Scoppia il caso Adrien Rabiot, la positività al Covid-19 nella partita di Nations League contro il Belgio, fa scoprire gli altarini su i retroscena del centrocampista francese.
A detta dei medici francesi, Rabiot non ha voluto e non vuole vaccinarsi, ha paura, e per questo preferirebbe restare senza vaccino, anche dopo aver passato la quarantena. Questo ha portato la palla a rimbalzare velocemente verso Torino, dove la società Juventus ha subito preso provvedimenti. La Juventus domenica avrà lo scontro diretto contro la Roma, è già disintegrata dalle assenze di Morata e McKennie, con un Dybala a mezzo servizio che partirà dalla panchina e un Arthur che è appena rientrato da una lunghissima degenza. La Juventus a metà campo è forse messa molto male, anche perchè è la zona di confusione dove ancora oggi non si riesce a trovare la quadra in modo definitivo e l'assenza di un pilastro importante, nonchè il giocatore più esperto, peserà e non poco.
La società è andata su tutte le furie ed avrebbe preso fin da subito provvedimenti inserendo clamorosamente il giocatore sul mercato, e sembra sempre più probabile che in gennaio il giocatore possa partire. Rabiot per ora non dice nulla, ancora non si capisce come abbia contratto il virus, si appella al non obbligo al vaccino, che sia le nazionali che i club non hanno attuato. Rabiot salterà la Roma domenica 17 ottobre, mentre tornerà in gruppo fin dal primo allenamento.

Rabiot ha ragione?
La situazioni vaccini è molto particolare, perchè ad oggi ha effetti diversi su tante persone; alcune non ne risentono, altre invece sono sommerse da dolori alle ossa, mal di stomaco e febbri continue. Rabiot, è un atleta, di regola dovrebbe farlo, ma si è appellato al 'non obbligo' che vige ancora, quindi se non obbligato preferirebbe non farlo, e io gli do ragione, visto che anche io non mi sono ancora vaccinato, e se non sarà obbligatorio non mi vaccinerò, questo non significa che divulgo il mio pensiero, penso che ognuno sarà libero di fare ciò che vuole. Chi vuole andare al ristorante, entrare in alcuni negozi, supermercati, a breve sarà 'costretto' ad avere il green pass, che non è altro che un foglio che certifica che la persona è vaccinata o che abbia passato il Covid-19. Io la penso così: non mi vaccino, fin quando l'obbligo non me lo impone, non entro in ristoranti o supermercati, ma farò, quando ci sarà l'obbligo di green pass, le richieste a domicilio e le spese online, quindi non mi sento di attaccare Adrien Rabiot, perché ha il mio stesso pensiero, quindi se non obbligati, perché farlo?

Rabiot ha torto?
Pensando che è un giocatore, quindi sotto contratto con una società, di regola dovrebbe seguire quel che il club di appartenenza chiede. La Juventus ad oggi non ha messo nessun obbligo, ma forse ha messo in guardia tutta la sua squadra; da stare attenta, di non avere contatti con persone che non sono sicure di essere infette, quindi diciamo che dormirebbe sonni tranquilli se i giocatori facessero, almeno fin quando tutto non finisce, una vita regolare; campo-casa. La società Juventus, come detto, ha però anche in mano il destino dei giocatori, e se questi non si comportano come chiede, fa presto a fargli fare i bagagli e spedirli altrove. Ramsey come abbiamo visto, si è rovinato il futuro in bianconero con le sue dichiarazioni in nazionale, sparlando del club. Rabiot, invece, dovrà specificare dove si sia trovato nel momento del contagio, visto che in nazionale è impossibile contagiare, quindi dovrà trovare le risposte al club, che se non sarà convinto, è pronto a metterlo sul mercato. Quindi da atleta, forse Rabiot avrebbe dovuto vaccinarsi, evitanto così, di trovarsi dentro questo cilindro-bufera che oggi lo porterà a dare spiegazioni.

Rabiot ad oggi rischia davvero tanto, a meno che uno dello staff della nazionale francese non sia stato contagiato, la situazione potrebbe complicarsi, qualora lo abbia contratto fuori dal rettangolo di gioco. Se questo venisse accertato, Rabiot rischia la cessione fin dalla prossima finestra di mercato.