L’ultima inspiegabile sconfitta contro il Sassuolo ci ha insegnato che fare esperimenti nelle modalità e contro le squadre sbagliate si paga a caro prezzo. Soprattutto difesa e centrocampo sono settori delicatissimi, dove è meglio dare 60 minuti di partita a un giocatore più stanco, piuttosto che rischiare l’inserimento di giocatori ancora fuori dagli schemi.
Pioli prepara molto spesso le partite alla perfezione, ma contro il Sassuolo la scelta di schierare contemporaneamente Bakayoko e Florenzi, al posto di Tonali e Kalulu, è stata davvero azzardata, e ne abbiamo pagate le conseguenze.
Capisco benissimo l’obiettivo di Pioli, che è quello di dare minuti ai due giocatori in prestito, per accelerarne l’inserimento, e renderli efficaci per il momento in cui il loro utilizzo sarà inevitabile. Ma l’obiettivo del Milan non è tanto quello di inserire giocatori, quanto quello di fare punti. E se inserire i giocatori oggi costa comunque dei punti, tanto meglio rinviare questo pedaggio al futuro. Soprattutto avendo a disposizione Kalulu e Tonali, che l’anno scorso ci sono costati tanto in termini di ambientamento, e adesso che è arrivato il momento di incassare dalle loro prestazioni, li teniamo in panchina per due giocatori in prestito come Florenzi e Bakayoko?

Discorso diverso si potrebbe fare per l’attacco. Contro il Sassuolo hanno giocato i titolari disponibili, senza grandi risultati. E invece gli esperimenti andavano fatti li, perché i danni di ambientamento sono molto minori. Se poi analizziamo il Milan schierato contro il Sassuolo dalla trequarti in su, notiamo una serie di problemi:

  • Ibra contro le difese alte finisce sistematicamente in fuorigioco 
  • Leao veniva da un periodo di affaticamento culminato con dei crampi 8 giorni prima
  • Diaz non ha ancora le 2 partite in 4 giorni nelle gambe, dopo la guarigione dal COVID
  • Saelemaekers vive una fase involutiva e inconcludente 

Contro il Sassuolo era il momento giusto per sperimentare in attacco. Messias sta tornando in forma, e avrebbe potuto giocare dall’inizio al posto dì Saelemaekers. Ma soprattutto Pellegri avrebbe potuto sfidare Scamacca, e avrebbe avuto più possibilità di sopravvivere alla difesa alta del Sassuolo, dando a Ibra gli ultimi minuti di partita, sfruttando le squadre più allungate.
Il treno è andato, ma Pioli, con Rebic e Giroud infortunati, deve risolvere il più grande problema di valorizzazione che ha il Milan attualmente, più di Bakayoko e Florenzi: proprio Pellegri. Anche perché Gennaio si avvicina, e nonostante le smentite di Maldini, sul bisogno di intervenire sul mercato, serve una garanzia fino a fine Maggio, per il sostituto di Ibra e Giroud, spesso stanchi, indisponibili o non in forma. E se Pellegri non fosse all'altezza, servirebbe certamente un sostituto.
Il destino vuole che domani si giochi proprio a Genova, nello stadio che lo ha consacrato ancora minorenne alla serie A: quale occasione migliore per metterlo alla prova e riprendersi la scena? Ci sarebbero tante motivazioni per Pellegri, per fare una grande prestazione, e magari segnare il goal dell’ex.
Schierando per il resto la squadra migliore, un esperimento in attacco come Pellegri diventa sostenibile. Anche perché i punti deboli di Ibra, dovuti all’età, e alla difficoltà di resistere alle difese alte, sono ormai evidenti a tutti. E mandarlo sistematicamente in fuorigioco, rientra ormai nel piano gara di tanti allenatori. Lo svedese va assolutamente gestito in modo diverso, schierandolo nel secondo tempo, quando le squadre iniziano ad allungarsi. Questa strategia, più che un esperimento, mi sembra piuttosto la scelta più razionale.

Vedremo cosa deciderà il mister. Sono comunque certo che stia preparando la partita nel modo migliore. Quattro partite consecutive senza vittorie sarebbero inaccettabili.
E soprattutto serve una vittoria per festeggiare finalmente il recente rinnovo, macchiato dall’orribile prestazione contro il Sassuolo.