"Me sarò chiesto cento, mille volte. Io che non so' né re, né imperatore. Che ho ffatto per trovamme sta reggina Nel letto, fra le bbraccia, in fonno al core. E dato sì che sei così preziosa. Stasera io te vojo di' 'na cosa"

E già chi non ha riconosciuto in pochi passi la canzone di Alberto Sordi 'E Và', e proprio questa canzone la vorrei girare al presidente del PSG, Nasser Al-Khelaïfi. Non è dedicata in modo offensivo, ma in termini simpatici verso quel club che lui ha voluto portare da squadra più forte di Francia a...squadra più forte di Francia. E già, non è un errore di battitura, ma è proprio la nuda e cruda verità, perchè da quando è al comando del club parigino, quindi dal 2011, ha si investito qualcosa come 1500 milioni di Euro dall'approdo ad oggi, e ha portato a casa soltanto trofei nazionali, contando che in qualche anno si è visto sfilare gli stessi da club meno ricchi e importanti. La stagione 2020-2021 ha portato il club in semifinale di Champions uscendo con suo cugino, altro sceicco, che detiene il Manchester City, altro club che investe moltissimo. La cosa che ora potrebbe portare a pensare qualcosa è: Ma perchè investire così tanti milioni, se poi alla fine non v'è certezza di vittoria?

Il PSG prima dell'avvento di Nasser Al-Khelaïfi, era stato un club importante sia in Ligue 1 che nelle coppe europee, ma soprattutto in terra francese, dove non vi era uno squadrone che contrastava le altre, il campionato francese dopo il dominio Olympique Marsiglia su finire degli anni ottanta, aveva pressapoco ogni anno una campione di francia diversa: PSG, Nantes, Auxerre, Monaco, Lens, Bordeaux, Monaco, Nantes e Lione questo dal 1993 al 2001, che poi apri ad un sessennio d'oro dell'Olympique Lione  e altri quattro anni di di incertezze, per poi arrivare al PSG scheicchiano che prende tutto sette anni, non di fila, lasciando la Ligue 1 nella stagione 2016-2017 al Monaco e quest'ultimo, 2020-2021, al Lille. Detto questo il PSG di Nasser Al-Khelaïfi, non è costruito per vincere in Ligue 1, anche perchè bastava avere un presidente benestante, anche francese, per portare quel trofeo a casa, ma è costruito dal 2011 ad oggi per vincere la Champions League, trofeo che manca nel palmares del club parigino, che nella competizione è riuscita a fare 'soltanto' una finale nella sua storia, quella 2019-2020 persa contro il Bayern Monaco, per poi dividersi tra ottavi e quarti nel decennio del presidente quatariota. Come sempre, in ogni stagione, vengono investiti soldi pesanti in nella sessione di mercato, e mai banali, se pensiamo che negli ultimi 10 anni in terra parigina sono arrivati giocatori del calibro di; Cavani,Ibrahimovic, Lavezzi,Neymar, Di Maria, Pauleta,Marquinos,Mbappè, per dirne alcuni, e sono costati un occhio della testa, eppure il PSG ha sempre faticato e non poco per riuscire a vincere quel trofeo tanto ambito. Ma perchè?

Spesso si pensa che se si comprano i più forti in ogni reparto, alla fine si riesce a vince tutto, ma questo è un errore gigantesco, perchè non è così, anzi, i troppi giocatori importanti alla fine messi tutti insieme fanno troppo rumore. Cosa intendo? che essendo per l'appunto fortissimi, tra di loro diviene più una sfida per accapparrarsi il pubblico dalla loro parte, per divenire l'idolo indiscusso, e questo fa si che questa squadra negli ultimi dieci anni si è vista sbattere fuori da club potenti, che avevano in rosa anche giocatori 'normali' tra i campioni. La struttura della squadra parigina è forte ma al contempo fragile, una miriade di grandi nomi, Lionel Messi ultimo, che se andrebbero tutti d'accordo per il bene della squadra sarebbe davvero da Champions ogni anno, ma purtroppo non è così, perchè, come vedremo anche con l'ex stella del Barcelona, anche quest'anno il PSG si ritroverà nella medesima situazione, arrivando magari anche in finale per poi lasciare il trofeo alla sua rivale. Si parla di esperienza della competizione, ma non credo sia proprio quello il motivo, la verità sta soprattutto in una squadra dove i singoli non si vogliono sentire al di sotto di altri, e così facendo portano il club a non vincere nulla. Basta entrare nello specifico; Mbappè voleva andare via, eppure con l'arrivo di Messi avrebbe più possibilità di vincere la Champions con il PSG che con il Real Madrid, eppure ha capito che la sua stella con l'arrivo del sei volte pallone d'oro sarebbe offuscata, cosa che succederà anche con l'altro campione, quel Neymar, che spesso ha spinto per essere ceduto dopo l'arrivo e la crescita esponenziale di Mbappè, se vedete tutto ruota alla preferenza del pubblico parigino. Nasser Al-Khelaïfi per convincere Mbappè a rinnovare sta mettendo sul tavolo cifre spropositate, si parla addirittura di 40 milioni l'anno, pur di non vederselo strappare a costo zero il prossimo anno dal Real Madrid, dove l'attaccante francese andrebbe a percepire molto meno. Qui, come mai non rientra in ballo la situazione monetaria? Mbappè dovrebbe chiedere cifre maggiori al Real, dovrebbe essere un matto a rifiutare 40 milioni dal PSG per 'accontenarsi' dei 20-25 del Real, eppure se ne vuole andare, perchè ha capito che in una squadra di troppi galli a cantare non si farà mai giorno. Ecco perchè ora l'arrivo di Messi, altro finto con le lacrime di coccodrillo a Barcelona, questo PSG si ritroverà nella medesima situazione, perchè dovrà in primis fare spazio al campione argentino, forse Di Maria siederà spesso in panchina a guardare il tridente Messi, Neymar,Mbappè, e cominceranno i primi mugugni, quando uno dei tre dovrà dare spazio al Fideo (soprannome Di Maria), lì cominceranno i primi screzi con l'allenatore Pochettino, che non avrà una gatta da pelare, ma dei veri vortici di mal di testa, che potrebbero addirittura portalo a dimettersi in una stagione davvero di aria pesante in casa parigina.

Confermo, anzi sono certo che il PSG anche quest'anno non vincerà nulla a livello Europeo, e non basterà quel tridente a fargli alzare la Champions Legue.