Un’annata folkloristica. La battezzata così Max Allegri la sua seconda stagione del suo ritorno alla Juventus. Nonostante tutte le vicende extra campo, dalle dimissioni del vecchio Cda fino alle inchieste su plusvalenze e stipendi, la stagione bianconera si concluderà nuovamente senza titoli, come quella passata. Un flop che potrebbe costare caro al tecnico livornese, voluto espressamente da Andrea Agnelli, con il quale è legato anche da un rapporto di amicizia oltre da quello che è stato datore di lavoro-dipendente.

Dopo essere stato nominato un board prestamente tecnico, con persone specializzate in situazioni economiche e giuridiche, ora è tempo di pensare all’aspetto sportivo, il quale è stato portato avanti unicamente da Max Allegri, che ha tenuto in equilibrio una barca che sembrava spezzarsi da un momento all’altro. Nonostante ciò anche il tecnico livornese non è esente da colpe, da alcune diverse di formazione rivedibili ad un gioco non proprio aggiornato per lo standard europeo. Bisogna ricordare, tuttavia, che Max ha dovuto far fronte con diversi infortuni importanti, costante in questi due anni, che hanno contaminato il ventaglio di scelte: in primis la stagione “tragicomica” di Paul Pogba. Il francese, dopo aver rifiutato le lusinghe del PSG, ha optato per il ritorno sotto l’ombra della Mole, dove è arrivato da ragazzo semi sconosciuto ed è partito come top player a livello mondiale. In aggiunta ci sono stati i problemi di pubalgia di Vlahovic, le prestazioni altalenanti di Di Maria e un Federico Chiesa tornato ad ottobre ma che ovviamente ha bisogno di tempo per tornare ai vecchi splendori.

Juventus, sguardo al futuro: chi è Barco
Nonostante le difficoltà avvenute in questa annata, la Juventus sta già programmando il futuro per ritornare ad essere protagonista in Italia e in Europa. Con la mancata partecipazione alla prossima Champions League ci sarà un ridimensionamento dei costi, dando sempre più spazio ai prodotti giovanili dell’Under 23. Se si vuole ritagliare qualcosa di positivo da questa stagione sicuramente c’è da sottolineare il lancio di diversi giovani in pianta stabile nello scacchiere bianconero: da Fagioli, tornato dopo la promozione con la Cremonese, a Soulé, passando per Miretti, Iling-Junior, senza dimenticare alcune apparizioni di Barrenechea e Barbieri.

In questa finestra di mercato il nuovo ds, che sarà molto probabilmente Cristiano Giuntoli, il quale prima deve liberarsi dal Napoli, dovrà compiere degli innesti in alcuni ruoli scoperti da alcuni anni. Un posto vacante è sicuramente quello della fascia sinistra, dove Alex Sandro non dà più garanzie e per questo è stato spostato a braccetto di sinistra e il solo Kostic non può giocare tutte le partite da titolare. Nonostante il ritorno di Andrea Cambiaso, acquistato la scorsa stagione e girato in prestito al Bologna, i bianconeri avrebbero messo gli occhi su Valentin Barco del Boca Juniors. Classe 2004, argentino, piede mancino, il terzino si è messo in mostra fino dalle giovanili per la sua tecnica e la propensione offensiva. Partito come esterno d’attacco, con il tempo i suoi allenatori lo hanno arretrato sempre più fino a stabilizzarsi in pianta stabile come esterno basso di sinistra. Tra Barco e la Juventus c’è Guardiola

I club europei stanno impegnando sempre più osservatori e risorse per scannerizzare il campionato sudamericano alla ricerca di pepite d’oro da portare in Europa. L’ultimo esempio in casa bianconera è stato l’affare Bentancur, preceduto da quello di Tevez, il quale ritorno in patria ha portato diversi giovani in bianconero, come Guardalà, rivelatosi una meteora. L’altro aspetto che lo rende appetibile è il suo contratto in scadenza: il contratto di “El Colo”, soprannome affibbiatogli nelle giovanili, è in scadenza il 30 giugno 2024. Sul giovane talento si sarebbero le attenzioni anche del Manchester City di Guardiola, che nelle ultime stagioni ha prelevato diversi talenti sudamericani, quali Julian Alvarez e Maximo Perrone.