Obiettivo raggiunto. Allo stadio Alvalade di Lisbona la Juventus pareggia per un 1-1 contro lo Sporting e raggiunge una semifinale di una coppa europea dopo sei anni.
Il protagonista è Adrien Rabiot, vera croce e delizia della partita: prima segna il gol del momentaneo 0-1, dopo una carambola in area di rigore portoghese, per poi commettere un fallo ingenuo, che costa il rigore che Edwards trasforma al 20’. Una partita non troppo brillante, ma comunque meglio dell’ultima uscita contro il Sassuolo, persa per 0-1. Ora i bianconeri affronteranno il Siviglia, che ha ribaltato il risultato contro il Manchester United, confermando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che “Los Rojiblancos” stanno all’Europa League come il Real Madrid sta alla Champions. 

Juventus, up Bremer e Cuadrado, down Vlahovic e Chiesa
Max Allegri mischia un po’ le carte buttando nella mischia Miretti a centrocampo e lasciando rifiatare Kostic sulla sinistra, a favore di Chiesa. I bianconeri partono forte, trovando il gol del solito centrocampista francese, a quota 11 in stagione. Peccato che per il rinnovo saranno decisive anche le sentenze extra campo, con la Premier League che ha le sembianze del canto persuasivo delle sirene. Il francese, tuttavia, 10 minuti dopo, è protagonista che regala ancora speranze al club portoghese: intervento in ritardo su Ugarte e calcio di rigore concesso allo Sporting, che Edwards trasforma spiazzando Szczesny. La formazione bianconera fatica a trovare sbocchi offensivi e a rendersi pericolosa, con Chiesa e Di Maria che si accendono ad intermittenza. Il più in palla è Juan Cuadrado, che crea qualche superiorità numerica sulla fascia destra. Il secondo tempo si apre con un’occasione creata dal solito esterno colombiano, ma la palla messa in mezzo è troppo forte e Vlahovic non riesce ad impattarla in rete. Gli uomini di Allegri controllano la gara, anche dopo l’uscita prematura di Bremer per infortunio.

Ma un brivido scende lungo la schiena dei supporters bianconeri sul tramonto del match: Edwards scappa via l’ennesima volta ad Alex Sandro mettendo in mezzo un pallone che Coates deve solo accompagnare in rete: ma incredibilmente l’esperto difensore uruguaiano Coates mette fuori il pallone dei possibili supplementari. Nota negativa è l'ennesima prestazione opaca di Dusan Vlahovic, che continua la sua astinenza al gol: ora sono 1038 i minuti a digiuno, trovando solo il rigore sporco contro il Friburgo, comunque 463 minuti fa. Allegri può sorridere, raggiungendo così una nuova semifinale europea, anzi “semifiunale”, termine diventato di tendenza nel suo primo mandato bianconero dopo sei anni, anche se questa volta si tratta di Europa League, ma vista le montagne russe di questa stagione si può tranquillamente parlare di un grande traguardo, senza dimenticare la Coppa Italia, dove la Vecchia Signora detiene la medaglia d’oro nell’albo.

Dopo una Champions League disastrosa e tutte le vicende extra campo, con le dimissioni dell’ex Cda e la penalizzazione dei 15 punti inflitta e, momentaneamente, sospesa, i bianconeri devono cercare di vincere più partite possibili sul campo, estraniandosi dalle questioni esterne, dove il nuovo Cda si sta difendendo con le unghie e con i denti.
Anche se la nuova vecchia classifica può regalare una botta dopamina per il rush finale della stagione!