Lunedì 16 Gennaio è arrivata l'ufficialità: Davide Ballardini è il nuovo allenatore della Cremonese. Dopo una prima parte di stagione con 0 vittorie all'attivo (unica squadra in Serie A), solo 7 punti conquistati e il -8 dalla zona salvezza, il presidente Arvedi ha optato per il cambio di rotta: esonerato il debuttante Alvini (che comunque ha dato uno stile di gioco definito alla squadra) e panchina affidata al ravennate, uno dei maestri di salvezze conquistate nonostante situazioni di classifica complicate. Infatti, ha raggiunto per otto volte su nove la salvezza subentrando a stagione in corso su una panchina di Serie A. La prima al Cagliari: nella stagione 2007-08 prese il posto di Sonetti alla diciottesima giornata ed portò il club sardo al quattordicesimo posto in classifica.

Poi arrivarono le due salvezze di Palermo: la prima nella stagione 2008-09 quando il ravennate rimpiazzò Stefano Colantuono alla seconda giornata e condusse i rosanero all'ottavo posto. Più clamorosa la salvezza del 2015-16: in quell'annata il club siciliano cambiò sette volte guida tecnica con Davide Ballardini che diventò allenatore alla tredicesima giornata,venne esonerato e fu poi richiamato alla trentatreesima per chiudere poi la stagione al sedicesimo posto. Indubbiamente però quando si pensa a Ballardini vengono in mente le 4 salvezze conquistate con il Genoa in 4 esperienze separate. La prima nella stagione 2010-11. L'allenatore ravennate, subentrato all'undicesima giornata a Gian Piero Gasperini, chiuse l'anno al decimo posto.
Nella stagione 2012-13, invece prese il posto di Luigi Delneri alla ventiduesima giornata e terminò la stagione al diciassettesimo posto. Poi venne richiamato al Genoa alla tredicesima giornata della 2017-2018 prendendo il posto di Ivan Juric e i rossoblù chiusero la stagione al dodicesimo posto in classifica prima dell'ultima salvezza conquistata da subentrante al Genoa nel 2020-21. A Dicembre 2020 l'allora Presidente Enrico Preziosi gli affidò la panchina alla quattordicesima giornata e lui condusse il Grifone ad un insperato undicesimo posto in classifica. Tante sono state dunque le imprese di Ballardini nella sua carriera. Nella conferenza stampa di presentazione come tecnico della Cremo un giornalista gli ha chiesto se fosse effettivamente un esperto di salvezze e lui ha risposto "noso solamente fare il mio lavoro". Una risposta che sintetizza Ballardini, tecnico concreto, che pensa a raggiungere l'obiettivo senza badare troppo all'estetica, attraverso un calcio pratico, semplice basato su attesa e ripartenze in contropiede. Insomma poco spettacolo, ma tanta sostanza per il tecnico emiliano che cerca un'altra impresa disperata in quel di Cremona. Missione dal grado di difficoltà elevatissimo ma con un girone di ritorno da giocare il maestro di salvezze non può non crederci.

Un altro allenatore abile in salvezze difficili è Leonardo Semplici che, dopo averla portata in Serie A vincendo il campionato di B, salvò per due anni di fila la Spal (2017-2018, 2018-2019). Nella stagione 2020-2021, giocata a porte chiuse a causa Covid, un Cagliari in zona retrocessione e in piena crisi, esonerò Eusebio Di Francesco e affidò la panchina all'ex tecnico biancoazzurro. Fin dal primo giorno Semplici lavorò sulla testa dei giocatori rossoblù e tatticamente passò dall'offensivo e spregiudicato 4-2-3-1 dell'ex Sassuolo e Roma ad un più pratico e compatto 3-5-2, che più si adattava alla fisica ed esperta formazione rossoblù. E il debutto, che vide il Cagliari vincere 2-0 a Crotone, rappresentò pienamente lo stile di gioco di Semplici: squadra bassa, difesa che concede poco o nulla all'avversario e per offendere rapide ripartenze in contropiede. L'essenziale. Da lì in poi la squadra conquistò altre 5 vittorie e 4 pari in 14 gare, recuperò clamorosamente il -10 dal Benevento e conquistò l'impresa salvezza.

Chi può seriamente contrastare Ballardini come re delle salvezze miracolose è Davide Nicola. Dopo la retrocessione del 2013 con il Livorno, memorabile fu la salvezza conquistata con il Crotone, alla prima storica stagione in Serie A, nel 2016-2017. Il girone di andata fu disastroso e vide i rossoblù chiudere la classifica con appena 9 punti. Nel girone di ritorno i pitagorici ottennero la bellezza di 25 punti, ben 6 vittorie e 2 pari nelle ultime 9 gare e conquistarono una clamorosa permanenza in massima serie, impensabile in alcuni momenti della stagione. Fu il trionfo di Nicola che mantiene la promessa fatta durante l'intervista resa nel pre-partita di Crotone-Inter (2-1) quando, in caso di salvezza,promise di tornare a Vigone (TO) in bici, partendo dalla Calabria. Percorse oltre 1300 km in nove giorni e rispettò la promessa. Nella seconda stagione nella terra di Pitagora Nicola si dimise nonostante la squadra fosse 15esima, in piena in zona salvezza. Nel 2018 venne scelto dall' Udinese, invischiato nella lotta salvezza ma a Marzo 2019 venne esonerato dal club friulano, con la squadra in quel momento comunque salva. Tornò ad allenare a fine anno, al Genoa ultimo in classifica. Vinse 2-1 all'esordio contro il Sassuolo,ma i successivi risultati furono altalenanti. Dopo le prime partite di rodaggio, Nicola riuscí ad ottenere risultati importanti come i pareggi con Fiorentina e Atalanta e le vittorie con Cagliari e Bologna e la squadra risalí presto la china. Dopo una sconfitta di misura con la Lazio, condita però da una grande prestazione, il Genoa sconfisse alla 26ª giornata in trasferta il Milan 2-1, uscendo dalla zona retrocessione per la prima volta da Novembre. L'ottimo momento della squadra venne però arrestato dalla pandemia di Covid-19 che colpí l'Italia nei primi giorni di Marzo: il campionato venne sospeso. Con l'allentarsi delle restrizioni le squadre della Serie A ricominciarono ad allenarsi i primi di Maggio e il campionato riprese a fine giugno per giocare le dodici giornate rimanenti. All'ultima giornata il Genoa aveva un solo punto di vantaggio sul Lecce. Costretto a vincere per salvarsi indipendentemente dal risultato dei diretti concorrenti, il Genoa superò un Verona senza obiettivi per 3-0 e raggiunse la salvezza all'ultimo respiro come l'anno precedente. Nicola nonostante il raggiungimento dell'obiettivo, la permanenza in massima serie, non venne confermato dai rossoblù e nella successiva stagione restò almeno all'inizio fuori dal valzer delle panchine. A Gennaio però un Torino disperatamente al penultimo posto, in zona retrocessione, si affidò a Nicola per risolvere la difficile situazione. In breve tempo il pratico Nicola ridonò carattere, fiducia e compattezza all'ambiente granata (quello mancato con il filosofico Giampaolo) e la squadra uscì dalla zona pericolosa. Lo 0-0 con la Lazio permise ai piemontesi di conquistare la salvezza, l'ennesima per Nicola che neanche stavolta venne confermato nonostante i tifosi granata volevano a gran voce il rinnovo di contratto. Dopo una prima metà di stagione 2021-2022 passata lontano dai campi da gioco, a Febbraio 2022 Nicola accetta l'offerta della Salernitana, ultima in Serie A con 13 punti dopo 23 giornate. L'impresa stavolta sembra disperata: i granata in stagione non sono mai sembrati all'altezza della massima serie, si sono salvati dall'esclusione del campionato per il rotto della cuffia e sono a distanza siderale dalla salvezza. Nicola però è fiducioso, inizia a plasmare una squadra zeppa di nuovi acquisti del mercato di riparazione e già al debutto ottiene un risultato prestigioso: 2-2 casalingo con il Milan in lotta per lo Scudettto. Seguono altri pari alternati ad alcune sconfitte pesanti. Per sognare l'impresa salvezza serve assolutamente una vittoria, che arriva nel turno pasquale a Genova contro la Sampdoria per 1-2. Sfruttando un calendario favorevole, i granata conquistano 3 vittorie nelle successive 4 gare (contro Udinese, Venezia e Fiorentina) e un pesante pari a Bergamo. I due pari 1-1 con Cagliari ed Empoli rallentano la corsa dei granata che riescono comunque ad arrivare all'ultima giornata a +1 sul Cagliari terz'ultimo, già un'impresa considerando la situazione della squadra al momento dell'arrivo di Nicola. La Salernitana, che ha dunque il destino nelle sue mani, si gioca la salvezza in casa contro l'Udinese e con una vittoria sarebbe salva ma all'Arechi si consuma un vero e proprio psicodramma: le gambe dei granata tremano, i padroni di casa sentono troppo la pressione di una gara che vale la stagione e i bianconeri, già certi della salvezza e con la testa libera si portano su un clamoroso e inaspettato 0-4. Con la loro partita oramai andata, le speranze dei granata sono appese al filo della partita Venezia-Cagliari. I rossoblù attaccano senza troppa convinzione ma non sfondano il muro degli arancioneroverdi, già retrocessi in B e grazie allo 0-0 del Penzo la Salernitana conquista aritmeticamente la salvezza in Serie A. Nicola compie un'altra impresa clamorosa e storica. Non sarà un maestro di tattica,infatti crede in un calcio molto pratico e semplice basato su attesa e ripartenze in contropiede ma il lavoro fisico, emotivo e psicologico che fa sulle squadre che allena è straordinario: con lui ogni gruppo si compatta e dà sempre il 200% ogni gara giocando alla morte per l'obiettivo. Un allenatore e un grande uomo che crede nel valore del lavoro, dei sacrifici e nel gruppo: meriterebbe più considerazione rispetto ad altri suoi colleghi.

L'ultimo nome di questa rassegna è quello di Claudio Ranieri, conosciuto soprattutto per il miracolo Leicester, condotto alla clamorosa vittoria della Premier League nella stagione 2015-2016. In realtà Claudio Ranieri nella sua lunga carriera, in cui ha allenato anche la sua Roma, l'Inter, la Juventus, il Chelsea, il Monaco, il Valencia, è stato anche maestro di due salvezze complicate, al Parma e alla Sampdoria. In Emilia pur non riuscendo ad evitare l'eliminazione in Coppa UEFA (contro i portoghesi dello Sporting Braga nei sedicesimi di finale), totalizzò 27 punti in 16 partite di campionato che permisero ai ducali di conquistare la salvezza. Decisiva la vittoria per 3-1 contro l'Empoli, con cui gli emiliani chiusero il torneo al dodicesimo posto (42 punti in classifica). 12 sono anche gli anni che lo separano da un'esperienza che lo vede allenare un'altra squadra in una difficile situazione: la Sampdoria. Nel 2019 il tecnico romano firmò un contratto biennale subentrando come a Roma ancora una volta a Di Francesco. Debuttò con i blucerchiati 8 giorni più tardi proprio contro la Roma pareggiando 0-0. Già dalla gara con i giallorossi fu ben visibile la sua impronta sulla squadra che presentò un atteggiamento più pragmatico e fu schierata dal tecnico testaccino con un solido e pragmatico 4-4-2 basato su attesa e ripartenze in contropiede. Il primo successo arrivò 3 partite dopo, in trasferta contro la SPAL (0-1). Il 14 dicembre vinse (col medesimo risultato di Ferrara) anche il derby con il Genoa: con questa partita diventò il primo allenatore a disputare tutte le stracittadine italiane (Torino, Roma, Milano, Genova) restando imbattuto (nove vittorie ed un pareggio). Il 19 luglio, dopo la vittoria contro il Parma per 3-2 (con una rimonta rocambolesca) e la concomitante sconfitta del Lecce, riuscí a salvare la Sampdoria matematicamente con 4 giornate d'anticipo con 41 punti, dopo che era arrivato con la squadra all'ultimo posto con soli 3 punti collezionati nelle prime 7 giornate (peggior avvio del club in Serie A); concluse poi il campionato al 15º posto con 42 punti. La seconda stagione vide la squadra conquistare una tranquilla salvezza e concludere il campionato in un'ottima 9ª posizione. A fine stagione Ranieri decise di non rinnovare il contratto per differenti visioni sul futuro con la società lasciando, come spesso accaduto nella sua carriera, un ottimo ricordo alla Genova blucerchiata: attraverso la sua solita concretezza e sulla genuinità è riuscito a risollevare una squadra in grandi difficoltà e a condurla, con le difficoltà del caso, a due permanenze di fila in Serie A.

Ballardini, Semplici, Nicola e Ranieri: ecco quei tecnici pratici (e sottovalutati), capaci negli ultimi anni di ereditare squadre in situazioni complicate e di condurle al porto sicuro (alla salvezza) le rispettive navi smentendo i pronostici.
Il calcio italiano ha bisogno anche di queste imprese.