Il sorteggio dei gironi della coppa d’Africa in programma il 25 giugno è stato posticipato a data da destinarsi per ragioni logistiche dovute alla pandemia, ma questo, almeno a quanto dicono dalla CAF non sarà un problema, in quanto la nuova data verrà annunciata a breve e non è in dubbio l’avvio della competizione. La certezza che si farà nessuno può averla, ma una squadra come il Milan che ha bisogno di grande continuità di risultati per aspirare a posizioni da vertice, non può non pensare al mercato e a come affrontare nel migliore dei modi il mese che i calciatori africani partiranno per prendere parte alla competizione. E guai a non farlo, perché i rossoneri si troveranno senza la coppia titolare, perno del centrocampo: il duo Kessiè-Bennacer.

Questa sessione di mercato sarà una battaglia che andrà combattuta su più fronti. Su un fronte Maldini e co. sono già in uno stato avanzato, perché verrà riscattato Tonali, che dopo un anno di ambientamento e di crescita, nella prossima stagione avrà molto più spazio, sia perché il Milan sarà impegnato su 3 competizioni e sia perché il prossimo anno dovrà essere quello della consacrazione ad alti livelli per il gioiellino cuore rossonero. Gioiellino che è stato molto criticato, specie da molti “leoni da tastiera”, perché costato troppo per quello che vale, dimenticando gli errori fatti con un certo Locatelli che oggi è co-titolare della nazionale italiana (e Manuel all’età di Sandro, non era allo stesso livello, ma molto più indietro).

Un altro fronte vedrà un giovane di rientro a casa, quel Tommaso Pobega che tanto bene ha fatto negli ultimi due anni. Certo le belle prestazioni le ha fatte giocando in un ruolo che lo scacchiere tattico di Pioli non prevede, che è la mezzala, ma anche Kessiè all’inizio nel Milan ricopriva quel ruolo, e anche lui all’inizio dell’avventura di Pioli fece molta fatica perché non riusciva a mettere in pratica quello che il mister chiedeva. Ma poi… il resto è storia… Chissà che anche con Pobega il Mister non riuscirà nell’opera di educarlo tatticamente e farlo rendere in quel ruolo come ha reso in questi due anni da mezzala. Dico tatticamente perché per il resto le componenti fisiche e tecniche ci sono, quindi questo ritorno mira ad essere quello definitivo, anche perché con l’addio dei fratelli Donnarumma c’è bisogno di “giovani rossoneri” per comporre la lista Uefa.

Come detto però, a gennaio-febbraio il Milan dovrà fare a meno di 2 pilastri, quindi l’innesto di almeno un altro centrocampista è fondamentale. I nomi fatti in queste ore sono tanti, da Svanberg a Youssuf Fofana, da Schouten a Boubakar Kamara, passando per Seko Fofana e tanti altri... Ma parliamoci chiaro: il Milan ha speso e non spiccioli per sostituire Donnarumma; dovrà spendere e non spiccioli per confermare Tomori; spenderà e non spiccioli per confermare Tonali; dovrà spendere e tanto per sostituire probabilmente Calhanoglu; dovrà spendere e non spiccioli per un’ala destra; dovrà spendere anche per un vice Theo. Detto questo, non si può pensare minimamente che Maldini farà follie per coprire l’assenza di 2 giocatori per un mese, e i nomi fatti sono nomi che non si sposteranno per meno di 15-20 milioni: Schouten e Svanberg giocano entrambi in Italia e tutti sappiamo che acquistare in Italia è complicato perché i prezzi per giocatori normali sono lievitati rispetto alla media Europea; Fofana e Kamara vengono da un’ottima stagione in Francia con Monaco e Marsiglia e per meno di 20 milioni di Euro non si sposteranno, e non è detto – essendo titolarissimi nelle loro squadre – che si possa utilizzare una formula con prestiti e bonus vari, perché per privarsi dei migliori, ogni squadra vuole cash: pochi (?), maledetti e SUBITO! E allora dove investire? Chi può essere una buona alternativa, a costo contenuto, possibilmente non proveniente da una big (o semibig) europea? Guardando statistiche, video e interviste il mio occhio è caduto (come spesso succede a Moncada) nel campionato francese, dove gioca un altro Kamara - ma non è Boubakar e questa volta non con la “K” ma con la “C” quindi mi correggo e svelgo il nome: Madhi Camara. Centrocampista del Saint’etienne, franco-maliano che ha giocato in nazionale giovanile francese e che presumibilmente ancora per il momento, a 22 anni non accetterà eventualmente una chiamata del Mali, di conseguenza a gennaio sarà libero; rubapalloni e uomo che da equilibrio, che ha giocato in questa stagione 37 partite su 38, sia in un centrocampo a 2 che a 3. Fisicamente prestante, ottimo tempismo e bravo nell’aggredire l’avversario. Ha da migliorare tecnicamente, ma ottimo giocatore dal punto di vista tattico, il tutto testimoniato dai numeri qui di seguito (registrati da whoscored), messi a paragone con i numeri di Kessiè (sì sì, lo so, il campionato è diverso, gli avversari sono diversi, il modo di giocare è diverso ecc ecc. Ma da questi numeri si capiscono le caratteristiche e il potenziale dei vari giovani in giro per il mondo):

Camara: 37 partite giocate con 2.7 contrasti vinti a partita, 2.1 intercetti, 0.7 dribbling subiti a partita, 0.6 contrasti persi a partita, 1.1 palle perse a partita, 43 passaggi a partita con una precisione del 86.4 %, 2 assist e 3 gol.

Kessiè: 37 partite giocate con 1.4 contrasti vinti a partita, 1.2 intercetti, 0.5 dribbling subiti a partita, 1.1 contrasti persi a partita, 1.4 palle perse a partita, 54 passaggi a partita con una precisione del 89 %, 4 assist e 13 gol (tirando i rigori).

A mio parere numeri impressionanti, che lo fanno somigliare un po’ a Kessiè e un po’ a Kantè se visto giocare. Quel Kantè che ancora una volta qualche giorno fa ha dimostrato quanto sono importanti i calciatori come lui in una squadra di calcio. Ok, bravo giocatore ma il prezzo? Beh il prezzo non pare non eccessivo, quotato su transfermarkt a 5 milioni di euro. Essendo cresciuto e fatto tutto il percorso nel Saint-etienne, tutto il costo sarà pura plusvalenza per la squadra francese, quindi per una cifra tra gli 8 e i 10 milioni potrebbe partire. Magari con un prestito oneroso a 3 milioni e diritto di riscatto fissato sui 5 milioni più qualche bonus, la trattativa si potrebbe chiudere in maniera celere e si porterebbe a casa un ragazzo dal sicuro valore, giovane, a poco prezzo e con un ingaggio basso.
Tutti punti a favore del giovane francese.