Basterebbe guardarsi Wall Street con Micheal Douglas, per capire come ragiona un investitore (speculatore) finanziario.
Prende una società che ha un qualche valore ma è sotto quotata, la rende virtuosa a colpi di tagli e razionalizzazioni e poi la vende un pezzo alla volta, per incassare ricchi dividendi.
Niente di male, ma nemmeno di affascinante quando la società in questione è una squadra di calcio, che ha attraversato periodi migliori, ma gode ancora di fascino a livello internazionale.

Sì, parlo del Milan finita sotto il controllo di un lupo di Wall Street, bravissimo a fare soldi nello sport, senza vincere nulla. Impossibile? Altro consiglio cinematografico: Money Ball, la vera (o verosimile) storia di Billy Beane, dirigente USA di una squadra di baseball, capace di valorizzare talenti inespressi per rivenderli a peso d'oro. Una strategia buona per fare soldi, non per vincere niente. Anzi vincere diventa in qualche modo anti-economico, premi, aumenti di stipendio...
Inutile dire che anche in questo caso il Milan rientra in pieno anche in questo copione, dove Maldini e Massara sono stati sostituiti dal manager Furlani, che sa certamente più di numeri che di pallone. Il risultato è un film già visto e per il quale personalmente fatico ad emozionarmi.
Perchè? Perchè mancano i protagonisti, i campioni con cui sognare. Al contrario siamo pieni zeppi di comparse e se va bene qualche comprimari.
Vediamo quanto resistiamo senza cambiare canale .