Che la Juve adesso debba sbrigarsi a vendere è un dato di fatto oramai da settimane. Che ci siano obiettive difficoltà nel farlo si è capito anche questo oramai da parecchi giorni.

Sarri nel post partita di sabato sera ha pubblicamente dichiarato che ci sono sei tagli da fare per la lista Champions e che la situazione è imbarazzante.

Ha perfettamente ragione. Non sa ancora qual è la rosa definitiva che avrà a disposizione nella prossima stagione. E un conto è avere dubbi sulla permanenza di un Matuidi, che, se restasse, sarebbe comunque un panchinaro di lusso. Ben altra questione è ad esempio la storia di Dybala. Perchè se l'argentino rimanesse comunque sarebbe un titolare e l'attacco che Sarri dovrebbe costruire sarebbe ben diverso da quello che dovrebbe inventarsi senza il nostro attuale numero dieci.

Tutto questo è chiaro da tempo. Lo vedono e lo sanno tutti. Mica stiamo parlando del segreto di Pulcinella! Ma tra le tante considerazioni che ho letto in giro tra ieri e oggi, vorrei sottolineare la banalità e il qualunquismo di chi ha giudicato imprudente e fuori luogo l'affermazione del nostro tecnico, affermando che con una dichiarazione del genere contribuirà alla svalutazione dei nostri esuberi permettendo a chi li cerca di offrire molto meno del loro effettivo valore di mercato.

Ma perchè? Le pretendenti ai vari Mandzukic, Khedira, Rugani non lo sapevano già da sole che la Juve è arrivata a fine agosto con l'acqua alla gola e ora ha una disperata  necessità di vendere? In Inghilterra, Cina o Italia stessa, non lo sanno di quanti elementi è composta una lista Champions e che alla Juve obiettivamente sono in troppi per poterli iscrivere tutti? Le altre società non lo capiscono da sole quanto peso possano avere certi ingaggi sul bilancio della Juventus, soprattutto se si tratta di gente che alla fine non giocherà quasi mai?

Non credo minimamente che "gli altri" avessero bisogno delle affermazioni di Sarri per pensare di poter approfittare delle difficoltà bianco-nere nel mercato in uscita. A certe strategie potevano pensarci tranquillamente da sole!  Mentre il nostro tecnico aveva tutto il diritto di lamentarsi di una situazione che non è un segreto di stato, ma qualcosa di dominio pubblico, palese a tutti quanti.

Incalzato dai giornalisti che gli facevano domande sul gioco della squadra e sul ruolo di molti elementi, secondo voi cosa doveva rispondere? Il suo mestiere è lavorare con i giocatori. La sua missione è regalare il bel gioco ad una squadra. Ma è lecito che si senta a disagio lavorando con un gruppo che, da un momento all'altro, potrebbe perdere qualche pezzo che lui per primo magari non si aspetta.

Sarri è a conoscenza più di noi della difficoltà di Paratici a piazzare chi pesa troppo sul monte ingaggi. La società gli avrà parlato chiaramente e il mister sa benissimo che finchè non si quaglia con le cessioni, sarà costretto a fare un pò l'equilibrista. Il nodo Dybala, poi, è sicuramente il fulcro di tutta questa complessa situazione. Lo ha dichiarato anche il mister, affermando che sul destino dell'argentino, le sue parole valgono zero. Ma è ovvio! Ha ragione! Se ad inizio estate gli dicono che Dybala è parte del progetto e lui ha comincia a studiare la giusta collocazione per farlo rinascere, ma poi gli dicono che se arrivano grandi offerte Dybala glielo danno via, mi dite voi se uno non si sente in imbarazzo? Tre quarti della sua impostazione delle prime settimane andrebbero in fumo in un nano secondo.

E' ovvio che anche senza Dybala Sarri potrebbe dar vita ad una grande Juventus. Ma glielo vogliamo comunicare? Perchè è altrettanto ovvio che dovendo lui trasmettere una mentalità di gioco del tutto nuova, debba lavorare direttamente sulle teste dei giocatori e lo debba fare giorno per giorno, con estrema pazienza e lavoro capillare. Ma tra due settimane si comincia a fare sul serio e il tempo stringe. Stringe soprattutto per il tecnico che può essere anche uno dei migliori, strapagato e straconsiderato, ma non gli puoi certo chiedere di costruire, distruggere e poi ricostruire, cambiandogli i pezzi a seconda delle opportunità che ti capitano di giorno in giorno! Mica sta giocando  con le costruzioni della Lego! Gli dicessero chiaramente su chi lavorare. E lavorassero anche i dirigenti in modo  definito. Non è facile alla vigilia dell'inizio del campionato. Ma alla fine, a ciascuno le sue grane!

Non mi si venga però a scrivere che Sarri doveva tacere, perchè così ha creato un gran casino! Il casino c'era già! Non ha attaccato la società, e quindi chi lo paga, ha soltanto difeso il suo lavoro manifestando le difficoltà oggettive che sono sotto gli occhi di tutti. Non mi sembra sia il primo Mister a farlo! Abbiamo visto di peggio! Questo è poco ma sicuro!

Dobbiamo confidare nella nostra dirigenza. L'arduo compito di sbrogliare le matasse, adesso, è tutto suo! A noi non resta che aspettare! Di tempo ne abbiamo, perchè il campo ci parlerà nel lungo termine.
Peccato per Sarri, che di tempo ne avrebbe bisogno più di noi. Di sicuro ne ha davanti molto meno!