Questa stagione è un calvario, manca ormai poco per diventare la peggiore degli ultimi 8 anni. Bastano due sconfitte contro Juventus e Napoli.
Eppure ieri, alla fine del primo tempo, ero convinto che si potesse finalmente svoltare. È vero, c’erano state le gravi sbavature di Calabria, l’errore di Duarte sul primo goal, alcuni errori iniziali di Paquetà e Bennacer, ma la squadra aveva reagito, sfiorando un incredibile vantaggio sprecato da Rebic tutto solo di testa, e prima ancora da Paquetà, da solo in diagonale.

Vedevo grinta, determinazione, una grande prova di Castillejo, un Krunic migliore di Kessie, un Bennacer finalmente in fiducia. E il solito Calhanoglu degli ultimi tempi.
Poi l’ingresso di Leao ha lentamente spento la partita. Paquetà è mancato molto a centrocampo, pur nella sua mancanza di incisività. La rosa è troppo “leggera”, non riesce a incidere, non ha cinismo. Questo è un problema evidente, la grande mole di gioco si traduce raramente in occasioni nitide. Sia che in possesso, o specialmente in transizione, dove tutte le grandi (incluso il Parma) riescono a essere spietate, e a punire severamente l’avversario.

Ma quest’anno, secondo me, si è aggiunto un altro equivoco tattico, e in questo la società è responsabile. L’acquisto di Theo Hernandez è stato forse il migliore dell’ultima sessione di calciomercato, ma è sembrato piuttosto ingenuo, dopo che si era puntato fortemente su un dogmatico della difesa a 4 come Giampaolo. Theo Hernandez è la morte della difesa a 4, e lo si è visto ancora una volta ieri sera, visto che dalla sinistra sono arrivati i due goal della Lazio.

Il Milan nei fatti gioca da tempo con una difesa a 3, anche se sulla carta sembrerebbe non essere così. Ieri questo problema si è esacerbato maggiormente, visto che il difensore centrale è stato quasi sempre Duarte, giocatore senza i tempi e le capacità di svolgere quel ruolo delicato, che sarebbe stato meglio affidare a Romagnoli, in attesa di Caldara.

Romagnoli ha agito da difensore sinistro come posizione, ma come centrale sinistro a 4 nei movimenti. Così non ha coperto le spalle a Hernandez in occasione del primo goal, e ha lasciato Lazzari libero di crossare.

L’altro problema enorme è stato l’utilizzo di Calabria come difensore destro. Ha rischiato più volte nel primo tempo, salvato da Romagnoli, Donnarumma e la traversa. È sembrato spesso spaesato, non è riciclabile in quel ruolo.

Questa difesa a tre inadeguata, la si è vista chiaramente in occasione del raddoppio laziale. Calabria, Duarte e Romagnoli, fronteggiano Luis Alberto e Correa nella zona centrale del campo. Duarte è il centrale che stacca di testa, rinviando debolmente tra le linee, dove Luis Alberto attende la palla. Il centrale dovrebbe essere aggressivo, avendo le spalle coperte dai difensori destro e sinistro. Ma Duarte non si rende conto che dovrebbe subito attaccare Luis Alberto, per coprire la palla, e lasciare Correa in fuorigioco. Indietreggia incertamente e pericolosamente, tenendo in gioco Correa, e spiazzando Romagnoli, che si aspettava la copertura della palla.

Adesso Pioli deve avere coraggio e decidere cosa fare veramente. Inutile attendere la sosta per schierare una difesa a 3 accettabile. Ieri ha commesso un errore di formazione madornale, mascherato soltanto dalla carta. Ormai la squadra in campo gioca chiaramente con la difesa a 3, inutile nascondersi, ma con degli interpreti fuori ruolo e allo sbando. In attesa di Caldara, deve piazzare Romagnoli difensore centrale. Rodriguez può fare il difensore sinistro molto meglio di quanto Calabria possa fare quello destro. E Duarte e Mustacchio possono fare il difensore destro molto meglio di quanto loro stessi possano fare quello centrale.

Pioli deve essere coerente e ammettere di fare uso della difesa a 3, anche sulla carta. A quel punto l’utilizzo gente come Calabria e Conti possono essere schierati nel ruolo di esterno destro di centrocampo, ruolo molto più adatto alle caratteristiche dei giocatori, piuttosto che ripiegare gente come Suso o Rebic in quel ruolo. E Hernandez potrà sfruttare ancora meglio le sue qualità sul lato sinistro, coperto meglio da Rodriguez difensore sinistro, nell’attesa del recupero di Caldara, e dello spostamento consapevole di Romagnoli in quella posizione.