Lascia letteralmente senza parole leggere gli elogi indirizzati a Marotta e Paratici per il ritorno di Bonucci, in cambio di Caldara, Higuain e 18 milioni di euro (a cui va sottratta la buonuscita). E bisognerebbe ricordarsi che la Juve non aveva neanche incassato la seconda tranche della cessione di Bonucci.

Purtroppo il web consente di trovare traccia di tutte le schizofreniche tappe di una vicenda grottesca.
Nel dicembre 2016 Bonucci rinnova con la Juventus, reduce da un ottimo Europeo, richiestissimo da molti top team e pubblicamente elogiato da tutti, in primis da Guardiola. "E' casa sua" dice Marotta. Allo stesso tempo, il dirigente bianconero puntualizza che con l'acquisto di Caldara si riafferma "la strategia vincente di investire sui giovani". I tifosi juventini, che nel primo anno lo avevano criticato fino a dire che quello forte della storica coppia di Bari era Ranocchia, ora lo osannano e lo accolgono in curva con loro.
Poi succede che al momento di essere sostituito Liechsteiner contesta Allegri, poi lo fa platealmente perfino il cocco di papà Dybala. Per loro solo un buffetto. Quando invece Bonucci, sul 3-0 di una partita chiusa, dimostrando tutta la sua maniacale voglia di perfezione suggerisce un cambio tattico, succede il finimondo: scambio di insulti in campo con Allegri e umiliazione pubblica con la tribuna di Oporto, in una partita decisiva per il cammino in Champions League.
Il resto lo conosciamo.
Le goffe smentite sulle liti di Cardiff. La partenza di Bonucci per Milano, a 40 milioni di euro, circa la metà di quanto il Liverpool paga Van Dijk. I proclami di Bonucci, smentiti dalla mediocre stagione al Milan, e quelli della dirigenza juventina, che afferma di avere una difesa altrettanto forte, puntellata con Howedes.
Insomma: un mare di stupidaggini. In mezzo gli insulti dello Stadium a Bonucci e la solita esultanza del giocatore sotto il naso dei suoi ex tifosi. Fino ai rumors di un ritorno alla Juve. E qui il Milan, sotto investigazione dell'UEFA, reduce da un cambio di proprietà improvviso per salvare il salvabile, con le ultime forze riesce a dare scacco matto a Marotta e Paratici. Vende Bonucci alla Juve allo stesso prezzo pagato un anno fa, dopo una stagione mediocre del centrale. In cambio ottiene di avere Higuain a prezzo di saldo (in prestito senza obbligo di riscatto) e "la scelta vincente per il futuro" (cit. Marotta) Caldara alla pari con Bonucci, senza neanche riconoscere alla Juventus il diritto di riacquisto.
Un capolavoro degno di Leonardo... da Vinci!

La verità è che, come puntualizzato da Mario Sconcerti, l'operazione ha messo a nudo tutte le difficoltà finanziarie della Juventus dopo la follia (ben inteso, fantastica follia) di Cristiano Ronaldo e la cronica incapacità di Marotta e Paratici nel vendere: fatto salvo Pogba, nel cui caso vi fu comunque una commissione enorme riconosciuta al procuratore, si ricordano estenuanti trattative portate avanti per mesi e finite con la svendita sostanziale di molti giocatori (Tevez dato via quasi gratis, Pirlo gratis, Vidal al minimo prezzo di mercato per uno che avrebbe vinto due Copa America, Zaza venduto con complicatissime alchimie, Hernanes regalato, Buffon, Liechsteiner e Asamoah a scadenza, Llorente regalato e così via). Nel mezzo un vortice di giovani, comprati, piazzati, rivenduti, ricomprati.
Insomma: le uniche plusvalenze vengono da questo giro di giovani, che mai arrivano in prima squadra. I famosi 50 giocatori da piazzare di cui parla De Laurentiis e che motivano la scelta, unica in Italia, di una Juve B.
Forse è questo che intendeva Marotta con "i giovani sono la scelta vincente?". Non si riesce a vendere nemmeno Pjaca, che due anni fa ci era stato presentato come un crack assoluto. Manca nella Juve qualsiasi tipo di continuità tecnica, certamente non favorita dalle idee di un allenatore che prese un Milan con Pirlo, Nesta e Thiago Silva e lo lasciò con Montolivo, Mexes e Zapata ? Siamo sicuri che a vincere siano gli instant team: Paris Saint Germain e Manchester City vi dicono qualcosa ? Oppure quella continuità di insieme, fatta di uno zoccolo duro di 6-7 giocatori con innesti di giovani promettenti (vedi Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid).

Questo scambio è un'alchimia finanziaria di una squadra in grossa difficoltà, tanto grossa da essere presa al cappio da una società appena sanzionata dall'UEFA e salvata da un fondo di investimento che escute un pegno. Il tutto mentre la morte di Marchionne (mentre il prode Dybala si faceva un selfie leopardato con capello tinto) apre scenari sconosciuti sul futuro di EXXOR e FCA. Una assoluta follia, speriamo frutto solo della disperazione e non di una strategia voluta.
In realtà tutta l'operazione nasce, come l'anno scorso, dall'incompatibilità tra Allegri e i campioni affermati: Pirlo (Milan e Juve); Tevez (ricordate il... cagon?); Vidal; Bonucci; Higuain.
L'operazione nasce dalla necessità di vendere Higuain e Leonardo l'ha capito al volo.