Ieri siamo stati testimoni dell'ennesima prova insufficiente di una Nazionale che da quando, ormai quasi due anni fa, ha vinto gli Europei, non si è più ritrovata. Tolto un buon inizio di secondo tempo, la partita si è divisa più o meno equamente tra l'esibizione quasi incontrastata del talento degli inglesi e la successiva amministrazione del vantaggio.
L'impotenza dell'Italia di fronte all'Inghilterra è stata disarmante. Siamo una squadra mediocre, disunita, che vive di sprazzi. Una squadra in balia della totale confusione di un allenatore alle prese con la fondazione di un nuovo ciclo, quando lui è il primo ad appartenere al vecchio. In balia di un presidente della FIGC, uno che in sei anni di presidenza non ho mai sentito fare una dichiarazione degna di nota, che non ha neppure il coraggio di prendersi la responsabilità di esonerare un tecnico che ha fallito la qualificazione ai mondiali: vergognoso.
E non venitemi a dire che non c'è il talento. Quello c'è eccome, ma bisogna avere voglia di metterlo in campo! Come si fa a preferire un giocatore palesemente finito come Jorginho, a Tonali? Come si fa a preferire Donnarumma, un portiere inaffidabile che ne combina di cotte e di crude, a Meret? Come si fa a preferire un mediocre come Toloi, a Scalvini? Pellegrini ala sinistra in quale dimensione l'hai visto? Quella di ieri sera era una delle due partite più importanti del girone di qualificazione. E tu Mancini schieri una squadra di riserve? Ma sei serio? Oppure, peggio ancora, per te quelli che hai schierato sarebbero i titolari?

La verità è che Mancini non ci sta capendo più una mazza. L'eliminazione storica con la Macedonia del Nord non gli è bastata: è perennemente fossilizzato sui suoi fedelissimi (già bello che non convoca pure Bernardeschi), non è in grado di capire chi oggi è superiore e deve andare in campo. E attenzione, perchè a qualificarsi ai prossimi Europei saranno le prime due classificate di ogni girone, e oltre all'Inghilterra dovremo vedercela con l'Ucraina. Un avversario tutt'altro che facile, che può contare su giocatori come Mudryk, Malinovsky, Zinchenko, Yarmolenko, Tsygankov, Mykolenko e Trubin. Giocatori che un'Italia come quella di ieri sera, se la mangiano.

È grottesco che un allenatore che ha fallito la qualificazione ai Mondiali sia ancora alla guida della Nazionale. Ha vinto gli Europei? Bene, bravo, tutti gliene siamo grati. Ma è il passato! La vita va avanti e la vittoria degli Europei non può giustificare i risultati inaccettabili di cui l'Italia è stata protagonista da quella grande vittoria in poi.
In nessuna Nazionale seria di alto livello, un allenatore che non si qualifica ai mondiali resta alla guida. Sia perché non ha raggiunto un obiettivo che deve essere considerato la prassi, sia perchè non avrà mai più la stessa ascendenza nei confronti dei giocatori. L'Italia ha bisogno di una vera e propria rivoluzione. Serve dare inizio ad un nuovo ciclo, fondato su una nuova generazione di talenti (che ci sono), ma non potrà mai farlo l'allenatore protagonista del vecchio ciclo conclusosi rovinosamente a Palermo un anno fa.

L'Italia, dopo la final four di Nations League che avrà luogo il prossimo giugno, deve esonerare Roberto Mancini e sostituirlo con il miglior allenatore italiano presente sulla piazza. La scelta del nuovo CT dipenderà da cosa farà la Juventus: se Massimiliano Allegri verrà sollevato dall'incarico, la scelta dovrà cadere su di lui. Un allenatore da sempre sommerso di critiche, da sempre sminuito nonostante i risultati parlino per lui. Un allenatore che, checché se ne dica, è uno dei migliori al mondo nell'affrontare la partita secca. Una nazionale non ha bisogno di un grande tattico, non ha bisogno di un tecnico che la faccia giocare bene, non ci sarà mai il tempo per infondere al meglio in una nazionale schemi di gioco complessi. Una nazionale per raggiungere i propri obiettivi ha bisogno di un risultatista, di uno che metta il risultato finale al primo posto senza preoccuparsi del come verrà raggiunto. E in pochi sono dei risultatisti migliori di Massimiliano Allegri. Qualora, invece, la Juventus confermasse Allegri, la scelta dovrà cadere sul ritorno di Antonio Conte.
Successivamente l'Italia dovrà escludere dai convocati i seguenti giocatori:

  • Leonardo Bonucci. Pronto a seguire Chiellini in MLS.
  • Jorginho. Non è mai stato un fuoriclasse e ha dato tutto ciò che aveva da dare.
  • Francesco Acerbi. Lui il suo lo dà sempre, ma bisogna guardare al futuro.

Continuiamo con i nuovi giocatori che dovranno essere convocati in pianta stabile:

  • Sandro Tonali. Regista della Nazionale per il prossimo decennio.
  • Giorgio Scalvini. Descrizione identica, ma da difensore centrale.
  • Mattia Zaccagni. Seriamente Mancini ha schierato ala sinistra un centrocampista, invece che far giocare il miglior giocatore della Lazio di questa stagione?
  • Davide Frattesi. Perfetto per far rifiatare Barella.
  • Wilfried Gnoto. Ottima alternativa in attacco.
  • Simone Pafundi. Lo paragonano a Messi, somigliarci ci somiglia, crediamoci.
  • Fabio Miretti e Nicolò Fagioli. Inizialmente li lascerei in U21.

La formazione titolare del nuovo ciclo della Nazionale Italiana sarà un 433 con:

  • POR Alex Meret (Gianluigi Donnarumma, Alessio Cragno)
  • TD Giovanni Di Lorenzo (Davide Calabria)
  • DC Giorgio Scalvini (Gianluca Mancini)
  • DC Alessandro Bastoni (Alessio Romagnoli)
  • TS Federico Dimarco (Leonardo Spinazzola)
  • CD Nicolò Barella (Davide Frattesi)
  • MED Sandro Tonali (Manuel Locatelli)
  • CS Marco Verratti (Lorenzo Pellegrini)
  • AD Domenico Berardi (Matteo Politano, Simone Pafundi)
  • PUN Gianluca Scamacca (Giacomo Raspadori)
  • AS Federico Chiesa (Mattia Zaccagni, Wilfried Gnonto)
  • All. Massimiliano Allegri

Non c'è il talento in questa squadra? Una difesa che nulla ha da invidiare alle controparti delle altre nazionali, un centrocampo composto da due instancabili interditori di gioco e da uno dei migliori playmaker al mondo, un attacco che a livello di qualità e intensità avrebbe tutto per dire la sua contro chiunque, soprattutto con il baricentro basso che caratterizzarà questa squadra, un allenatore infine che da sempre sostengo ha tutto per ripercorrere le orme di Marcello Lippi.