La partita di ieri ha reso chiaro a tutti come questo Milan non possa assolutamente fare a meno di Leao e Bennacer. Non è una coincidenza il fatto che il Milan sia crollato dopo l’uscita del portoghese.

Giampaolo ha finalmente schierato titolari Bennacer, Hernandez e Leao, e nel primo tempo, il migliore della stagione finora, i risultati sono stati evidenti a tutti.

Resta un ultimo pezzo del puzzle, che porta alla completa inversione di rotta: mettere Suso in panchina. Non possiamo considerare Suso l’unico colpevole della sconfitta di ieri, in quanto di colpe ne hanno tanti, ma resta ancora un freno enorme al gioco veloce, verticale e a massimo due tocchi che giustamente auspica il mister Giampaolo.

In un primo tempo comunque tra i migliori giocati da Suso quest’anno per partecipazione alla manovra, resta emblematica una azione di 2 contro 4, potenzialmente pericolosa, conclusa con una retromarcia e un retropassaggio, che ha riportato gli 11 del Torino sopra la linea della palla. Uno dei tanti esempi che contraddistinguono il gioco compassato di Suso.
Giampaolo deve schierare Rebic e Leao esterni, a sinistra e a destra, e mettere Suso in panchina. Non sarà la soluzione di tutti i mali, ma darà la scossa definitiva al gioco verticale di Giampaolo.

C’è poi un altro punto da risolvere: i cambi. Giampaolo fa pochi cambi, sbagliati e tardivi. Togliere Leao al sessantesimo è insensato, se lo fai, metti Rebic, non Bonaventura. O togli Leao e Calhanoglu e metti Bonaventura e Rebic subito.

Il terzo cambio deve anche essere sfruttato. C’è gente come Conti, Krunic, Duarte che ha bisogno di giocare, mettere minuti nelle gambe, oltre che presenza nelle partite.

Giampaolo deve avere il coraggio di completare questa inversione di rotta, altrimenti non ha senso continuare insieme. Il resto dovrà venire dalla svolta dell’istinto di Piatek, e dal carattere di Donnarumma e la difesa, a reggere con concentrazione la partita fino alla fine.

Il match con la Fiorentina dirà se questo sia possibile, o se sia necessaria una scossa da parte della società.
Il tifoso milanista non può più aspettare.