Il giro di boa del campionato è stato fatto e di sorprese ce ne sono state tante, dalla sorpresa Hellas Verona, alla Lazio che si propone come terza candidata allo scudetto, all'Inter di Antonio Conte, al Cagliari che con il centenario forma una rosa di tutto rispetto.
Ma tra le grandi sorprese c'è anche qualche delusione e sappiamo che una di queste è la grande Juventus, già, la squadra bianconera conferma sì il primo posto in campionato e il passaggio del turno in Champions... "E ci mancherebbe!" Forse qualcuno esclama, ma se quel che vediamo è vero, molti di noi non capiscono come possa starci lassù in campionato.
E come dargli torto? Se andiamo a vedere l'arrivo di Maurizio Sarri fischiato e da tutti i tifosi è stato pari al gioco visto in campo dalla squadra fino a questo momento, del sarrismo che ha fatto capolino due tre volte in Champions più che in campionato, e del non aver capito ancora come ci si possa attaccare sempre e solo al singolo giocatore, che sia Ronaldo o che sia Dybala.
La Juventus non piace, c'è chi la difende a spada tratta mettendo di mezzo il poco tempo a favore di Sarri,ma c'è anche chi continua a ripetere che in campo non va il tecnico, ma i giocatori. Quindi se i giocatori non seguono gli insegnamenti dell'allenatore, ma di cosa stiamo parlando? La Juventus gioca ammucchiata, non si capisce nulla, passaggi sbagliati come se fosse una delle squadre più deboli del campionato, e si salva soltanto perchè in rosa conta dei giocatori di spicco mondiale e nulla più, poi quando non girano nemmeno quelli ecco che arriva un pareggio o addirittura una sconfitta.Ma ora andiamo a vedere come si sta muovendo sottotraccia il mercato allenatori e quali potrebbero essere le teste che saltano a giugno.

Il primo nome che mettiamo è quello di Maurizio Sarri, tecnico della Juventus che si sta confermando la squadra nelle posizioni che contano, ma che di quel gioco che ha portato a Empoli, Napoli e Chelsea non si è ancora visto nemmeno il più antenato dei fratelli. Sarri ha solo due opportunità di restare in bianconero, la prima è portare la Champions League, la seconda di ripiego è lo scudetto.
Sarri rischia se non vince nulla, se non porta un trofeo dovrebbe lasciare la Continassa senza se e senza ma la Coppa Italia non lo salverebbe. Antonio Conte sta portando l'Inter ad un sogno chiamato scontro scudetto, la squadra lo segue e i risultati si vedono, fuori dalla Champions troppo presto e per una partita inaugurale che li ha portati ad essere estromessi dagli ottavi di finale, in Campionato cinque inceppi; Roma, Fiorentina, Atalanta, Lecce, Cagliari, tutti terminati in pareggio, hanno allontanato l'Inter dalla testa della classifica tra il finire del 2019 ai primi due mesi del 2020. Il calo di Conte è come sempre marchiato e segnalato nei primi mesi dell'anno e quest'anno non è stato diverso.
Conte resta anche senza trofei, il suo percorso è all'inizio e avrà a sua disposizione almeno - oltre a questa - anche la prossima stagione per portare a casa almeno un campionato.
Ricordiamo che l'Inter è anche in piena corsa per l'Europa League che varrebbe come un trofeo importante qualora arrivasse in casa nerazzurra, difficile, ma non impossibile.
Simone Inzaghi è il tecnico che ancora una volta conferma il suo gioco come uno dei più belli della Serie A, la sua Lazio va avanti alla grande, solo l'ultimo scalino l'ha bloccata in casa contro il Verona altrimenti adesso staremo parlando di un secondo posto a -2 dalla capolista Juventus. Questa Lazio ha trovato oltre ad una bravura incredibile, anche qualche rigore ben 13 rigori dall'inizio del campionato, ci sono tutti ma è una novità nella Serie A, forse nessuno come loro nella storia: Record.
Se in campionato tutto va a gonfie vele, in Europa la Lazio è stata un disastro, si dice fuori per puntare alla posizione Champions, e forse tutto è vero, visto che una Lazio ancora in Europa avrebbe faticato e non poco a tenere il passo di Juventus e Inter.
Inzaghi è blindato da Claudio Lotito, che non ci pensa minimamente da liberarlo, ma... Giampiero Gasperini, cosa dire? Sembra che dal 2016, anno del suo arrivo, l'Atalanta si sia trasformata da squadra media a quarta potenza della Serie A, ed in questa stagione è arrivato il coronamento della prima apparizione in Champions League, ma soprattutto il passaggio del turno agli ottavi, due record in uno.
L'Atalanta del Gasp è al quarto posto, ultimo disponibile per mantenersi ancora una volta in quella competizione nella quale ci sta prendendo gusto, ma attenzione alla Roma...
Gasperini resta saldo alla panchina degli orobici, si dice addirittura che chiuderà la sua carriera tecnica proprio all'Atalanta.
Paolo Fonseca dalle prime critiche ai primi applausi, la Roma ha risollevato il capolino ed è ritornata in corsa per il quarto posto attuale, per lo scudetto potrebbe rientrare, ma ad oggi quei -11 dalla Juventus sembrano precludere questo sogno. Fonseca si sta comportando molto bene e la conferma sembra sempre più probabile. Per restare saldo su quella panchina Fonseca deve centrare il terzo o quarto posto Champions e soprattutto tentare di portare la Coppa Italia a casa, sarebbe esonerato senza nessun obiettivo raggiunto. Un plauso va a Ivan Juric che sta incredibilmente portando la squadra scaligera vicinissima ai 40 punti che sarebbe la salvezza, ora l'Hellas Verona è a quota 31 al nono posto.Bene Rolando Maran e il suo Cagliari, bene il Parma di D'Aversa.

Purtroppo se alcune vanno alla grande altre di conseguenza pagano lo scotto. Il più clamoroso è il decimo posto del Napoli del duo Carlo Ancelotti (esonerato il 10 dicembre 2019) Gennaro Gattuso, che uniti al dissenso dei giocatori del Napoli al celebre ritiro deciso del presidente De Laurentiis stanno portando il Napoli per la prima volta da otto a questa parte fuori dalle competizioni europee. La squadra è agli ottavi di finale in Champions contro il Barcellona, forse anche questo sta frenando  il percorso in campionato, ma qui oltre alla vittoria sulla Juventus non si è visto nulla di positivo. Gattuso salta se la squadra non si qualifica alla prossima Champions League, ora distante ben 9 punti.Altra delusione è il Torino di Walter Mazzarri e del 'Gallo' Belotti che è sempre meno gallo (9 gol, 22 presenze) e un gioco davvero di bassissimo livello.Per il resto le posizioni in A sembrano confermare quel che era il pensiero di tutti gli sportivi. Lecce e Brescia in salvezza con Spal e Genoa, una Sampdoria e Sassuolo con un campionato da media classifica, di una Fiorentina mina vagante e di un Milan che si trova sempre tra il fuori europa nella prima metà del campionato per poi rientrare in corsa nella seconda.

Adesso andiamo a vedere come potrebbe cambiare il tutto e quali sono le alternative alle panchine di Serie A.

La Juventus se dovesse saltare Maurizio Sarri, tenterà di nuovo a portare sulla sua panchina Simone Inzaghi.Il tecnico biancoceleste,come detto prima,è blindato da Claudio Lotito,ma se non centra il quarto posto potrebbe saltare. Per Inzaghi c'è sempre la motivazione di poter guidare una grande e dopo ben 4 anni e 3 trofei (due Supercoppe Italia 2017,2019 e una Coppa Italia 2019) una squadra importante e la Juventus sembra essere la destinazione più gradita dal tecnico di Piacenza.
Maurizio Sarri se viene esonerato avrà due soluzioni, restare fermo e prendersi 6 milioni di Euro per i prossimi due anni dalla Juventus (scadenza 2022), oppure accettare una nuova destinazione, che potrebbe essere di nuovo l'Inghilterra. L'Inter resta ferma su Antonio Conte, l'Atalanta ferma su Giampiero Gasperini.
La Lazio? La Lazio se perde Simone Inzaghi ha due nomi per sostituirlo. Il primo nome è quello di Roberto De Zerbi del Sassuolo,che per la maggiore ricorda il primo Simone Inzaghi, sta facendo molto bene in neroverde e la scorsa estate è stato ad un passo dalla Roma. Il secondo nome è Roberto D'Aversa del Parma, altro grande stratega, maniaco nei suoi spostamenti in campo, uno che capisce il gioco avversario come pochi. I due sarebbero i nomi alternativi a Simone Inzaghi. La Roma dovrebbe restare con Paolo Fonseca con il quarto posto, ma se il portoghese cicca ecco che tornano in auge Sinisa Mihajlovic, Roberto De Zerbi e la new entry Roberto D'Aversa. Ma attenzione alla nuoa proprietà, quella che a breve prenderà il posto di James Pallotta e capitanata da mister Toyota versione americana che risponde al nome di Thomas Daniel Friedkin, pronto ad investire e non poco nella società giallorossa. Se arriva prima della nuova stagione, le sorprese potrebbero essere più stuzzicanti e si vocifera anche di alcuni grandi tecnici, partendo da Max Allegri ex Juve per arrivare al sogno Pep Guardiola.
Napoli è in fermento, Napoli potrebbe per la prossima stagione fare una rivoluzione colossale, partendo dal tecnico. Se Gattuso non porta la squadra tra le prime quattro verrà esonerato e cambiato.
I nomi al momento sono pochi, ma le scommesse sono all'ordine del giorno e anche il Napoli di De Laurentiis sembra accodarsi alla lista delle pretendenti dei due Roberto (De Zerbi e D'Aversa)Attenzione al possibile ritorno di Maurizio Sarri, non è credibile? Ma di cose impossibili nel calcio ce ne sono state e questa sarebbe epocale.
Andiamo a chiudere con due panchina strane, si quella del H.Verona capitanata da Ivan Juric un tecnico controtendenza, diciamo che sembra uno di quelli che ha imbroccato una stagione giusta, ma non sconfinfera più di tanto, così come Rolando Maran, bene a Cagliari ma che non da quella sicurezza, ad oggi non lo abbiamo visto su nessuna grande panchina, ma c'è chi giurerebbe che potrebbe essere il Gasperini del triplo salto Genoa-Inter nel 2011 e poi sappiamo come è andata a finire.
Juric forse potrebbe restare se centra una salvezza quasi conquistata, mentre le varie Sassuolo, Sampdoria, Genoa, Udinese, potrebbero farci un pensierino, così come per Rolando Maran che però sembra più adatto al Cagliari attuale che alle possibile Samp, Sassuolo e Genoa. Montella oramai sembra un allenatore fuori lista, non piace, non convince come un tempo anche se la Fiorentina si sta comportando bene.
Pioli... Dopo l'exploit nella Lazio, di Stefano Pioli si sono perse le tracce, ora sembra avere una leggera risalita nel Milan ma non piace, come non piace in quel di Milan...
Pioli è un tecnico che potrebbe saltare a fine stagione e il Milan pensa forte all'ex Max Allegri con la consapevolezza che stavolta quel tecnico fischiato all'addio nel 2014 è migliorato e vinto soprattutto, quindi la mentalità vincente potrebbe risollevare e non poco questa squadra che sembra essere caduta nel dimenticatoio del calcio italiano.
Ma occhio a Luciano Spalletti...