Questa prima fase dei mondiali in Qatar ha riservato non pochi colpi di scena: andiamo ad individuarli: l'eliminazione a sorpresa di due big come Germania e Belgio; il gol "discusso" del Giappone che gli ha regalato vittoria e primato nel proprio girone; analizziamo inoltre le "piccole-grandi" storie che si sono verificate in questa prima fase, ed infine voglio parlare di un certo Guillermo Ochoa, portiere del Messico, che come sente l'inno della propria nazionale ai mondiali sale decisamente in cattedra. 

Partiamo analizzando quelle che sono state sembra dubbio le grandi deluse di questa fase a girone: Belgio e Germania.
Le furie rosse di De Bruyne e Courtois, ormai non più al vertice del ranking FIFA, hanno disputato un girone a dir poco deludente, con una sola vittoria all'attivo contro la compagine canadese. Da segnalare le prestazioni opache di "Big Rom" Romelu Lukaku, al rientro dall'infortunio, ma che è stato in grado di mangiarsi l'impossibile sotto porta; ora una domanda sorge spontanea: con un Lukaku così poco cinico, cosa farà con lui l'Inter? 
Altra grande delusa è la Germania che è ha replicato l'eliminazione nella fase a gironi com'era già accaduto nei mondiali di Russia 2018; Germania dotata di un ottimo organico, ma che non è riuscita a esprimere il suo calcio migliore. Che sia la fine di un ciclo anche per i tedeschi? Questo non possiamo saperlo, quello che però possiamo affermare è che molto probabilmente è stata l'ultima partita di Thomas Muller con la nazionale.

Sempre analizzando il girone della Germania non possiamo non sottolineare l'impresa compiuta dal Giappone: ha conquistato la qualificazione agli ottavi, concludendo al comando il proprio gruppo battendo sia Spagna che Germania! Ma il modo in cui è giunta la vittoria contro gli spagnoli nell'ultima partita del girone ha fatto parecchio discutere: sul cross che ha portato al gol del 2-1, poi rivelatosi decisivo, il pallone sembrava essere uscito dalla linea di fondo anche se poi l'intervento del Var ha confermato la regolarità del tutto, trascinandosi con se non poche polemiche.
Al di là di questo episodio, è stato un girone da montagne russe, tanto è che ad un certo punto quando la Costa Rica è passata in vantaggio contro la Germania si è temuto il peggio, con Spagna e Germania che in quel momento erano eliminate! 

Analizzando questa fase a gironi sono state molte le cose accadute che ci hanno colpito: le bellissime favole di Marocco e Senegal che si sono qualificate per gli ottavi, con i primi addirittura vincitori del proprio girone con il Belgio e i vice campioni del mondo della Croazia; passando poi per le note dolenti come le lacrime struggenti del "Pistolero" Luis Suarez, a seguito della mancata qualificazione del proprio Uruguay arrivata a seguiro della vittoria della piccola Corea del Sud contro i giganti del Portogallo; per finire poi con un'altra curiosità molto particolare: era dal Mondiale del 1994 che nessuna nazione non concludeva il girone con 3 vittorie! Ebbene si, quest'anno, nessuna delle nazioni prime classificate nei propri gironi hanno fatto 3 su 3.

Come ultimo argomento, ma non meno importante, vorrei analizzare Guillermo Ochoa: il portierone che difende i pali del Messico porta con sè una particolarità che non passa inosservata: per 4 anni di lui non vi è traccia, poi quando arrivano i mondiali sale in cattedra e si prende la scena; l'ennesima prova di ciò la abbiamo avuta anche in questa prima parte di Mondiale, dove il trentasettenne di Guadalajara, si è reso protagonista nella partita del girone contro la Polonia.
Ebbene sì, proprio contro la Polonia, ha neutralizzato il rigore ad un certo Robert Lewandowski, negandogli la gioia del primo gol ad un mondiale( gioia solamente rimandata, in quanto il polacco ha siglato la sua prima marcatura nel match contro l'Arabia Saudita). 

Insomma questi mondiali continuano imperterriti a regolarci emozioni e belle storie, ma anche qualche bel colpo di scena; mancano ancora le fasi finali che potrebbero sicuramente regalarci ancora qualcosa, ma in attesa di ciò possiamo già decretare una cosa: difendere i colori della propria nazione è un qualcosa di impagabile, che trasforma i sogni di molti giovani in bellissime realtà.