La carriera di un allenatore è strana: puoi passare dal trionfo al fallimento, dalla gloria alle critiche in poco tempo e tornare in altrettanto poco tempo sulle stelle. Basti vedere Stefano Pioli, idolo di quegli stessi tifosi del Milan che a Maggio lo hanno esaltato dopo la vittoria dello Scudetto e poi volevano la sua testa a Gennaio dopo la crisi in questa stagione oppure Di Francesco, passato dalla semifinale di Champions League con la Roma alla zona retrocessione con il Cagliari. Diversi allenatori che si sono affermati negli anni 2010 in tutte le categorie poi sono passati in seconda piano dopo stagioni complicate, avare di successi ed esoneri. Questa annata 2022-2023, due anni dopo il Covid e con un Mondiale in mezzo, ha rappresentato per loro una rinascita, una stagione d'oro che ha permesso loro di tornare di moda. Ecco alcuni casi.

LUCIANO SPALLETTI (Napoli): non possiamo non partire da colui che ha compiuto il capolavoro più grande della stagione calcistica italiana, Luciano Spalletti, che ha condotto il Napoli alla vittoria del terzo Scudetto, 33 anni dopo l'ultimo. In tutta la sua carriera Spalletti ha presentato sempre queste caratteristiche: le sue squadre hanno sempre giocato bene, lui ha sempre valorizzato tanti giocatori, soprattutto attaccanti (Totti, Icardi, Di Natale) ed ha sempre condotto le formazioni da lui allenate all'obiettivo minimo, la qualificazione in Champions League (Roma e Inter). Spesso è arrivato 2º e in carriera ad alti livelli ha vinto solo 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa oltre ad fatto il suo allo Zenit, in Russia, vincendo 2 Campionati, 2 Coppe nazionali e 1 Supercoppa. L'esperienza di Napoli, dopo due anni di stop, sembrava essere linea con la storia di Spalletti: bel gioco, crollo invernale, qualificazione in Champions League e addio di una bandiera, Lorenzo Insigne dopo Totti alla Roma e Icardi all'Inter. Quest'anno però la musica è cambiata: il Napoli ha dominato il campionato mostrando un gioco spettacolare ed ha conquistato l'agognato Tricolore.Il 2023 ha rappresentato per Spalletti la classica annata della vita e una rinascita, era infatti un decennio che non vinceva un premio individuale (quest'anno ha vinto il Trofeo Maestrelli) e non alzava un trofeo.Il trionfo è divenuto aritmetico nel turno infrasettimanale, Giovedí 4 Maggio 2023 data entrata di diritto nella storia del Napoli e del calcio italiano: il pari con l'Udinese (1-1) ha regalato a Spalletti, che in Friuli ha allenato ottenendo ottimi risultati, il primo Scudetto della sua carriera da allenatore, conquistato alla veneranda età di 63 anni e nel posto in cui era più atteso:a Napoli, città che per calore e passione calcistica non ha eguali e che non vinceva il Tricolore da 30 anni, dai tempi di Diego Armando Maradona. Quando il successo è diventato aritmetico la città è esplosa in tutta la sua gioia con cori, fumogeni, fuochi d'artificio per tutta la notte di giovedì e il venerdì mattina, in cui splendeva il sole. La città partenopea, come Spalletti, ha vissuto una rinascita nel 2023: negli anni 2010 il Napoli di Mazzarri con Hamsik, Cavani, Lavezzi prima e quello di Benítez, più internazionale,poi con Insigne, Higuain, Mertens hanno vinto Coppe Italia e Supercoppe. Il mondo della letteratura è stato scosso da "Gomorra" di Roberto Saviano, quello del cinema da "La Grande Bellezza" del regista partenopeo Paolo Sorrentino, che offre un ritratto della Roma colta, mondana e che è valso il Premio Oscar 2014, in una serata che ha fatto gioire tutta NaNapoli. Poi anni senza particolari successi prima di questo 2023, anno straordinario per tutta Napoli. Ovviamente in ambito calcistico con lo Scudetto ma anche in una serie di altri campi. In ambito cinematografico è da registrare l'exploit della serie "Mare fuori",trasmessa su Rai 1 che vede come protagonisti giovani detenuti in un carcere a Napoli, che si affaccia sul mare e che ha riscosso un successo incredibile. Nella musica si è affermato Liberato, artista di cui non si conosce l'identità, amato come la precedente serie soprattutto dai giovani e infine la letteratura con il romanzo di Maurizio De Giovanni con protagonista il Commissario Ricciardi. Napoli torna ad essere protagonista e con essa il Napoli e Luciano Spalletti.

 

FABIO GROSSO (Frosinone) : un altro tecnico che ha raggiunto un grande risultato è stato sicuramente Fabio Grosso che ha condotto il Frosinone alla vittoria del campionato di Serie B e al ritorno in Serie A dopo 4 anni di assenza. Dopo aver fatto bene con la Juventus Primavera (vince il Torneo di Viareggio, perde le finali di Coppa Italia e Campionato), fa discretamente bene al Bari che guida ai playoff da cui è eliminato al primo turno. In estate dopo il fallimento dei biancorossi, passa all' Hellas Verona, appena retrocesso in Serie B, che costruisce una corazzata per tornare in Serie A. I gialloblù partono bene seppur con qualche caduta di troppo che mette in discussione Grosso ma riescono a chiudere il girone di andata nelle posizioni di vertice. Nella seconda metà di stagione il Verona subisce un crollo verticale e sprofonda addirittura fuori dalla zona playoff, in 9ª posizione e Grosso viene silurato. Nell'annata seguente accetta l'offerta del Brescia, neopromosso in Serie A,ultimo in classifica dopo 10 giornate. Per Grosso si tratta della prima esperienza in massima serie. Debutta in Serie A e sulla panchina biancoazzurra nel match contro il Torino: il sogno si trasforma in un incubo per Grosso, i biancoazzurri perdono 0-4 subendo una brutta battuta d'arresto al termine di un match in cui la prestazione della squadra è stata davvero negativa: poche idee, poca grinta e avversari in gol troppo facilmente. Anche la trasferta di Roma, dopo un ordinato primo tempo (0-0), è una batosta per i biancoazzurri che crollano nella ripresa e soccombono 3-0. Il tecnico cerca riscatto nell'attesissimo derby con l'Atalanta, la gara che per i bresciani vale una stagione per conquistare la fiducia dell'ambiente e dare linfa alla sua avventura al Brescia dopo il complicatissimo avvio. Anche nel derby lombardo arriva una mazzata per le Rondinelle che perdono nuovamente 0-3. 0 punti in 3 gare, 0 gol fatti, 11 subiti, sono numeri horror che portano Cellino a esonerare il tecnico e richiamare Corini. In estate va l'eroe del Mondiale in Germania al Sion, in Svizzera ma viene esonerato a Marzo con la squadra penultima in classifica. 20 giorni dopo la fine dell'esperienza in tera elvetica accetta l'offerta del Frosinone che in Serie B si ritrova altrettanto distante sia dalla zona playoff (-6) che dalla zona playout (+6). Al debutto pareggia con la Reggiana (0-0). Con 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte termina il campionato al decimo posto a quota 50 punti e riesce a salvare la squadra. La stagione scorsa è stata positiva per i gialloblù che hanno sempre navigato dentro o alle soglie della zona playoff prima di un crollo nel finale che li ha esclusi dalla post-season. In estate il presidente Stirpe ha deciso di confermarlo ponendo nuovamente come obiettivo la qualificazione ai playoff. La squadra parte fortissimo, va oltre le aspettative e si impone fin dalle prime giornate in vetta al campionato, sorprendendo gli addetti ai lavori che ad inizio stagione immaginavano in testa corazzate come Genoa, Cagliari e Parma. A Gennaio i ciociari si laureano campioni d'inverno,poi nel girone di ritorno, nonostante un piccolo crollo, allungano e alla fine conquistano la Serie A. Principale artefice è stato sicuramente Fabio Grosso, abile sia da un punto tattico che nella gestione del gruppo. Tatticamente l'ex laterale sinistro nelle sue prime esperienze da allenatore (Bari,H.Verona, Brescia) ha cercato sempre di sviluppare un gioco ragionato, fatto di molto possesso palla e fraseggio, ma in estate ha cambiato qualcosa nella sua idea di calcio, sempre offensiva ma più verticale, più diretta. Meno palleggio, appena recuperata, palla verso gli attaccanti (il Frosinone ha avuto anche il miglior attacco,con 63 gol oltre che la miglior difesa con 26 reti subite). Oltre ad aver saputo dare una chiara idea di gioco alla squadra, il tecnico è stato bravo a plasmare bene una squadra, perfetto mix tra esperti e giovani in un ordinato 4-3-3.Tra i pali il promettente Turati, linea a 4 composta dall'esperto Sampirisi, ex Monza, l'ex capitano del Lecce Lucioni, Ravanelli e Cotali, a centrocampo l'interessante Boloca, Mazzitelli e Rohden, davanti l'esperto Roberto Insigne e il giovane Caso ai lati del promettente Mulattieri (o Moro,altro giovane in rampa di lancio). Il 3-1 casalingo alla Reggina ha regalato ai ciociari la promozione aritmetica in Serie A, la terza della storia, poi il 3-2 al Genoa anche il primo posto aritmetico, prestigioso in una Serie B di un livello così alto. Grosso ha così alzato al cielo la Serie B, primo trofeo della sua giovane carriera da allenatore di una prima squadra ed è tornato a esultare dopo annate complicate. Soddisfazione doppia perché anche ha vinto la sfida tra tecnici che da giocatori hanno vinto il Mondiale 2006 in Germania: Gilardino è arrivato 2º con il Genoa ed ha anch'egli conquistato la promozione in Serie A, Filippo Inzaghi è arrivato con la Reggina ai playoff, Cannavaro e Del Rossi sono esonerati rispettivamente da Benevento e Spal, sulla cui panchina è subentrato Oddo, addirittura retrocesso con gli estensi. Ora per Grosso e il Frosinone si aprono le porte della Serie A con l'obiettivo fissato alla salvezza.

 

VINCENZO VIVARINI (Catanzaro) : la seconda impresa più grande del calcio italiano l'ha compiuta sicuramente Vincenzo Vivarini che ha riportato il Catanzaro in Serie B 30 anni dopo l'ultima volta con la vittoria del Girone C di Serie C. In realtà Vivarini aveva già compiuto un'impresa del genere, nell'annata 2014-2015 quando, dopo aver vinto la D a Chieti, aveva guidato il Teramo alla promozione in Serie B. Lo 0-2 di Savona aveva regalato la cadetteria ai biancorossi, trascinati dai gemelli del gol A.Donnarumma e Lapadula, capocannonieri del girone rispettivamente con 23 e 21 gol. Tuttavia in estate lo scandalo calcioscommesse (il dirty soccer) ha revocato agli abruzzesi la promozione. Da lì in poi l'allenatore è andato incontro a due esperienze negative a Latina (la prima in Serie B) e a Empoli, patria del 4-3-1-2,marchio di fabbrica del tecnico abruzzese, ma in entrambe viene esonerato .Si riscatta con una buona annata all' Ascoli, condotto ad una tranquilla salvezza e a Bari, che porta al 2º posto nel girone e alla finale playoff con la Reggiana, persa 1-0. Va male anche a Chiavari, alla Virtus Entella da cui viene esonerato con la squadra all'ultimo posto di Serie B. L'anno seguente ha accetta l'offerta del Catanzaro, che milita in Serie C. Conclude il campionato al secondo posto in classifica, dietro al Bari di Mignani e si qualifica ai playoff, da cui viene eliminato dal Padova in semifinale. Viene confermato per la stagione attuale che vede fin dalle prime giornate il Catanzaro dominare il campionato mostrando numeri incredibili: resta a lungo imbattuta (prima sconfitta a Febbraio con la Viterbese), ha un attacco che segna a raffica, il migliore del campionato, che viaggia alla media di 3 gol a partita e una difesa solidissima con appena tra le migliori non solo del campionato, ma addirittura d'Europa. Un'autentica corazzata che vola a ritmi altissimi e che Vivarini schiera con un 3-5-2 compatto e verticale in cui spiccano 3 giocatori in particolare: il primo è sicuramente Pietro Iemmello, catanzarese doc sceso in Serie C per riportare in B la squadra della sua città, capocannoniere del girone, un autentico lusso per la Serie C. Poi il suo gemello del gol Biasci che dopo esser esploso a Carpi e aver fallito a Padova, sta splendendo in giallorosso. Donnarumma-Lapadula prima e Iemmello-Biasci, Vivarini ha sempre valorizzato le coppie di attaccanti. Ultima colonna è Jari Vandeputte, tuttofare  esterno, quinto, mezz'ala, tuttofare straordinario mix di corsa e qualità. Il 19 Marzo i giallorossi hanno il primo match point per la promozione in Serie B, contro la Gelbison. Si gioca a Salerno, allo Stadio Arechi, anziché nel piccolo impianto dei rossoblù per riuscire a contenere l'esodo dalla Calabria dei tifosi giallorossi, che la Domenica saranno ben 9000. Il match si mette subito bene per le Aquile che al 18' trovano lo 0-1 con lo Zar Pietro Iemmello. I giallorossi gestiscono con ordine il risultato che resta però in dubbio. Fino al 93' quando Brignola fa 0-2 e chiude i conti. Il Catanzaro torna così in Serie B, a fine gara si scatena la festa dei giallorossi, anche in città con canti, bandiere e caroselli. È anche il trionfo di Vivarini che dopo annate difficili, complicate può finalmente tornare a ruggire per un grande successo. La stagione trionfante si conclude con la vittoria della Supercoppa di Serie C, vinta davanti a Reggiana e Feralpisalò, le vincenti degli altri due gironi. Un altro trofeo per Vivarini, entrato nella storia del Catanzaro, che ora aspira a far bene anche in Serie B.

DANIELE AMAOLO (Pineto): concludiamo questa rassegna con il nome di Daniele Amaolo, tecnico che ha guidato il Pineto alla vittoria del Campionato del Girone F Serie D e alla conseguente promozione in Serie C, la prima nella storia del club abruzzese.

Inizia la sua carriera da allenatore nella sua regione, nelle Marche, al Montegiorgio, con cui arriva prima 5º e poi 3º in Eccellenza. Passa ad un'altra marchigiana, il Tolentino, militante in Serie D, con cui arriva nuovamente 3º. Va alla Monturanese, sempre in Serie D e alla Vigor Senigallia ma nella città della rotonda sul mare va male. Per ripartire esce dalle Marche, va in Abruzzo, al piccolo Morro d'Oro, squadra di un paese nel teramano. Con i biancorossi compie un autentico miracolo: nella prima stagione sotto la sua guida il club abruzzese arriva 12esimo e conquista una tranquilla salvezza, nella seconda vince la Serie D (primo trofeo in carriera per Amaolo) e conquista la prima storica promozione in Serie C della sua storia. L'anno seguente, in Serie C2, gli abruzzesi finiscono la stagione al 14º posto con 40 punti in classifica, perdono lo spareggio play-out con la Nocerina e tornano in Serie D. All'inizio della nuova stagione Amaolo resta fermo, poi viene scelto dal Grottammare, in Serie D, che conduce ad una tranquilla salvezza con il 15º posto finale. L'anno dopo migliora il rendimento portando i biancoazzurri al 12º posto. Poi la Maceratese lo nomina nuovo allenatore, per lui la grande occasione, una big del campionato, seppur come traghettatore per concludere una stagione sfortunata per i biancorossi. Raggiunge il 10º posto, la prima metà della classifica e l'obiettivo minimo della salvezza. Torna in Abruzzo, per allenare la Renato Curi Angolana, guidata a due tranquille salvezze in due anni, conclusi con un 12esimo e con un ottimo 6º posto. Rientra nelle Marche per subentrare sulla panchina della Jesina, un altro sodalizio storico che conduce a 2 salvezze in Serie D in 2 anni, conclusi con un 9º e un 8º finale per poi rientra in corsa sulla panchina di un'altra squadra marchigiana della Serie D, Recanatese, che porta ad un buon 6º posto. Conduce poi la Vis Pesaro, sempre in Serie D,all'11esimo posto. Dopo l'esperienza con i biancorossi inizia il suo lungo rapporto con il Pineto. Nella prima stagione arriva un 11º posto, nelle successive 3 rispettivamente due 4º e un 5º posto con conseguenti 3 storiche qualificazioni ai playoff. Questa annata ha rappresentato una rinascita per Amaolo che dopo un campionato praticamente dominato ha vinto la Serie D Girone F ed è tornato alla vittoria di un trofeo dopo la Serie D con il miracolo Morro D'Oro più di un decennio fa. La festa del Pineto è avvenuta l'ultima giornata, con la vittoria contro la Vastese (2-1) in casa in un derby abruzzese che ha scatenato la festa del pubblico del Pavone-Mariani con palloncini biancoazzurri e invasione di campo. Amaolo ha aumentato i trofei nel suo palmares dato che il Pineto ha anche conquistato la Coppa Italia Serie D nella finale giocata a Gavorrano (Toscana) contro la Giana Erminio (4-2). Insomma il Pineto ha raggiunto uno storico doblete e da sogno che può diventare un clamoroso triplete: con la vittoria del proprio girone i biancoazzurri si sono qualificati alla Poule Scudetto, contro le vincenti degli altri 8 gironi. I rivieraschi hanno superato il Gruppo B, contro la Giana Erminio,che ha vinto il Girone D e l'Arezzo di Indiani, primo nel Girone E e se la vedranno in semifinale contro il grande ostacolo Sestri Levante, che dominato il Gruppo A (91 punti).L'eventuale finale sarà contro la vincente di Lumezzane-Sorrento. Il Pineto può davvero vincere tutto, merito soprattutto del suo condottiero, il tecnico Amaolo, esperto, decano della categoria tornato alla riscossa dopo diversi anni che l'anno prossimo allenerà in Serie C e assaporerà, assieme al club e alla piccola città, il professionismo. 

In questa lista poteva essere inserito anche Pierpaolo Bisoli che dopo aver riportato il Cesena in Serie A nel 2011 e nel 2014, ha vissuto annate complicate prima delle salvezza miracolose di Cremona e Cosenza e della definitiva rinascita al Sudtirol, preso in zona retrocessione, condotto prima alla salvezza (obiettivo stagionale) e poi addirittura in zona playoff e a sognare la Serie A. Sembra forzato ma anche per Pep Guardiola il 2023 può essere un anno di rinascita: pensateci bene, al Barcellona ha vinto tutto mostrando un gioco spettacolare, trascinato da Lionel Messi, al Bayern Monaco ha conquistato i trofei in Germania ma gli è sfuggita la Champions, lo stesso al Manchester City con cui finora ha conquistato solo trofei inglesi ma non la massima competizione europea. In quest'annata, in cui ha già vinto Premier League, è un finale di Fa Cup e soprattutto è in finale di Champions League contro l'Inter a Istanbul. Trascinato da un altro fenomeno, Erling Haaland, Guardiola ha finalmente l'occasione di alzare al cielo la Coppa dalle grandi orecchie (sarebbe la prima per i Citizens), conquistare uno storico treble e mettere a tacere i pochi detrattori che hanno sempre sostenuto che in Europa potesse vincere con quel Barcellona. A quel punto nessuno avrebbe più dubbi su chi sia il migliore allenatore al mondo. 

 

Per SpallettiVivarini, GrossoAmaolo, ma anche Bisoli  (e forse Guardiola), l'ultima è stata una grande stagione, riusciranno a ripetersi l'anno prossimo ?

 

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