Giovedi mattina.
Che ha fatto il Napoli ieri sera? Me lo chiedo perchè la partita non l'ho potuta vedere. Ieri ho fatto tombola divorando il mio centesimo film di Natale in Tv. Avete presente? Quelli che trasmettono ogni anno in questo periodo. Quelli che annullano la poesia dello zapping perché se giri canale sembra che li trasmettano a reti unificate! Manco fossero il discorso di fine anno del presidente della repubblica.

Tu sei lì, con figli o nipoti (e meno male che ci sono loro) che dopo aver visto per 99 volte Babbo Natale e le sue renne che regalano ai bimbi tanti giochi e agli adulti frustrati un animo buono, cambi e ricambi canale, sperando di trovare per una volta qualcosa di differente! Ma ti devi arrendere! E ti ritrovi a vedere addirittura un cartone animato, Biancaneve e i Sette Nani. E ci devi stare! Tanto domani è 27 e forse torniamo a una programmazione più varia.

Ma che ha fatto il Napoli ieri sera? Continuo a chiedermelo mentre prendo un giornale con in mano la tazzina di caffè e davanti l'ultima fetta di panettone. La addento e mi va di traverso solo guardando la prima pagina. Non c'è bisogno di sfogliare. L'assurdo e la follia sono proprio lì. A braccetto in copertina. E mi viene la nausea. La fetta di panettone non mi va proprio giù. Non per il risultato. Perché l'Inter ha vinto. E da juventina il Napoli a -9 mi scalda i muscoli e pure le ossa! L'era glaciale è soltanto per gli amici partenopei!

Ma inorridisco per tutto quello che c'è intorno. Per le foto del povero Koulibaly. Che per me è un campione di calcio, non l'uomo nero che fa eco ai "buuh" degli idioti sugli spalti. Che per me è pure un bel ragazzo a prescindere dal colore scuro della sua pelle. Perché io, da donna, mi perdonassero i razzisti, non vedo colori quando ho davanti un figaccione. Nero, Giallo o Bianco. Per me non fa alcuna differenza! E' un uomo e basta! Per giunta pure niente male. E stop!

Poi leggo le dichiarazioni di Ancellotti, che è talmente signore che anche in mezzo allo schifo per accorgerti che è imbestialito la sua rabbia te la devi inventare. Si lamenta con eleganza del fatto che non hanno interrotto la partita. Ma chi gliela dà la forza di essere così composto, considerando che c'è pure un regolamento che recita che la partita andava sospesa! Ah già! Lo deve decidere l'arbitro. E se i cori non si sentono è legittimato a non sospendere. Ma diamine, in mezzo a migliaia di persone era lui l'unico a non sentirli? 

Poi il peggio del peggio. Leggo di investimenti, di accoltellamenti, di un morto, di feriti. E che succeda fuori o dentro lo stadio sinceramente non mi fa alcuna differenza. Perchè comunque sia si era lì per una partita di calcio. Non per partecipare ad una violenta guerriglia. 

Mi dimentico quindi del risultato. Che l'Inter abbia vinto. Che Icardi abbia preso una traversa. Che Lautaro abbia segnato al 92'. Che il Napoli sia a meno nove dalla mia Juve. Alle soglie del 2019. Arrotondiamo pure, del 2020, ancora con questa menata dei cori razzisti. Ancora con questo scempio di risse che manco nel Bronx. Tutta roba che parte da lontano. Tutta roba che con il calcio non ha nulla a che vedere. 

Ieri pomeriggio avevo lasciato un Allegri che si lamentava del fatto, e non è il solo, che secondo lui certi atteggiamenti di certe dirigenze oltre a condizionare gli arbitri inciterebbero le tifoserie alla violenza. E mi ritrovo a leggere un bollettino di guerra, anziché il tabellino di una partita di calcio.

Qualcosa non mi torna. Qualcosa non mi quadra. Oggi avrei dovuto leggere di reti, di fuorigioco, di pagelle. E invece è un continuo tam tam  sulle decisioni della Questura e del Giudice Sportivo. Ah proposito! Due giornate di squalifica a Koulibaly. Ne vogliamo parlare? Anche no. I criteri di applicazione del Regolamento si commentano da soli.

No ragazzi! Il Wrestling non fa per me. Mio padre mi ha insegnato ad amare il calcio dicendomi che è lo sport più bello del mondo. E continuo a credere che sia effettivamente così. Che lui avesse ragione. 
Ma il calcio, quello vero, è fatto di di atleti che corrono dietro ad un pallone che rotola su un campo verde e gonfia una rete. Con gente che applaude, inneggia e al massimo si prende in giro. Non è fatto di provocazioni, razzismo e violenza. Questa è altra roba! Roba che con il calcio non ha nulla a che vedere!

E così il giorno dopo Santo Stefano, mi ritrovo a cambiare canale cercando disperatamente un altro film con Babbo Natale!
Chi se ne frega che è l'apoteosi della mistificazione! Lì i cattivi diventano buoni e alla fine vissero tutti felici e contenti. Oggi ne ho bisogno. E Credetemi! Non l'avrei detto mai!