Habemus direttore sportivo. Si è dovuto pazientare, ma la Juventus non ha minimamente cambiato idea: o Giuntoli o si rimane così.
C’è stato da attendere che l’ex ds scudettato del Napoli si liberasse anticipatamente dal contratto che lo legava per un altro anno al club partenopeo.
Ma dopo un gran lavoro di diplomazia con il presidente Aurelio De Laurentiis, il dirigente toscano ha potuto finalmente abbracciare la sua nuova società, che tifa fin da quando era bambino grazie al padre.

Ora l’organigramma del nuovo corso bianconero è al completo: Maurizio Scanavino confermato come Chief Executive Officer; Francesco Calvo, già Chief Football Officer della Società, assume il ruolo di Managing Director Revenue & Football Development, a riporto del Chief Executive Officer; Cristiano Giuntoli nuovo Football Director fino alla stagione 2027/28, a riporto di Maurizio Scanavino, Chief Executive Officer; Giovanni Manna assume il ruolo di Head of 1st Team a riporto del nuovo Football Director. Infine Federico Cherubini assume il ruolo di Football – Chief of Staff, a riporto del Chief Executive Officer, il quale dovrà creare i presupposti affinché l’ex Ds del Napoli possa apprendere rapidamente il modus operandi della Vecchia Signora.


Giuntoli-Manna: la nuova coppia per la rinascita bianconera

Anche prima di gennaio 2023, quando l’intero Cda ha deciso di dimettersi per il processo Prisma e stipendi, alla Juventus era evidente e lampante che mancasse una figura sportiva che potesse coordinare tutti i vari aspetti. Negli ultimi mesi ci ha pensato Francesco Calvo, uomo di fiducia insieme a Maurizio Scanavino, messo dal proprietario di Exor John Elkann, a occuparsi di queste tematiche. Sul fronte calciomercato ha svolto un gran lavoro Giovanni Massa, promosso dall’Under 23, il quale ha piazzato Dejan Kulusevski al Tottenham, riscattato Milik, dopo che all’inizio sembrava che il polacco dovesse tornare all’OM e compiendo un gran lavoro di intermediazione per il rinnovo di Adrien Rabiot, pupillo di Max Allegri e con il quale il “cavallo pazzo” ha un ottimo rapporto.
Ora alla nuova coppia attenderà l’ingrato compito di piazzare i numerosi esuberi che sono rientrati alla Continassa, come da consueto iter, per le visite mediche.
La prima mossa che ha spiazzato il popolo bianconero è stata quella di mettere fuori rosa Leonardo Bonucci, ex capitano e uno degli artefici dei numerosi successi nell’ultima decade. Scelta più tecnica che economica, visto che il contratto dice che nell’ultimo anno lo stipendio del difensore passa da 6 a 3,5 milioni. I rapporti tra Allegri e l’ultimo componente della BBC non sono mai stati idilliaci e le due forti personalità si sono spesso scontrate.
A mio modo di vedere un giocatore che ha tagliato il traguardo delle 500 presenze, 502 per l’esattezza, diventando il 6° giocatore per presenze all time della Vecchia Signora, meritava un’uscita migliore, accompagnata dal saluto del pubblico a stelle e strisce bianconere.
Il rovescio della medaglia, però, ci dice che la società sembra essere tornata autorevole e ferma sulle proprie decisioni e non in balia o ricattata da giocatori o procuratori.
Idee chiare sulle quali ripartire per riportare la Juventus nell’élite del calcio italiano ed europeo, lasciandosi alle spalle le ultime due anni disastrose sul piano dei risultati, con 0 trofei in bacheca.


Allegri, try again: serve tornare a vincere

Dopo le numerose voci che volevano Allegri sposare la causa Araba con un contratto triennale composto da cifre monstre, alle quali ormai ci stiamo abituando, il club ha deciso di ripartire da lui nonostante i deludenti risultati, contaminati nella seconda metà di questa stagione dalle vicende extra campo che hanno estromesso il club bianconero dalla partecipazione alla prossima Champions League. Difficile capire se la scelta sia dovuta da una granitica fiducia oppure dal contratto oneroso che lo lega ancora per due anni, tuttavia in questa stagione “acciughina” dovrà dimostrare di poter riportare la Vecchia Signora dove merita di stare e di tornare competitiva in tutte le competizioni.

Il mercato è appena iniziato, anche se è prevedibile non aspettarsi i fuochi d’artificio vista la situazione economica attuale e la mancata qualificazione alle coppe europee, in attesa del verdetto di Ceferin sulla Conference League.
Coppa alla quale il club bianconero rinuncerebbe a cuor leggero per tirare una linea su tutto il marasma successo negli ultimi mesi, per concentrarsi sul presente e ritornare a vincere nel breve-medio periodo.
Ci vorrà la mano di Allegri, dell’Allegri allenatore, figura che ha dovuto mettere in disparte per tenere a galla la barca bianconero priva del suo capitano: servirà una squadra più propositiva, con idee e pronta ad azzannare gli avversari, ritrovando quella cattiveria e senso d’appartenenza sbiaditi nell’ultimo periodo.