Dopo un decennio di dominio quasi incontrastato del calcio italiano, condito da due finali di Champions, ormai da qualche anno la Juventus si trova in una spirale di difficoltà dalla quale non riesce ad uscire. Una parabola discendente causata da scelte societarie che definire imbarazzanti è un complimento, le quali hanno determinato la fine di un ciclo vincente che ha scritto la storia del nostro calcio. Dopo due stagioni di confusione, prima sotto la guida di Sarri e successivamente sotto la non guida di Pirlo, la Juventus è tornata nelle mani di Massimiliano Allegri. Tuttavia, come tutte le minestre riscaldate, neppure Allegri è riuscito a risollevare la squadra, ottenendo risultati lontani un abisso da quelli ottenuti nella sua grande prima esperienza bianconera. Certo, fin'ora è stato autore di un buon campionato, tanto che senza la penalizzazione di 15 punti sarebbe secondo in classifica, ma non credo di dover essere io a ricordare l'indecorosa eliminazione subita ai gironi di Champions e la scorsa stagione, nella quale ha fatto addirittura peggio del suo predecessore. In generale, il livello al quale la Juventus in questo periodo storico può aspirare con Allegri in panchina, a causa di limiti tattici sempre più pesanti in un calcio ormai totalmente devoto al tiki taka e al gegenpressing, non va oltre ai risultati ottenuti in questa stagione. Se la Juventus vuole tornare ai livelli ai quali è stata per tutto lo scorso decennio, ha bisogno di una vera e propria rivoluzione tecnica.

Il nuovo allenatore della Juventus sarà Julian Nagelsmann. Dotato di una conoscenza del calcio quasi enciclopedica, è tra i più grandi fautori al mondo dello stile calcistico tedesco, fatto di controllo della manovra, verticalizzazioni, difesa alta e pressing costante. Nagelsmann è il calcio tedesco concentrato in una sola persona. Tra gli allenatori presenti oggi sul mercato, è senza dubbio l'uomo più adatto a riportare la Juventus ai vertici del calcio italiano e a costruire una squadra in grado di competere su ogni fronte. 

Successivamente la rosa dovrà essere sfoltita. Andranno venduti:

  • Weston McKennie per 20 milioni. Verrà riscattato dal Leeds.
  • Luca Pellegrini per 10 milioni. Ha deluso in tutte le squadre in cui è stato, non da Juve.
  • Wojciech Szczesny per 5 milioni. Punteremo su un portiere più giovane e altrettanto forte.
  • Mattia De Sciglio per 3 milioni. E' un mistero come possa aver giocato per così tanto tempo nella Juve.
  • Daniele Rugani per 2 milioni. Stesso discorso.
  • Leonardo Bonucci per 1 milione. Raggiunga pure Chiellini. 
  • Marko Pjaca per 1 milione. Eterna promessa.
  • Moise Kean in prestito annuale con diritto a 20 milioni (a meno che qualcuno lo voglia acquistare). Non può giocare in un campionato maggiore. 
  • Nicolò Rovella rinnovato in prestito secco annuale al Monza. Ottimo giocatore, ma alla Juve vedrebbe pochissimo il campo. 
  • Filippo Ranocchia rinnovato in prestito secco annuale al Monza. Vale lo stesso.
  • Kaio Jorge in prestito secco annuale. Deve giocare con continuità.
  • Enzo Barrenechea in prestito secco annuale. Deve fare esperienza.

In totale la Juventus accumulerà dalle cessioni 42 milioni di euro. Tale cifra, unita al budget che la società metterà a disposizione, andrà a costituire il tesoretto destinato a rinforzare la rosa. Andranno acquistati:

  • Marco Asensio a parametro 0. Il rinnovo di Di Maria deve essere una pura formalità, ma parliamo in ogni caso di un giocatore di trentacinque anni piuttosto fragile fisicamente. Asensio, giocatore che non ha bisogno di presentazioni, si alternerà con il Fideo, per poi divenire gradualmente a tutti gli effetti il titolare. Inoltre può fare anche il trequartista, dato da non sottovalutare considerando le condizioni di Pogba.
  • Ismael Bennacer per 50 milioni. Pagando la clausola rescissoria, porterei sotto la Mole un mediano di livello assoluto. Regista completo, è dotato di eccellenti doti nella gestione e nel giro palla e in fase di interdizione. Insieme a Zakaria, formerà un muro inscalfibile di fronte alla difesa e sarà il perfetto collante tra le due fasi. Inutile sottolineare il fatto che parliamo di un giocatore cruciale per il Milan, il cui acquisto andrebbe a indebolire sensibilmente una diretta concorrente per lo scudetto. 
  • Pau Torres per 30 milioni. Difensore simbolo del Villarreal, andrà a costituire una coppia centrale di grande livello con Bremer.
  • Marco Carnesecchi per 20 milioni. Giovane portiere di proprietà dell'Atalanta, è stato protagonista di due stagioni di altissimo rendimento alla Cremonese. Sarà un pilastro della Juventus per tanti anni.
  • Arkadiusz Milik per 10 milioni. Riserva perfetta per Vlahovic.
  • Evan Ndicka a parametro 0. Difensore speculare a Torres, ogni grande squadra non può prescindere da avere almeno due giocatori di alto livello in ogni ruolo. 

In totale la campagna acquisti della Juventus costerà 110 milioni. A fronte di un incasso dalle cessioni pari a 42 milioni, la spesa necessaria sarà di 68 milioni, cifra assolutamente sostenibile per Exor.

La formazione titolare che la Juventus schiererà nella prossima stagione sarà un 4231 composto da:

  • POR Marco Carnesecchi (Mattia Perin)
  • TD Danilo (Juan Cuadrado)
  • DC Gleison Bremer (Federico Gatti)
  • DC Pau Torres (Evan Ndicka)
  • TS Filip Kostic (Andrea Cambiaso)
  • MED Denis Zakaria (Manuel Locatelli, Nicolò Fagioli)
  • MED Ismael Bennacer (Fabio Miretti)
  • AD Angel Di Maria (Marco Asensio)
  • TRQ Paul Pogba 
  • AS Federico Chiesa (Samuel Iling)
  • PUN Dusan Vlahovic (Arkadiusz Milik)
  • All. Julian Nagelsmann 

Soltanto i tre nomi, più il quarto in panchina, che andranno a comporre la trequarti, rendono l'idea dei traguardi a cui questa rosa potrebbe ambire. Un tasso tecnico superlativo, una mediana in grado di compensare la necessaria intensità, una difesa che non avrebbe eguali in Serie A. Una squadra completa in ogni singolo ruolo, unita sotto la guida di uno degli allenatori più forti e moderni al mondo. Questa Juventus, non avrebbe motivo di porsi limiti.