Il rigore

Rigore, rigore, invòchiamo invano:
il braccio si stacca, è fallo di mano!
Il VAR lo dimostra, cos’altro ancor osta?
La nostra fiducia contiam ben riposta!
La terna arbitrale, il Var, le proteste
trascendon, snobbate, in ire funeste.

Il campo di càlci' una bolgia diventa,
gli steward son pronti, la rabbia fermenta.
Siam tutti d’accordo, il tocco sussiste,
masitratta di Juve! E Il dubbio persiste…
Se il fallo impedisce alla palla d’entrare,
il rosso diretto si deve beccare.

Ma insomma, suvvia, cos’altro volete?
Di perdere in undici ancora temete?
L’abbiamo capito, che siete i più forti,
che siete i migliori, ce ne siam’accorti!
Ma chi troppo vuole nullà poi ottiene,
battiam’‘sto rigore, orsù, vi conviene!

Pretendon lo scalpo, infuriati i tifosi:
intonano canti non proprio ossequiosi.
Ma dalla panchina: “tra un’ora a sciare”
arriva una voce, “mi devo trovare”
“se poi mi ricapita Stefan De Grandis,
mi tocca di càntare il deprofundis".

Battiamo il rigore e andiamo a casetta,
chè s’èffatto tardi, lo skipass m’aspetta.