Una delle note più liete di questa stagione della Juventus è sicuramente Andrea Cambiaso. Il difensore classe 2000, che ha compiuto 24 anni lo scorso 20 febbraio, è tornato dopo il prestito della scorsa annata al Bologna. I bianconeri lo avevano acquistato dal Genoa, squadra dove ha compiuto tutta la trafila delle giovanili, nel luglio del 2022 per 8,5 milioni.
Il calciatore italiano si sta rivelando una delle più belle sorprese di questa stagione, che lo stanno vedendo protagonista grazie alla sua tecnica e duttilità.
Il bianconero ha rilasciato una bella intervista alla Gazzetta dello Sport, dove ha toccato diverse tematiche, confermando di essere, oltre un calciatore forte, anche un ragazzo con la testa sulle spalle ed intelligente.

"LA JUVE TORNERÀ IN CHAMPIONS"

L’obiettivo inciso sulla pietra di questa Juventus fin dall’inizio di questa stagione è uno e solo uno: tornare in Champions League. Una questione economica e di status, perché una squadra come la Vecchia Signora non può stare fuori dai palcoscenici europei. Obiettivo che conferma anche il genoano: "Il nostro obiettivo per quest’anno non è cambiato mai, checché se ne sia detto. Era di tornare in Champions, resta di tornare in Champions. E ci torneremo".

"QUI VINCERE È LA NORMALITÀ"

Vestire la maglia bianconera è una cosa vestire altre maglie è un’altra. Tesi confermata anche da Cambiaso, che dimostra di aver assorbito subito i principi del mondo bianconero: "Ogni giorno arrivo qui con il sorriso a trentadue denti. Questa maglia porta con sé tanta responsabilità. E non è una affermazione banale, una di quelle. No, qui perdere è una tragica anomalia, vincere la normalità. Non so se sia giusto, ma è così, credo da sempre. Il mister Allegri è stato molto bravo a farmi capire subito questa diversa concezione, questo modo di essere della Juve”.

"SPERO DI ANDARE AGLI EUROPEI"

Lo sguardo di tutti i calciatori quest’anno è rivolto agli Europei, che si disputeranno in Germania dal 14 giugno al 14 luglio. Il calciatore bianconero farà parte quasi sicuramente della spedizione azzurra. Dal calciatore italiano arrivano parole di elogio al commissario tecnico Luciano Spalletti: “Quando sono andato in Nazionale la scorsa volta, il mister mi ha colpito molto, proprio per la cura tecnica e ambientale che si capisce mette nel suo lavoro. Io spero molto di andare agli Europei, ma dipende solo da me, dalla qualità di quello che saprò fare in bianconero".

"CANCELO E DYBALA I MIEI IDOLI"

Le qualità apprezzate dagli allenatori che hanno allenato Andrea sono sicuramente l’abilità di giocare con entrambi i piedi, e di farlo ottimamente. Infatti il classe 2000 viene schierato su entrambe le fasce. È lo stesso giocatore ha spiegare le sue caratteristiche di esterno “speciale”: "Io mi sento un giocatore di fascia, dove forse ho attitudini non frequenti, come quella di accentrarmi, di essere un esterno che viene dentro il campo. Non so se sia più destro o sinistro, ne abbiamo parlato con il mister senza concludere; vado bene, sembra, da tutte e due le parti".

"D’altra parte uno dei miei due idoli calcistici è Cancelo, che gioca indifferentemente sui due lati. L’altro è Dybala, fenomeno assoluto. Da ragazzo era Milito, noi siamo una famiglia genoana. Infatti la prima maglietta che ho avuto, da bambino, era di Diego Perotti…".

"NIENTE INSTAGRAM SUL CELLULARE"

L’uomo dietro il calciatore. Il difensore bianconero dimostra anche una certa maturità e lucidità anche quando si parla di argomenti dell’attualità, come l’uso e i rischi dei social. Ecco com’è il suo rapporto con essi: “Io mi sono imposto il divieto di usare Instagram sul cellulare, troppa dipendenza, come con la Playstation. Divertenti, ma a dosi contenute. L’ho tenuto sul computer perché mi sono reso conto che per tanti bambini la mia presenza è importante e posso dire o fare qualcosa di utile. I social possono produrre molti rischi, se usati troppo o male. È una giungla affascinante, ma senza controllo".

"LA NOIA TI RISUCCHIA"

Un altro argomento che accomuna i diversi calciatori, quelli che riescono ad arrivare ad alti livelli, è la mole di tempo a disposizione. C’è chi lo usa per le proprie passioni e per crescere sui diversi aspetti della vita, ma anche chi lo spreca malamente. Anche qui Cambiaso ci dà una lezione: "Abbiamo molto tempo libero, forse persino troppo. E, se non stai attento, la noia è come un gorgo, ti risucchia. Io cerco di uscire, di ascoltare musica, vedere serie o film, leggere qualche libro. Ma è anche per evitare quel vuoto che sto pensando di iscrivermi all’università, farei felice i miei e riempirei di senso il tempo".

CONFLITTI E RAZZISMO

Per ultimo viene toccato il tema dei conflitti sparsi in giro per il mondo e della lotta al razzismo, macchie che l’essere umano non riesce ad estirpare dalla propria esistenza. Il difensore della Juventus dimostra di avere le idee chiare anche in questo caso: “Per il nostro tempo ciò che più mi atterrisce è la guerra. Tutti quei morti in Ucraina, a Gaza, In Israele. Ma sembra che gli esseri umani siano impotenti, quando quella macchina comincia a funzionare".

"Del razzismo è assurdo anche solo parlarne. Che esista un’idea di discriminare gli esseri umani sulla base del colore della pelle nel 2024 è pura follia".