Non bisogna essere un genio per capire che dietro l'ennesima delusione dopo il derby, seppur diversa per gioco e risultato, ci sono sempre le scelte scellerate di Pioli. La sua idea di stritolare l'avversario in una morsa con i terzini alti, si rivela ancora una volta, avulsa dal contesto. Thiaw oltre che giovane, non è Thiago Silva, Kean ha più esperienza, ha fisico e a sfidarlo uno contro uno prima o poi ti salta. La toppa è peggio del buco quando si tratta di fare le sostituzioni, il nostro sente il bisogno di mettere nella pugna due carneadi come Jovic e Krunic: con la differenza che se il primo non fa niente, il secondo fa pure peggio ovvero autogol. Però oggi, a parte uno sparuto manipolo di dissidenti, tutti danno la colpa a tutti tranne che a Pioli. L'artefice di una squadra incapace di creare un'azione degna di questo nome senza passare da Leao.

A proposito oggi c'è anche chi prova a criticarlo, come se da solo, potesse vincere le partite, anche 10 contro 11 e pure legnato ogni due per tre da Gatti, cui l'arbitro ha dato licenza per tutta la partita. Sinceramente non so che cosa credono che Leao possa fare in una squadra senza una punta decente, ma in tutta onestà non so davvero dove sarebbe questo Milan senza. Leao è il calcio, quello vero che fa innamorare tutti, tutto il resto è noia. Compreso Rejinders osannato manco fosse Frankie Rijakaard e che non ne butta dentro una nemmeno a porta vuota  o lo stesso Pulisic che deve essere incisivo non solo con le piccole. Eppure a finire nelle mire di Pioli oltre a Leao è il povero Adli che di questo passo finirà come De Ketelare, a fare le fortune di qualcuno che invece di provarlo a piegare ai suoi schemi, prova a valorizzarne il talento. Cardinale dice che vuol riportare il Milan in alto, per farlo servono campioni come Leao ma anche allenatori più in gamba. Penso che dopo ieri, sia ancora più chiaro che dopo 4 anni, 1 scudetto e zeru tituli, sarebbe il caso che il Milan trovasse un vero campione anche in panchina