I complotti non mi piacciono, le dietrologie peggio, però...
Però ogni volta che i media parlano di noi lo fanno per sminuire, accusare, creare polemiche. La spiegazione è che per qualche motivo le redazioni sono piene zeppe di tifosi e tifosetti, pronti a schierarsi contro.

Ieri l'ennesima penosa scenetta, al termine della vittoria sulla Lazio: tutt'altro che esaltante ma anche tutt'altro che immeritata. E invece, Di Bello non aveva ancora fatto il terzo fischio che la macchina del fango era partita.
Pazienza se l'unico reo, anche se non confesso, era innanzitutto l'allenatore Sarri, isterico nel suo inveire contro il nulla, ma in maniera talmente convinta da condizionare l'intera squadra. Il mister biancoceleste avrebbe voluto tanto avere un rigore ingiusto prima, e poi che l'arbitro chiudesse un occhio sul secondo inutile fallo di Pellegrini su Pulisic.
Avrebbe voluto dei regali, ha ottenuto quello che era giusto, ovvero niente di tutto questo. Ha continuato a lamentarsi ma non era solo: la squadra, la società e... una grande parte dei media... quest'ultimi, ci speravano evidentemente.
D'altra parte la settimana prima nessuno si era speso per dire che l'Atalanta aveva scippato un pareggio a S. Siro con un rigore che sarebbe stato discutibile persino in un governo autoritario dell'est.
L'importante era sminuire: perchè quando si parla di noi al massimo è sempre questione di fortuna. 

In realtà a ben guardare quest'anno: sorteggio in champions, infortuni... è esattamente stato il contrario. Non resta che aspettare un anno, sperare che Leao resti e sopratutto che Pioli (naturalmente adorato da chi non ci ama) levi le tende.
Nel frattempo forza Milan!