Calabria, Giroud, Kalulu, Caldara, Maignan, Theo Hernandez, Krunic, Loftus-Cheek, Okafor, Chukwueze, Sportiello, Jovic, Kjaer, Pulisic, Pellegrino.
No, non è la formazione del Milan, ma la lista degli infortunati (fonte Gazzetta dello Sport) alla decima (!) giornata di Serie A per un totale di 19.
Gli altri? La J. 10, il Napoli 8, l'Inter 6. Numeri che dovrebbero far riflettere piuttosto che gridare allo scandalo ogni qual volte si mette in dubbio la bontà del lavoro di Pioli e del suo staff.
Invece sempre dalla Gazzetta si apprende che la società "fa quadrato" intorno a Pioli nella (di)sperata convinzione di recuperare la stagione. Peccato che senza gioco e senza uomini sia una mission più impossible di quelle di Tom Cruise al cinema.

Ma come detto nessuno sembra curarsene preferendo cercare alibi altrove. Così il mistero rimane: perché tanti infortuni? Ibra nella sua autobiografia aveva accusato il campo di allenamento a Milanello. Io più modestamente sono persuaso che sia un problema di rotazioni che non vengono fatte.
Nel Milan giocano (spesso male) sempre gli stessi. Il calcio è zeppo di impegni e far scendere in campo sempre la stessa squadra è un rischio oltre che un'utopia. Eppure Hernandez per "riposare" deve farsi espellere, lo stesso Maignan, Rejinders da quando è arrivato non è mai uscito, per non parlare di Krunic, schierato titolare senza nemmeno aver recuperato al 100%.
Insipienza, incoscienza, insicurezza? Fatto sta che la situazione dell'infermeria ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, ci dice che il problema al Milan non è Leao, ma Stefano Pioli.