Ultimo giorno di mercato. Il Real Madrid si fionda prepotentemente su Camavinga, giovane talento del Rennes, classe 2002, in scadenza nel 2022, con un’offerta da 30 milioni più bonus. Le squadre lavorano sulla trattativa.
Camavinga è stato accostato al Milan quando ancora non era famoso. Lo scouting del Milan lo ha seguito molto, mollando la presa a causa delle richieste esagerate del Rennes. Nel frattempo molti club hanno messo gli occhi su di lui, e viene considerato unanimemente un prospetto di top player.

Il Milan nel frattempo ha una grossa grana da risolvere a centrocampo, il rinnovo di Kessie. Ma ancora una volta mi viene in mente la possibilità di trasformare questo problema in un’opportunità. Chiamo la dirigenza del Real Madrid, con cui siamo in ottimi rapporti, e alla stessa cifra offerta dal Real Madrid per Camavinga, 30 milioni, ma senza bonus, offriamo il cartellino del Presidente. Giocatore molto più esperto di Camavinga, e già abituato a giocare in una grande piazza come quella del Milan. Giocatore già seguito dal Real Madrid, ma anche da altri club come Tottenham, Liverpool e il nemico PSG.
Il Real Madrid accetta la proposta, ma il Milan chiede una condizione: deve prima convincere il Rennes a cedergli Camavinga. Inizia così la trattativa per il francese. La proposta è in stile Tonali: prestito oneroso con diritto di riscatto e percentuale sulla futura rivendita. Purtroppo il Milan ha una pessima reputazione nelle cessioni, perché i suoi giocatori vanno spesso in scadenza, e le cessioni sono sempre a prezzi bassi. Il Rennes preferisce aggiungere dei bonus più sicuri. In più deve convincere il giocatore a fare un rinnovo ponte di un anno.
Inoltre il Rennes preferirebbe la cessione a titolo definitivo, ma si rischia di perdere a zero il giocatore tra un anno, e la proposta del Milan è convincente. La squadra di Pioli è un’ottima vetrina ed una garanzia. La storia di Tomori ispira fiducia. La trattativa procede spedita, Camavinga parte per le visite mediche, e lo stesso fa Kessie. Tutto fila liscio e si arriva alle firme.
Il Milan risolve così il problema di Kessie, facendo un’ottima plusvalenza di 22 milioni, e spendendo nell’immediato soltanto 10 milioni per Camavinga. Grazie a questo affare, può innalzare anche l’offerta per Faivre di un paio di milioni, che convincono anche il Brest a cedere il giocatore.

Ovviamente questo articolo è soltanto pura fantasia. E non faccio parte della dirigenza del Milan.
Kessié resterà a farci sudare per il rinnovo, e dati i presupposti, non si raggiungerà nessuna convergenza. Così il prossimo anno Kessié andrà via a zero, mentre per comprare Camavinga serviranno dai 60 milioni in su. E il paradosso finanziario di lasciar andare i giocatori a parametro zero sarà ancora più visibile a tutti.