Basta guarda i post dei giocatori, leggere i commenti dei tifosi o anche solo affidarsi al buon senso per capire che dall'uscita di Maldini perdono tutti.
Al di là della retorica che scorre a fiumi (la leggenda, i trofei, la famiglia...), il Milan perde un dirigente (due con Massara) coi fiocchi: competente, capace e credibile. Forse troppo per un signor nessuno (nel calcio s'intende) come il suo proprietario, che è qui per far soldi e se nel frattempo vince qualcosa pazienza.
Perdono quindi i tifosi che rimangono davvero con poche certezze: Furlani (chi??) parla di grandi traguardi da raggiungere attraverso gruppi di lavoro in cui quelli ci capiscono di calcio sono sempre meno.
Perde Pioli, bravissimo a distruggere qualunque possibilità di far crescere qualsiasi giocatore comprato da Maldini (eccetto Thiaw per necessità) e che adesso dovrà mostrare a tutti cosa vale davvero. Infine perde anche Maldini, un derby personale con Xavier Zanetti, ex capitano dell'inter e oggi vice presidente,  più bravo a gestire presidenti e situazioni peggiori, con meno clamore e sopratutto nel chiuso dello spogliatoio. Il calcio e il Milan sono la sua vita, perché allora non ingoiare qualche rospo, in attesa di tempi migliori? 

Non sono sicuro che Cardinale sia così folle da averlo cacciato, piuttosto credo che non abbia fatto nulla per fargli cambiare idea. Maldini è uno da all in, o me o niente, prendere o lasciare. Ma le decisioni societarie non sono una partita a poker e purtroppo - e dico purtroppo - quando si pongono gli aut aut si perde sempre e si perde tutti.

Ciao capitano, per quello che vale speravo davvero di proseguire insieme, alla prossima...