Gli attaccanti fanno vendere i biglietti, le difese fanno vincere i campionati. Questo è un’aforisma che incarna la storia della Juventus; nei periodi di massimo splendore, difese praticamente impenetrabili. L’ultima è stata quella formata dalla consolidata BBC, BarzagliBonucciChiellini, ripetuta come una preghiera dai supporters bianconeri. Le diverse caratteristiche dei tre difensori italiani si amalgamavano alla perfezione, componendo un’autentica diga davanti a Gianluigi Buffon, a volte spettatore non pagante. Dopo il ritiro di Barzagli nel 2019 e l’addio al calcio europeo di Giorgio Chiellini nella passata stagione, il solo superstite del terzetto è rimasto Bonucci, che già dalla passata stagione sta vivendo una serie di infortuni che stanno limitando e centellinando le sue presenze. Anche in questa stagione il centrale viterbese ha iniziato con qualche problema di troppo, certificando l’inizio ad handicap dei bianconeri.

Difesa di burro: Allegri deve ritrovare la solidità difensiva
L’addio di Matthijs de Ligt ha fatto storcere il naso a molti in casa Juventus. In primis perché si sperava potesse ereditare l’ipotetica fascia di capitano una volta che anche Leonardo Bonucci lascerà il calcio giocato; in secundis per la cifra, ritenuta bassa, sborsata dal Bayern Monaco. Al suo posto la Vecchia Signora ha prelevato Gleison Bremer, in una trattativa lampo con il Torino, superando la concorrenza dell’Inter con il quale aveva un principio di accordo. 
Dopo un buon avvio con 3 cleen-sheet nelle prime 4 giornate di campionato, complice anche la caratura degli avversari, i bianconeri hanno cominciato a subire maggiori tiri verso la porta difesa dal duo Szczesny-Perin, raccogliendo dalla rete diversi palloni. Attualmente il giocatore sempre utilizzato da Allegri è stato Bremer, che ha diviso la propria area di rigore 2 volte con DaniloBonucci e Gatti e una volta con Rugani, mentre in Champions League è stata scelta la difesa a 3 composta da Bremer-Bonucci-Danilo nel consueto 3-5-2. Tra gli ultimi 3 match in campionato, Fiorentina, Salernitana e Monza e i due con PSG e Benfica, sono stati incassati 8 gol in 5 partite, troppi per gli standard bianconeri.

Non solo la difesa: il problema è l’atteggiamento
La crisi di risultati in casa Juventus è evidente sotto diversi aspetti. Nonostante manchino diversi giocatori chiave, dai lungo degenti Pogba e Chiesa, fino agli ultimi RabiotLocatelli e Alex Sandro, neanche quelli a disposizione hanno fornito delle ottime prestazioni, mostrando limiti atletici e mentali.
Le difficoltà in fase difensiva dei bianconeri sono derivate anche da una poca copertura del centrocampo, con le mezz’ali che non apportano pressing e gli esterni che si spendono poco. La Juventus deve ritrovare la voglia, grinta e determinazione di lottare su ogni pallone, su ogni contrato, recuperando le seconde palle, che poi sono quelle che ti fanno ripartire.
Max Allegri dovrà lavorare su questo aspetto se vuole ritrovare il vecchio fortino bianconero.