Ci sta perdere, ma non così. Ci sto a perdere a Napoli, ma non toccando così l'approccio alla gara. La squadra che alterna momenti di ecstasy, vedasi il primo tempo con la Roma, a momenti di apatia calcistica. C'era l'occasione di dare una buona spallata al campionato, poiché Inter Lazio erano state fermate rispettivamente da Cagliari e Lazio.

Sembrava di vedere la peggiore versione della Juve di Allegri, ma tante volte Max, queste partite le viceva, optando le giuste contromisure agli avversari. Sarri, invece, va dritto per dritto per le sue idee, secondo me, senza ascoltare i propri giocatori, il fulcro di questo sport. Probabilmente manca ancora quella empatia con il gruppo, non simpatia, quella c'entra relativamente, che deve esserci per costruire qualcosa di importante.

La Juve si è presentata a Napoli, si col tridente, "Dygualdo", ma senza idee, come un possesso palla sterile, che ha portato il primo vero tiro al novantesimo, che si è concretizzato con  il gol di CR7, ottava partita di fila a segno. Qualcuno ipotizza che il tridente HDR sia stato imposto da l'asso portoghese -ciacole da bar- a mio modestissimo parere, poiché al giocatore, come all'intera società, importa vincere, il modo passa in secondo piano.  La Juve ha sempre avuto una miriade di campioni, ne ha e gli avrà sempre, ma che abbia lasciato un'impronta dal punto di vista del gioco, come Barcellona e Ajax, quello no; tuttavia la squadra bianconera si è imposta nel calcio mondiale per altri valori, conditi da un mix di fuoriclasse, campioni, con alla base dei ottimi alenaori.

Il Napoli si è limitato al compitino, il primo tempo è stato uno dei più noiosi della seria A, dove si attendeva più l'errore di una delle due compagini, piuttosto che sferrare il colpo decisivo, un dritto degno di Muhammad Ali. Tutto questo è venuto a meno, ordunque la domanda che si sorge spontanea è: Paratici, Nedved, sicuri della vostra scelta?? Non era meglio proseguire con un altro allenatore??

Sia chiaro l'era Allegri era giunta al termine e serviva un ricambio, ma Sarri sarà l'allenatore giusto per questa piazza??

Io Sarri l'ho accettato per carità, ma non condivido la scelta della società, e non lo dico solo dopo la sconfitta con i partenopei, che tra l'altro, è "solo" la terza sconfitta stagione, di cui una ti è costata il primo trofeo. Facendo un bilancio, ad ora, il saldo è questo rispetto all'anno scorso: 8 punti in meno, meno gol fatti, più gol subiti; dato interessante è il confronto tiri fatti/subiti: l'anno scorso tiri fatti 122 subiti 52, quest'anno tiri fatti 145 subiti 97: la differenza gioca a favore di Allegri con più 70 rispetto al più 48 di Sarri. I numeri non diranno tutto del calcio, ovviamente, ma aiutano ad analizzare meglio questo sport.

PAZZO è colui che pensava che dopo cinque mesi la Juve giocasse in modo completamente diverso, rispecchiandosi interamente nelle idiologie di Sarri, però, almeno per quanto mi riguarda, avrei voluto vedere qualcosa di nuovo di diverso, sennò perché cambiare la strada vecchia per quella nuova, se quella vecchia è ancora sicura??

A favore di Maurizio spezzo queste lancie: l'infortunio di Chiellini è stata una zavorra; che si dica tutto quello che si vuole, ma Giorgio per questa squadra è un leader tecnico, tattico e di spogliatoio (speriamo di averlo per i quarti di Champions); una squadra costruita non per il gioco di Sarri ma prendendo il difensore più in auge del mercato estivo e prendendo due parametri 0 come Rabiot e Ramsey, che per molteplici motivi, non si sono ancora amalgamati nel contesto; per concludere un altro infortunio, quello di Demiral, che come caraterische si avvicina più a Chiellini, nel momento migliore del Turco, che ti ha fatto riprendere in considerazione Rugani ( non sarà Barzagli, Nesta, Cannavaro, ma qualche occasione in più la meriterebbe).

Condivido le dichiarazioni di Lippi, uno che di Juve ne sa qualcosa, sul fatto che la squadra ha mostrato solo il 60/70 percento del suo potenziale; ottimo, però ora bisogna tirare fuori il resto, anche perché il richiamo della Champions si fa sempre più forte, e la Juve deve essere il predatore, che al più insignificante rumore della preda, deve già sapere in che direzione andare.