Dopo il passo falso contro la Lazio in campionato, la Juventus si riscatta subito vincendo per 1-0 nell’andata dei quarti di Europa League contro lo Sporting Lisbona. Decisiva la gara di Federico Gatti, che nelle ultime uscite si sta sempre di più prendendo la scena nel mondo bianconero, scalando le gerarchie di Max Allegri. Il tecnico bianconero sorprende, schierando il tridente composto da Di Maria-Milik-Chiesa, togliendo Fagioli a centrocampo. Una scelta che ripaga per i primi 15-20 minuti ma che poi la Vecchia Signora fa fatica reggere, grazie anche alla buona organizzazione della formazione di Ruben Amorim.

La Juventus operaia di Gatti e Perin
Che fosse una partita non semplice era cosa nota, ma era lecito aspettarsi di più, visto anche lo status dei giocatori schierati dal tecnico livornese. Dopo aver visto una Juventus più propositiva nel finale contro la Lazio, Allegri ha rilanciato il tridente che non ha portato la formazione bianconera ad essere particolarmente pericolosa nella metà campo avversaria. Inoltre l’ha esposta a diversi contropiedi pericolosi, che i portoghesi, per mancanza di precisione, non hanno saputo ottimizzare. Milik deve ancora ritrovare la migliore condizione, Di Maria si è illuminato ad intermittenza, mentre Chiesa è cresciuto con il passare dei minuti. Quest’ultima è sicuramente una delle note positive della serata, una pietra miliare per il tour de force di aprile, che vedrà il n°7 & company impegnati su tre fronti.

Le altre due note positive sono la prestazione sontuosa, condita dal gol, di Federico Gatti e l’affidabilità di Mattia Perin. Il n°15 bianconero è l’esempio di come nella vita non bisogna mai arrendersi. Prima dello scoppio della pandemia da Covid-19 giocava nella ASDC Verbania, club di Serie D, poi Pro Patria, Frosinone e infine Juventus, che lo ha prelevato nella scorsa campagna estiva per 7 milioni. Dopo i primi mesi di apprendimento, con delle apparizioni sporadiche, il difensore nativo di Rivoli ha conquistato la fiducia non solo di Allegri ma di tutto lo staff e compagni, come dimostrano le recenti dichiarazioni. Un elogio al lavoro e alla dedizione, che unita alla testa compone un mix perfetto. Il giocatore classe 1998 è una delle note positive del lavoro di Max Allegri, insieme al lancio di Fagioli e degli altri prodotti della “cantera” bianconera, che hanno portato, oltre alle qualità fisiche e tecniche, il loro entusiasmo e spensieratezza.

Mattia Perin, invece, è ritornato nell’estate del 2021 dopo il ritorno al Genoa. Il portiere italiano ha sempre dimostrato di essere un portiere di sicuro affidamento. L’estremo difensore, che compirà 31 anni il prossimo novembre, si sta rivelando sempre più un portiere di prima fascia, come dimostra il doppio intervento sul finale contro lo Sporting Lisbona. Nonostante l’entrata a freddo, causa infortunio di Szczesny che ha tenuto con il fiato sospeso tutto il mondo bianconero, l’estremo difensore ha risposto presente all’appello, mettendo le mani sulla vittoria finale. In una formazione che ha avuto lacune in diversi ruoli per tutta la stagione, questa staffetta di portiere rappresenta un lusso che pochi club in Europa possono permettersi.

Per concludere l’altra nota lieta è il ritorno di Paul Pogba, che ha disputato gli ultimi 10 minuti. Il centrocampista francese si è fatto notare per un ripiegamento difensivo decisivo, con una mossa di Karate, che ha esaltato l’Allianz Stadium. Nonostante i diversi aspetti da migliorare, Allegri può disporre di diverse buone notizie per concludere al meglio una stagione travagliata tra campo ed extra, che potrebbe regalare delle gioie ai sostenitori della Vecchia Signora.