voi la Roma è solo fonte di denaro, per me, invece, è onore, amore, passione e voi avete l'obbligo di rispettare questi miei valori.